SUDAFRICA WILDLIFE CONSERVATION Viaggio di gruppo • Adventure • Africa Meridionale
Un viaggio di 13 giorni nel cuore del Sudafrica che permette di contribuire alla conservazione dei tesori naturali e, con un veterinario esperto, scoprire il mondo della fauna selvatica. Assisteremo alla decornazione dei rinoceronti, fondamentale per la loro protezione, e seguiremo il team di conservazione nell'applicazione di strumenti di monitoraggio ai grandi predatori.
La linea Wild Nature di Avventure nel Mondo è pensata per chi vuole mettere la natura, la sostenibilità e la conservazione al centro dell'esperienza di viaggio. Una linea pensata come un'immersione nella natura, volta a sostenerla e promuovere azioni di conservazione e una fruizione più responsabile. Ogni viaggio è un'immersione in luoghi unici e panorami inaspettati, con attività come viaggi fotografici, osservazione della migrazione delle orche, il foliage o safari per la preservazione delle specie in estinzione. Con Wild Nature, non partecipi ad un viaggio, ma ad un progetto di salvaguardia.
Sudafrica: Il visto si prende in arrivo. Il passaporto deve avere una validità residua di almeno 6 mesi dall’uscita dal Paese. Si raccomanda di verificare che il proprio passaporto sia perfettamente integro oltre che dotato di almeno due pagine contigue bianche. Le Autorità locali, infatti, sono sempre più ferme nel negare l’accesso agli stranieri che non siano in possesso di un documento con tali caratteristiche.
VIAGGI IN SUD AFRICA CON MINORI:
I minori devono avere un passaporto proprio, per le nuove normative clicca qui. Per il modulo clicca qui
Sudafrica: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. È consigliata profilassi antimalarica.
Tutto ciò che non è indicato ne "La quota comprende"
Un nuovo viaggio nel cuore del Sudafrica, progettato per il viaggiatore consapevole che desidera impegnarsi nel turismo sostenibile ed ecocompatibile. Un impegno reale e concreto sul campo che andrà a contribuire direttamente al sostegno della conservazione e a garantire, a tesori naturali unici al mondo, un futuro duraturo anche per le generazioni a venire.
In questo viaggio, saremo affiancati da un veterinario specializzato in fauna selvatica con oltre 25 anni di esperienza, che condividerà con noi approfondimenti sulle procedure critiche, impegnandosi in una sessione aperta di domande e risposte. Conosceremo i membri del team di conservazione che ci introdurranno al mondo della salvaguardia e con loro discuteremo su come le loro ricerche innovative stiano avendo un impatto reale e significativo sulla conservazione della megafauna selvatica locale.
Assisteremo al processo di decornazione dei rinoceronti, una misura drastica ma che scopriremo essere assolutamente cruciale per la protezione e la salvaguardia di questi grandi ma fragili mammiferi. Un intervento fondamentale che diminuisce l’incentivo all’indiscriminato bracconaggio di cui sono vittime, dando a questi incredibili animali una possibilità di lottare per sopravvivere. Sul campo vivremo momenti adrenalinici e assisteremo al momento in cui l'abile pilota riesce a manovrare l'elicottero nel bush per rintracciare e posizionare correttamente l'animale da salvaguardare. Seguiremo da vicino la meticolosa procedura veterinaria e vivremo l’indescrivibile emozione del risveglio del rinoceronte, che ripresosi dalla sedazione ritornerà in libertà.
Seguiremo ancora il team di conservazione sul campo, alla ricerca di un grande predatore a cui applicare uno strumento di monitoraggio, ottenendo così dati preziosi per tracciare abitudini e spostamenti e orientare al meglio le strategie di conservazione.
Dedicheremo a questo progetto quattro giorni e tre notti indimenticabili, in cui vivremo nel bush selvaggio, completamente immersi nella bellezza naturale e nei ritmi della natura africana incontaminata. Ci affacceremo al mondo spesso invisibile della salvaguardia e della lotta al bracconaggio, cercando di comprenderlo nelle sue complesse dinamiche.
Ma effettueremo anche emozionanti e più tradizionali game drive diurni e notturni. E dedicheremo la prima parte del viaggio alla visita dell’immenso Kruger, regno dei Big Five e paradiso di biodiversità dell’interno continente.
Questo viaggio è molto più di un'avventura: è un impegno concreto per la conservazione e l'educazione al turismo sostenibile. Diventeremo una parte vitale di uno sforzo più ampio per proteggere e preservare le meraviglie del Sudafrica e ne usciremo con una maggiore consapevolezza sul fragile equilibrio della sopravvivenza della megafauna.
DA JOHANNESBURG AL KRUGER
Arrivati in volo su Johannesburg, recupereremo i nostri mezzi in aeroporto e ci metteremo subito in viaggio, visitando lo storico quartiere di Soweto, la più grande township del Sudafrica nota per la sua strenua lotta all'apartheid.
Ci metteremo quindi in viaggio verso Pretoria e Sabie. Entrati nella regione Mpumalanga, prenderemo la Panorama Route, una strada con tantissime tappe di interesse sia culturale che naturale: dalle Cascate Mac Mac al maestoso Blyde River Canyon, uno dei gioielli del Sudafrica con le sue imponenti formazioni rocciose e le foreste subtropicali delle sue vallate.
Ci rimetteremo quindi in viaggio verso Phalaborwa, località strategica per l'ingresso nel parco Kruger: guidare attraverso questo santuario naturale sarà un'esperienza incredibile! Lo percorreremo da nord a sud, fino a Skukuza, e facendo game drive quotidiani, avremo la possibilità di avvistare branchi di gazzelle, antilopi, gnu, zebre, giraffe ed elefanti. Potremo osservare da vicino rinoceronti bianchi e neri, ippopotami, coccodrilli, leoni e iene. Per gli appassionati di birdwatching, il parco ospita ben 468 specie di uccelli, tra cui maestosi rapaci ed eleganti aironi. Nel parco, potremo anche decidere di effettuare game drive notturni o safari a piedi, guidati da esperti rangers.
Dal Kruger, prenderemo un volo interno per raggiungere Durban sulla costa.
BABANANGO GAME RESERVE, CONSERVATION PROJECT - Giorni 9-13
A Durban, il team del Babanango Game Reserve verrà a prelevarci e ci porterà direttamente nella riserva. I giorni successivi verranno dedicati agli interventi di Conservazione, sia alla parte più teorica, con un'ampia spiegazione sugli intenti e le modalità di attuazione del progetto, sia alla parte più pratica sul campo. Durante la nostra permanenza, verranno trattati due rinoceronti, con la decornificazione, e verrà applicato un collare di monitoraggio ad un felino o una iena. Assieme ai ricercatori e al veterinario, seguiremo sul campo tutte le fasi: individuazione dell'esemplare, isolamento dal branco, sedazione, intervento e risveglio. Il tutto sarà gestito in totale sicurezza, sia per l'uomo che, soprattutto, per gli animali: la stessa sedazione, meno invasiva rispetto all'anestesia, consente all'animale di rimanere parzialmente sveglio. Per questo vengono utilizzati anche mascherine per gli occhi e tappi per le orecchie, in modo che non si spaventi.
Tutto l'intervento viene gestito in tempi rapidi e senza alcun dolore da parte dell'animale stesso. Il nostro gruppo sarà coinvolto in diverse fasi operative per cui sarà assolutamente necessario che ognuno si attenga rigorosamente alle indicazioni del team, per la sicurezza personale e per la tutela e il rispetto della fauna.
In parallelo all'attività di conservazione, effettueremo dei safari nella riserva per scoprire e conoscere la fauna locale. Visiteremo la vicina Snake Pharm, dove incontreremo questi affascinanti rettili e scopriremo come vengono realizzati gli antidoti al veleno dei serpenti.
APPROFONDIMENTO
Le due specie africane esistenti sono il rinoceronte bianco (Ceratotherium simum) e il rinoceronte nero (Diceros bicornis). Il rinoceronte bianco si distingue a sua volta tra la sottospecie del Sud e quella del Nord: la prima, conta ad oggi circa 18.000 esemplari, grazie ai numerosi progetti di conservazione e ripopolamento che stanno portando lentamente questa specie in parziale sicurezza. La specie del Nord è invece, purtroppo, considerata già estinta in natura dal 2018 essendo rimaste in vita solo due femmine in cattività. Il rinoceronte nero, più minacciato, conta ad oggi circa 5500 esemplari, con una popolazione che sta lentamente aumentando grazie ad una determinata attività di protezione della specie e del suo habitat.
Il rinoceronte bianco, in realtà di colore grigio chiaro, deriva il suo nome da una errata traduzione dell'aggettivo Afrikaans wyd ("largo") che era stato attribuito dai colonizzatori afrikaner al pachiderma in riferimento alle sue labbra e che creò un'assonanza con l'aggettivo "white" (bianco).
È un animale erbivoro e, proprio per la conformazione delle sue labbra, larghe e piatte, è adatto a brucare l'erba bassa delle savane. è il più grande delle due specie, può raggiungere i 4 metri di lunghezza e 1,8 metri al garrese, con un peso che può raggiungere i 2300kg per i maschi e i 1700kg per le femmine.
Il rinoceronte nero, più piccolo del bianco, ha un peso che varia dai 900 ai 1400kg, con una lunghezza di circa 3,5 metri e un'altezza al garrese di 1,5 metri. È di colore grigio scuro e il suo labbro inferiore, a forma di uncino, è adatto ad afferrare ramoscelli, fogli e frutti. Il suo corno può raggiungere anche i 60 centimetri.
Grazie anche alle loro diverse abitudini alimentari, le due specie riescono a convivere pacificamente nello stesso habitat senza entrare in conflitto.
APPROFONDIMENTO
A differenza dei tanti corni che ritroviamo soprattutto tra i grandi mammiferi, il corno del rinoceronte ha una sua unicità in quanto costituito interamente da cheratina. Questa proteina naturale, dal nome sicuramente familiare, è la stessa sostanza che compone i nostri capelli e unghie. Per quanto distanti all’apparenza, tutte queste strutture sono tra di loro sorprendentemente identiche. Proprio come le nostre unghie, il corno di un rinoceronte cresce in continuazione, è privo sia di terminazioni nervose che di radici sensibili. La rimozione del corno potrebbe sembrare drastica per l'animale ma, proprio grazie a queste sue particolarità, è del tutto indolore, oltre ad essere anche temporanea. Ad oggi, in un'era di intensificazione del bracconaggio, la decornazione è risultata essere l'unico espediente realmente efficace nel breve termine per scongiurare il rischio di morte ed estinzione del rinoceronte. Un intervento, tuttavia, che dev'essere accompagnato da un lavoro sempre più ampio di tutela del territorio, di protezione dei parchi e delle riserve naturali e di monitoraggio dei loro confini.
Credenze del tutto infondate hanno portato molte culture, soprattutto orientali, a credere che il corno di rinoceronte, una volta polverizzato, abbia poteri curativi. Purtroppo, questa falsa credenza, ha generato un vero e proprio business. Bracconieri senza scrupoli violano i confini delle riserve uccidendo gli esemplari o mutilandoli in maniera tale da condannarli a una morte lenta e dolorosa. L'intervento di rimozione cautelativa del corno viene effettuato in totale sicurezza, è indolore per l'animale e non modifica le abitudini del rinoceronte. Purtroppo, farlo ha un costo molto elevato, dovuto sia al personale che ai mezzi necessari. Per questo molte associazioni, governative e private, oggi promuovono campagne e crowdfunding per la conservazione e protezione delle specie a rischio.