OMAN DRIVE DISCOVERY Viaggio di gruppo • Discovery • Medio Oriente
Il Sultanato dell’Oman dove una modernità talvolta esasperata si fonde con la suggestione di paesaggi fuori dal tempo della sua storia millenaria. Viaggio in 4x4 con partecipanti che si alternano alla guida!
La linea Discovery è dedicata a ragazze e ragazzi della fascia d'età indicativa 18-40 ed a tutti quei viaggiatori che si sentono Discovery! Accomunati non per forza dall'età , ma soprattutto dalla passione per il viaggio, dallo spirito d'avventura e dalla voglia di mettersi in gioco, tutti ingredienti base di Avventure nel Mondo e della formula Discovery!
Discovery nello spirito e nell'entusiasmo, pronti a scoprire le meraviglie del nostro pianeta ed i segreti dei popoli, percorrendo le rotte meno battute, collaborando attivamente con il coordinatore e gli altri compagni per la realizzazione di un viaggio indimenticabile!
Giulio VEDRANI - Tel. 3491304620
Laura GIUDICI - Tel. 339 8345308
Il visto di ingresso per soggiorni fino a 14 giorni non rinnovabili non è richiesto. Il passaporto deve avere una validità residua di almeno 6 mesi dal momento dell’arrivo nel Paese, non deve contenere visti per Israele.
L'ingresso è consentito senza restrizioni
Il rientro in Italia è consentito senza restrizioni.
L’Oman è un paese trasformatosi profondamente nel corso dell’ultimo decennio e ancor oggi in fase di ulteriore cambiamento. Autostrade grandiose, viadotti, edifici pubblici, costruzioni private vengono realizzate a tempo di record: il paese è tutto un cantiere.Tuttavia, accanto a località una volta selvagge e ora addomesticate, sono ancora molti i luoghi che conservano la suggestione di paesaggi fuori dal tempo e vestigia di una storia millenaria (Wadi Bani Awf, Jebel Akdhar, la collina che sovrasta Ras al Jinz, Al Ayiha, Khawr Ruri, Al Mughsayl, tanto per citarne alcuni).
Disteso su un territorio desertico, l'Oman, la sentinella del Golfo, si trova al centro di rotte marittime e terrestri lungo una via commerciale tra le più antiche del mondo. Monarchia assoluta, l’Oman è governato dal Sultano Haytham bin ṬÄriq bin TaymÅ«r Ä€l Saʿīd. La modernità ha raggiunto ogni centro abitato con aspetti anche ingenuamente kitch, ma lasciando ancora un’autenticità evidente nel modo di vivere, specialmente nei villaggi più isolati all’interno e sul mare.
Elementi salienti dell’Oman sono l’ambiente naturale, che spazia da massicci montuosi alti fino a 3000 metri e solcati da profondi canyon e wadi, a distese di sabbie desertiche (le sabbie di Wahiba e lo sterminato Rub Al Khali) a interminabili e deserte spiagge oceaniche sulle quali vanno a nidificare le tartarughe marine, nonché la presenza diffusa di numerosi forti, molti ristrutturati con cura, a guardia di ex litigiosi piccoli sultanati, e diversi interessanti suq.
Dall'Italia raggiungiamo Muscat, la bella capitale, o meglio l’estesa 'Capital area' circondata da alte montagne vulcaniche e affacciata su alcune baie naturali, daremo una prima rapida occhiata al porto di Muttrah con il suo bel suq e il caratteristico mercato del pesce. Preso possesso dei fuoristrada puntiamo verso nord e raggiungiamo Barka, dove assisteremo all'arrivo dei pescatori, e allo scarico di grandi tonni e altra fauna oceanica che andranno subito alla contrattazione nell'attiguo mercato. Dopo una rapida visita alla casa fortificata di Bait Nua’man deviamo verso l’interno per dirigerci a Nakhal dove, arroccato su ciclopici massi, troneggia uno dei più bei forti; nei pressi sgorgano le calde sorgenti montane di A’Towarah, molto frequentate dai locali. Proseguendo verso ovest giungiamo ai piedi del Western Hajars, l’ampia dorsale di nude montagne piramidali scoscese e solcate da tormentati wadi, in molti casi uniche vie di comunicazione come un tempo.
Dopo Awabi ne imbocchiamo uno, il wadi Bani Awf, dove con i nostri fuoristrada, padroneggiando la sconnessa pista, ci arrampicheremo su tornanti a gomito per orridi canyon verso il massiccio del Jebel Akhdar. Nostra meta è l'oasi di Bilad Sayt, ricca di palmizi e ortaggi nelle parti terrazzate. Scendiamo poi a Rustaq, già sede degli Imam Ibaditi, le cui prime fortificazioni risalgono all'anno 1000. Anche qui troveremo calde acque sorgive convogliate nei tipici canali (i falaj) utilizzate per un uso comune, bagni pubblici compresi. Ad Al Hazm visiteremo un altro bellissimo forte del '600. Ormai al tramonto ci aspetta la visita del villaggio abbandonato di As Sulaif e a Ibri, che fu teatro dell'ultima vicenda militare dell'Oman nel 1954 che la vide ancora assediata dalle truppe dell'lmam. Ne lasciamo il suq medioevale al mattino e ci portiamo ad Al Ayn, zona di tombe risalenti al 3000 A.C. i cui tumuli in pietra a secco si stagliano sullo sfondo della falesia del Jebel Misht. Meta successiva il castello di Jabrin, del 17° sec., dall'elegante cortile interno su cui si affacciano preziose finestre in legno intagliato e grandi stanze uso biblioteca con soffitti dipinti.
A seguire avremo l'oasi fortificata da ben 12 Km di mura di Bahla con un forte maestoso, già residenza degli Imam come Nizwa e Rustaq. Passando per l'oasi di montagna di Al Hamra, saliremo ripidi tornanti fra i paesaggi lavici del Jebel Shams, costeggiati da canyon profondi e spettacolari a ricordare strettamente il loro grande fratello americano. La strada termina a una postazione militare e non ci rimane che il ritorno con l'ultima luce utile per una visita a Tanuf, affascinante cittadella fantasma poco prima dell'arrivo a Nizwa, l’antica capitale. A Nizwa assisteremo al mattino al mercato degli animali e visiteremo il suq, ricco di botteghe artigianali, prima di disperderci fra le mura merlate dell’enorme fortezza dietro cui svettano cupola e minareto della moschea. Continuando verso est, avremo modo di visitare la parte antica del villaggio in argilla di Birkat Al Mawz, per avere un'idea di come si viveva. Ingegnoso il caratteristico sistema dei canali d'irrigazione (falaj) che partono dal vicino wadi Muaydin e convogliati qui nell'oasi fitta di palme da dattero. Inesorabilmente attratti dalle sabbie di Wahiba, attraversate e descritte dall’esploratore inglese W. Thesiger nel suo 'Sabbie arabe', entriamo da Al Mintirib nel deserto e, dopo aver sgonfiato i pneumatici, una corsa sulla morbida pista ci conduce all'impareggiabile Al Raha Camp, circondato da dune altissime, meta di temerarie scorribande con gli esperti beduini del campo. L'indomani, ultime perlustrazioni alle dune e tende beduine prima di puntare a nord e consolarci con un bel bagno nelle piscine naturali dello strepitoso wadi Bani Khalid.
Sulla strada per la costa nord-orientale, sosteremo al forte di Bani Bu Hassan e all'originale moschea di Bani Bu Ali, visibile solo dall’esterno, prima di arrivare al mare a Ras Al-Junayz. Sulle lunghe spiagge sabbiose approdano nottetempo, da tempi lontanissimi, grandi tartarughe marine che depongono faticosamente le loro uova: avremo così il privilegio e l’emozione di assistere, guidati da esperti guardiaparco, a questo spettacolo primordiale. Ci attende poi Sur, considerata da alcuni storici la città d'origine del popolo fenicio e ai tempi grande porto commerciale al centro dei traffici con l'Africa orientale e l’India, e sede di numerosi cantieri nei quali venivano costruiti i famosi 'dhow' (sambuchi). Possibile escursione a bordo di un 'dhow' e visita a un cantiere. Rientrando a Muscat incroceremo il wadi Tiwi, ricco di verdi colture e palmizi, che risaliremo brevemente in auto, subito dopo il selvaggio wadi Shab, stretto fra imponenti pareti rocciose del quale andremo alla scoperta con un breve, ma intenso trekking (che sarà premiato da un bagno nelle acque verdi smeraldo). Saluteremo il mare con un ultimo bagno alla bianca, deserta spiaggia di 'white beach', e chiuderemo il giro del nord con un bagno nella curiosa dolina di Bimmah, una profonda cavità nel terreno nel quale si infiltra l’acqua del mare poco distante, rientrando quindi a Muscat. Rientro in Italia accompagnati dall’aroma del khawa, il caffè locale arricchito al cardamomo che spesso viene spontaneamente offerto dagli ospitalissimi omaniti.



