MESSICO MAYA DISCOVERY Viaggio di gruppo • Discovery • Centro America

A Città del Messico, mix di tradizione e modernità messicana, dedicheremo la primissima parte della nostra Avventura. Faremo un tuffo nella storia della cultura messicana visitando il Museo Antropologico di Città del Messico. Il museo, costruito nel 1964 dall’Arch. Pedro Ramirez Vasquez, ospita la collezione di arte precolombiana più ricca al mondo: tra i vari reperti il più famoso è certamente la Piedra del Sol, o calendario azteco, dove vi è scolpita la storia del mondo suddivisa in cinque epoche diverse secondo gli aztechi. Visiteremo il centro storico, dove potremo ammirare l’Alameda Central e la pedonale ed eclettica Avenida Madero, con tutti gli edifici storici dal fascino decadente amalgamati con quelli più moderni, Casa degli Azulejos, Torre Latino-Americana, Tempio di San Francisco, arrivando alla Piazza della Costituzione, lo Zocalo. Sullo Zocalo affacciano edifici della storia antica, come la Grande Piramide, ed edifici della storia moderna come il Palazzo Nazionale. Visiteremo poi la Cattedrale, dove inizieremo a prendere confidenza con il triste fenomeno della subsidenza. Infine decideremo se immergerci nel quartiere di Coyocan o visitare Casa Azul, il Museo di Frida Khalo. 

Nei dintorni di Città del Messico invece potremo visitare Plaza de Las Tres Culturas, e la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe dove ammireremo la commistione tra le culture “indios e cristiana” nei vari edifici. Teotihuacan è una vera e propria metropoli dell’antichità, quattro sono i punti principali di visita: Piramide del Sole, Piramide della Luna, Cittadella con Piramide del Serpente Piumato e Palazzo del Giaguaro. Ci dedicheremo anche ad una degustazione di tequila e mezcal tipici del luogo. 
Inoltre potremo navigare per i canali di Xochimilco, dove i messicani sono soliti festeggiare una ricorrenza od un fidanzamento, visitare la splendida cittadina di Cuernavaca, una città bomboniera o il caratteristico villaggio di Taxco. 

Nelle nostre notte cittadine potremo addentrarci nella zona rosa per un qualcosa di vivace, oppure nella ridente piazza Garibaldi per un’avventura con i Mariachi. Se vogliamo invece fare i “cittadini” possiamo salire su qualche terrazza nei pressi del “Monumento a la Revolucion” con le sue luci che rendono l'atmosfera particolare e suggestiva. 

Arrivati in Chiapas potremo iniziare subito con un’esperienza naturalistica interessante: un’escursione in barca sul Rio Grijalva nel Canon del Sumidero, con pareti alte diverse centinaia di metri dove vedremo flora e fauna locale, come coccodrilli, scimmie e varie specie di uccelli. 

Il ridente paesino di San Cristobal de Las Casas accoglie i visitatori con il suo mercato e la sua architettura tipica della Conquista. A San Cristobal avremo anche modo di perderci tra locali tipici, tradizionali e moderni Dedicheremo del tempo a San Juan de Chamula, una delle oltre cento comunità indiane presenti in Chiapas, con la sua famosa chiesa di San Juan dove galline vengono sacrificate con riti antichi per scacciare i mali. Altro villaggio sul percorso sarà Zinacantan, sulla strada per Toninà. Il sito di Toninà è un po’ un’“introduzione” ai siti che vedremo in quest’area del paese, poco battuto dal turismo di massa ma molto wild con viste panoramiche mozzafiato. 

Faremo dei bagni nelle cascate Agua Azul e Misol Ha e poi ci sposteremo a Palenque. Il sito di Palenque è un sito immerso nella jungla, intriso di storia e patrimonio dell’UNESCO. L’architettura del sito è molto ben conservata, anche in termini di decorazioni e stucchi. Sempre da Palenque si può partire per le escursioni verso la Frontera Corozal, dove volendo si può anche dormire nella zona della Selva Lancadona. I siti di questa zona sono fuori dalla classica rotta turistica, si tratta di Bonampak e Yaxchilàn che può essere raggiunta con una navigazione di una quarantina di minuti su delle lance sul fiume Usumacinta, confine naturale tra Messico e Guatemala. E infine San Francisco de Campeche, particolare città portuale del periodo coloniale nel Nuovo Mondo.

Le porte dello Yucatan si spalancheranno per noi con la cosiddetta Ruta Puuc, la strada che da Palenque va a Merida. Su questa strada, nella zona già Yucatena, si trovano i templi maya di minore importanza che decideremo se visitare o meno, quali Labna, Sayil e Kabah.

Il primo vero tempio yucateno di spessore è Uxmal, architettonicamente splendido ed ottimamente conservato e considerato da numerosi storici il tempio più bello di tutta la civiltà maya dello Yucatan, anche più di Chichen Itza stessa, una delle Sette Meraviglie del Mondo. Se Chichen Itza, è densa di storia e di elementi di astrologia, Uxmal, meno conosciuta, è una sorpresa inaspettata.

Merida, crocevia di collegamento in Yucatan, sarà una tappa quasi obbligata del tragitto, anche solo per una visita fugace prima di spostarci a Izamal, la Ciudad Amarilla, graziosa cittadina coloniale riconosciuta come patrimonio dell’UNESCO. Izamal è chiamata “Città delle tre culture”, in onore della fusione tra civiltà precolombiana, coloniale e moderna. Valladolid è invece un paesino misto di architettura, con una graziosa piazza e palazzi decadenti di un fascino un po’ naif, con alla periferia una delle più interessanti aziende di tequila artigianale da visitare. 

Anche lo Yucatan è però pieno di sorprese naturali, è infatti la terra per eccellenza dei Cenote, grotte carsiche a cielo aperto. Ci tufferemo in queste, secondo la mitologia, porte degli inferi per rinfrescarci e godere della pace che trasmettono. Eccone alcuni tra i quali il gruppo potrà scegliere: Cenote Coo-Ha, Cenote X-Cajum, Cenote Yokdzonot, Cenote Ik Kil, Cenote Casa Tortuga, Cenote Hubiku, Cenote Kankirixche, Cenote Xunaan Ha.

Oltre ai Cenotes, in Yucatan si trova anche Rio Lagartos che, con la biosfera circostante il paese, è diventata riserva naturale protetta dall’Unesco nel 1979. La sua origine deriva da un’errata interpretazione dei coloni spagnoli, i quali arrivati sul posto pensarono che la grossa laguna che si trovarono davanti fosse in realtà un fiume e non un’insenatura marina. 

A Rio Lagartos è possibile fare un’escursione tra le mangrovie, avvistare coccodrilli e fenicotteri nel loro ambiente naturale e fare dei fanghi nella zona delle saline colorate, per concludere poi con un bel bagno rigenerativo in mare. 

Cancun è un po’ una Miami del Messico con una vivace vita notturna, ma potremmo preferire Tulum, una città sul mare dove è possibile visitare l’ultimo sito Maya del nostro viaggio e dove sarà possibile fare un bagno con tartarughe presso la spiaggia di Akumal. 

Isla Mujeres è invece un’isola divisa essenzialmente in due parti. La parte Nord maggiormente edificata dove sono presenti la maggior parte dei locali e dei ristoranti. La parte Sud più selvaggia, raggiungibile con una bella pedalata. Da Isla Mujeres è possibile anche visitare Isla Contoy, riserva naturale dove le palme e le mangrovie crescono su splendida sabbia bianca insieme a pellicani, cormorani e tartarughe. Holbox è un’isola analoga ad Isla Mujeres, ma con esposizione ai venti ed alle correnti diversa, ma ciò che le accomuna è la possibilità di effettuare da entrambe le escursioni per gli avvistamenti degli squali balena. 

I gruppi più avventurosi potranno optare per l’isola di Cozumel: di tutta la superficie dell’isola solo il 6% è urbanizzato e gran parte della popolazione è concentrata nella città di San Miguel de Cozumel, sulla costa occidentale. Quest’isola è un “riassunto” dello Yucatan: vegetazione tropicale e diversi cenotes.