BRASILE NATURA DISCOVERY Viaggio di gruppo • Discovery • Sud America
il polmone verde del mondo che racchiude una patrimonio biologico inestimabile: Le cascate di Iguassu, il Pantanal e il Mato Grosso, il grande fiume delle Amazzoni, i Grandi Lençois deserti di sabbia sulla costa atlantica.
La linea Discovery è dedicata a ragazze e ragazzi della fascia d'età indicativa 18-40 ed a tutti quei viaggiatori che si sentono Discovery! Accomunati non per forza dall'età, ma soprattutto dalla passione per il viaggio, dallo spirito d'avventura e dalla voglia di mettersi in gioco, tutti ingredienti base di Avventure nel Mondo e della formula Discovery!
Discovery nello spirito e nell'entusiasmo, pronti a scoprire le meraviglie del nostro pianeta ed i segreti dei popoli, percorrendo le rotte meno battute, collaborando attivamente con il coordinatore e gli altri compagni per la realizzazione di un viaggio indimenticabile!
Elisabetta IAQUINTA - Tel. 3339954362
Francesca BRAGHETTA - Tel. 3332103534
Francesco CAMPANELLI - Tel. 3356044594
Raccomandate la profilassi antimalarica (clorochino-resistente) e il vaccino per la febbre gialla.
Ingresso è consentito presentando UNO dei seguenti requisiti:
- certificato vaccinale completato da almeno 14 giorni.
- Tampone Pcr o antigenico effettuato massimo 24 ore prima della partenza.
NB: Controllare sempre i requisiti dei Paesi di transito.
Il rientro in Italia è consentito senza restrizioni
Una nuova avventura in questo immenso Paese dove la natura è protagonista assoluta, viaggio prevalentemente dedicato alla regione amazzonica con i suoi grandi fiumi e alla costa atlantica settentrionale. Il Brasile è uno dei Paesi del pianeta con maggiore diversità biologica: ospita infatti tra il 15% e il 30% della totalità di specie viventi. Il 22% della flora, il 10% delle specie di anfibi e di mammiferi e il 17% degli uccelli del mondo sono ospitati nei grandi ecosistemi brasiliani: la Foresta Amazzonica, la Mata (macchia) Atlantica, che diviene Mata de Araucárias al Sud del Paese, il Cerrado, il Pantanal, la zona semi-desertica (Caatinga), i Campos do Sul (Pampas) e i litorali costieri. Di questa immensa realtà abbiamo selezionato alcune regioni per conoscere nel poco tempo che abbiamo a disposizione tanti ambienti umani e naturali diversi, conoscere serve a proteggere in quello che è noto come il polmone verde del mondo che racchiude una patrimonio biologico inestimabile. Un viaggio on the road e on the boat per quanto possibile utilizzando ogni mezzo di trasporto disponibile con assoluta predisposizione ad ogni possibile disagio.
Partiamo quindi dall'Italia per Sao Paulo per proseguire in volo verso Iguassù. Le cascate di Iguaçu sono uno spettacolo unico al mondo, generate dalla caduta delle acque dell’omonimo fiume in quelle dell'assai più grosso Paranà, che dà anche il nome allo Stato del Brasile al confine con Paraguay e Argentina. L’immenso sistema di cascate è così diviso in una parte argentina e una brasiliana. Lo spettacolo è visibile da un reticolo di vertiginosi camminamenti sospesi sull’acqua. Un secondo volo ci porterà nel cuore dell’Amazzonia a Cuiabà nel Pantanal. Il Gran Pantanal in Brasile è forse l’ambiente più ricco di biodiversità dell’America Latina, superiore anche alla foresta amazzonica e con il vantaggio, rispetto a questa, di essere con vegetazione rada e permettere quindi alla vista di spaziare. Si tratta di una vastissima zona paludosa (ben 190.000 Km quadrati !!) che viene allagata e asciugata al passare delle stagioni: quasi interamente coperta d’acqua dopo Ottobre, da Maggio è in gran parte asciutta ma non ancora secca, con la sua incredibile fauna e flora in pieno rigoglio tra cui formichieri giganti, armadilli, coccodrilli a milioni, capibara, cervi e, con un pò di fortuna, giaguari, tutti in un ambiente unico costellato da pozze, piccoli tratti asciutti, fiumi, canali, paludi, ove ci si muove in piroga, a piedi, in pick-up, a cavallo. Ma il Pantanal non è solo wilderness: da secoli i suoi terreni sono usati come pascoli dagli allevatori brasiliani, in continuo, difficile equilibrio tra acqua, terra e giaguari, creando un ambiente culturale originale e molto interessante. Ancora in volo raggiungiamo il Rio delle Amazzoni a Manaus, una vera metropoli che conserva il suo antico Teatro tutto ”Belle Epoque” dove venne cantare anche il nostro Caruso.
Incredibilmente Manaus non è raggiungibile dal Brasile via terra (si può arrivare solo dal Venezuela) l’unica strada percorribile che la collegava a Porto Velho e Cuiaba, la mitica BR319, una quindicina di anni fa, era completamente asfaltata ma è stata inghiottita dalla foresta ed oggi non esiste più, una della poche vittorie della natura contro la follia dell’uomo. Il progetto di ricostruzione della BR319 e fortemente osteggiato dalle associazioni ambientaliste che fino ad oggi hanno vinto la loro battaglia. (il traffico commerciale si svolge attualmente per circa 1000 km lungo il fiume Madeira affluente del Rio delle Amazzoni a Manaus. Faremo escursioni lungo i fiumi affluenti alla ricerca di una civiltà india oramai sempre più in fuga dall’invasione della “civiltà”. Manaus nonostante tutto resta una meta da visitare perchè rappresenta un contrasto spaventoso tra natura e progresso da conoscere. Dal porto di Manaus ci imbarchiamo su una delle tante imbarcazioni se discendono il Grande Rio fino a raggiungere Santarem. Dormiremo su amache o cabine, mangeremo a bordo o ci portemo scorte di viveri in ogni caso saranno due giorni di incontri e di paesaggi immensi nel respiro profondo del Grande Fiume. Sbarcati a Santarem andremo alla magnifica spiaggia di Alter do Chao (tra le più belle spiagge fluviali dell'America Latina) eventuale escursione in piccole imbarcazioni a motore lungo il Rio Tapajos e i suoi isolotti (abitati da nativi Jari). Puntermo quindi decisamente verso la costa atlantica e Sao Louis seguendo la vecchia Tranzamazzonica (una delle tante che penetrano nella regione amazzonica) una strada sterrata sulla quale viaggerermo con bus, camion, auto fino ad entrare nel regione del Nordeste molto abitata con testimonianze importantissime della colonizzazione.
Ci aspetta l’ultimo paradiso naturale del Paese il Parco Nazionale Lençóis Maranhenses. La parte più caratteristica del parco è un'area di 270 km² (i Lençóis propriamente detti) coperta da dune di sabbia bianca, che cambiano la loro disposizione a seconda delle combinazioni dei venti. Questo raro fenomeno geologico si è formato, durante anni, grazie all'azione dei venti e degli altri agenti naturali. I suoi paesaggi sono quelli che caratterizzano un deserto: immensità di sabbia e scarsità di vegetazione. Ma i Lençóis Maranhenses hanno caratteristiche differenti da quelle desertiche. In realtà, nella regione, che è bagnata da fiumi, piove. Sono le piogge che garantiscono ai Lençóis una caratteristica unica: l'acqua pluviale forma, tra le dune sabbiose, numerosissimi specchi d'acqua dolce. Essi si trovano in praticamente tutta l'area del Parco, formando un paesaggio molto caratteristico. Alcuni di questi stagni, come la Lagoa Azul e la Lagoa Bonita, sono ricercate dai turisti per la bellezza delle acque e per le condizioni di balneabilità.
Per chiudere in bellezza, trascorreremo gli ultimi giorni all'Ilha Dos Lençois: ad Apicum-Açu e dal suo pontile salperemo per navigare l'Atlantico sino all'isolata Ilha Dos Lençois, attenti al levarsi delle maree, fra le più alte al mondo. Qui ci attende un paradiso solitario con capanne di pescatori, un'unica posada dove dormire e mangiare, dune, lagoas, foreste di mangrovie, spiagge solitarie e al tramonto amache per riposare e brevi passeggiate ad ammirare lo spettacolo unico del volo di centinaia di ibis color rosso fuoco. La visita al parco in 4x4 e rientrati a Sao Luis, con il cuore e gli occhi pieni delle cose straordinarie viste riprendiamo la via di casa.




