MEKONG DISCOVERY Viaggio di gruppo • Discovery • Sud Est Asiatico
l'Indocina è uno dei viaggi della vita, storie e miti del passato: Vietnam,Thailandia, Laos e Cambogia.
La linea Discovery è dedicata a ragazze e ragazzi della fascia d'età indicativa 18-40 ed a tutti quei viaggiatori che si sentono Discovery! Accomunati non per forza dall'età, ma soprattutto dalla passione per il viaggio, dallo spirito d'avventura e dalla voglia di mettersi in gioco, tutti ingredienti base di Avventure nel Mondo e della formula Discovery!
Discovery nello spirito e nell'entusiasmo, pronti a scoprire le meraviglie del nostro pianeta ed i segreti dei popoli, percorrendo le rotte meno battute, collaborando attivamente con il coordinatore e gli altri compagni per la realizzazione di un viaggio indimenticabile!
Antonino GRASSIA - Tel. 3387512785
Danilo CENCELLI - Tel. 3383411032
Vietnam: il governo vietnamita ha ripristinato l’esenzione del visto per soggiorni fino a 45 giorni, con ingresso singolo, per i cittadini italiani.
Cambogia: il visto per la Cambogia si ottiene in arrivo.
Laos: il visto si ottiene online su www.laoevisa.gov.la e si paga con la carta di credito.
Il passaporto deve avere una validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel paese e deve essere perfettamente integro.
Consigliata l'antitifica, raccomandata la profilassi antimalarica.
L'ingresso nel paese è consentito senza restrizioni.
Il rientro in Italia è consentito senza restrizioni
L'ingresso nel paese è consentito senza restrizioni
N.B: controllare sempre i requisiti dei paesi di transito
Il rientro in Italia è consentito senza restrizioni.
L'ingresso nel paese è consentito senza restrizioni.
Il rientro in Italia è consentito senza restrizioni.
L'ingresso è consentito senza restrizioni
N.B: Verificare sempre se la compagnia aerea richiede l'esibizione di un test pcr o antigenico prima di salire a bordo
Il rientro in Italia è consentito senza restrizioni.
L'Indocina (Penisola Indocinese) è uno dei viaggi della "vita", uno di quei viaggi che si devono fare per forza, uno di quei viaggi che si continuano a vivere ogni giorno, anche al ritorno...
In Indocina c’è il mondo intero, in tutte le sue sfaccettature; io ho trovato la Natura, con le sue bellezze, così straordinariamente affascinanti da non sembrare reali, con la potenza dei suoi fiumi, che portano la vita e che trasformano il paesaggio, inghiottendolo a volte, e dettando i suoi ritmi come sul Tonlè Sap, quella stessa Natura la fa da padrona in Laos, dove tutto è celato da un verde e freschissimo silenzio, in un’atmosfera di magica e religiosa sacralità, dove sembra di essere tornati all’era preistorica, quella stessa natura che in settembre violenta le coste con la distruzione dei tifoni. Ma l'Indocina è anche architettura.
Primo fra tutti la meravigliosa Angkor, così bella da non sembrare umana, così bella da non poterla vedere fino in fondo, nemmeno dedicandogli un’intera esistenza, forse perchè non è solo con gli occhi che si guarda.
L’armoniosa architettura del Vietnam, con le sue splendide città imperiali, come Huè, con le città protette dall’Unesco, come la bellissima Hoi An e come Hanoi, splendida e deliziosamente vietnamita, sintesi di tutta la storia di questo grande paese; quella stessa architettura si trasforma, per diventare meraviglia e grandezza, nella bellezza dei templi di Luang Prabang, tutti adornati di oro e di bassorilievi e abitati dai monaci buddisti dalle tuniche arancione.
L'Indocina è vitalità, è il sorriso della gente, il sorriso dei bambini, le urla dei maiali sgozzati, il colore dei mercati, la puzza del cibo, il traffico caotico delle grandi città, l'imperversare dei motorini, la rinfrescante pioggia monsonica, le cianfrusaglie che ognuno di noi non può fare a meno di portarsi a casa, la tristezza della povertà e l'ingordigia dei ricchi accomunata alla spocchiosità di alcuni turisti. Ma l'Indocina è anche la sintesi di tutto ciò che vuol dire guerra, dai bordelli di Pat Pong, a Bangkok, creati dai soldati americani durante la guerra del Vietnam, alla generazione mancante in ogni parte del Vietnam, ai monumenti devastati dai bombardamenti, alle campagne ancora ricche di mine, non coltivate, perchè lì potrebbe nascere solo la morte.
La guerra che si legge negli occhi della diffidenza di alcuni anziani, la guerra che imperversa nel corpo delle persone segnato da malattie incurabili, regalo degli agenti chimici, la guerra che ha distrutto i coralli del mare, la guerra che non ha lasciato nulla di quelle antiche città, al loro posto, del cemento, del silenzioso e privo di storia cemento.
La guerra nascosta dalle fronde verdi del Laos, la guerra nascosta appunto.
Potrei andare avanti ore a descrivervi che cosa potreste trovare in un viaggio in Indocina, e che cosa voglia davvero dire fare un viaggio in Indocina, ma è un’esperienza di vita e questo significa, che va vissuto a pieno, lasciandosi cullare dalle proprie sensazioni dai propri timori e sentimenti, lasciando anche un poco spazio alla fantasia e all’immaginazione.
Quindi non vi resta che partire, buon viaggio a tutti!









