MAROCCO DESERT MOTORAID Viaggio di gruppo • Motoraid • Nord Africa
La nostra grande avventura di 'Iniziazione al deserto' con le nostre Beta 390 a nolo vi aspetta tra le montagne e le dune del remoto Marocco meridionale. Un raid di 8 giorni con partenza e rientro da Ouarzazate, la “porta del deserto”, che realizza un percorso di straordinario interesse motociclistico e naturalistico. Circa 1200km (85% offroad) tra le piste di montagna dell’Anti Atlante, e le remote dune e le sabbie del sud marocchino: Erg Chebbi, Merzouga, Erg Chegaga e la valle del Draa.
Federico GEMIGNANI - Tel. 3939922090
Alberto SOLDAVINI - Tel. 3351375022
Piefrancesco BARBA Tel. 3474070271
Enrico ZANTI - Tel. 3286293765
Mario BOERO - Tel. 3394095287
Assistenza Tecnica in corso di viaggio Frodo CASARINI - Tel 339 3363920
Occorre il passaporto in corso di validità.
L'ingresso nel paese è consentito senza restrizioni
Il rientro in Italia è consentito senza restrizioni.
Inoltre, a tutti i piloti sarà distribuito il seguente materiale:
- Zainetto da utilizzare sempre in corso di raid, per piccola scorta viveri, fotocamera, acqua etc.
- Maglietta da moto a maniche lunghe, in poliestere del Moto Club Avventure
Bagaglio: La compagnia aerea permette 1 bagaglio da 23kg per ogni partecipante. In ogni caso si prega di limitare al massimo il peso, per non caricare troppo le auto di appoggio


Inizia così una nuova grande avventura per le nostre Beta 430 che, dopo tanti anni, tornano con le ruote sulle sabbie del Nord Africa, regione che ha visto nascere la nostra storica linea di “Iniziazione al Deserto”. Dopo la selvaggia Africa, tra Botswana, Lesotho, Sudafrica e Tanzania, e dopo le rosse sabbie dell’Oman, eccoci in Marocco, tra gli sterrati delle montagne dell’Anti Atlante, e le sabbie dei deserti e delle dune del sud marocchino. Un percorso di straordinario interesse motociclistico e naturalistico, in luoghi remoti ed incontaminati del paese, lontani dai circuiti del turismo di massa.
Un breve volo dall’Italia ci porterà a Casablanca e poi, in rapida coincidenza, alla nostra base logistica di Ouarzazate, la “porta del deserto” situata nella valle del Dadès. L’indomani andremo finalmente a conoscere le nostre rosse e fiammanti Beta 430 Enduro. Il tempo di prendere un po’ di confidenza con le nostre nuove compagne di viaggio e partiamo subito verso sud, infilandoci tra piste e sterrati di montagna. Siamo nella catena montuosa dell’Anti Atlante, che separa la valle del Dadès da quella del Draa.
Un mondo di contrasti, fatto di monti, rocce e terra arida e brulla, di acqua e piccoli bacini e di piccoli villaggi circondati da palme dattifere. Su sinuosi sterrati montani arriviamo prima a Tazenakht ed infine a Foum Zguid, alle porte della valle del Draa. Entriamo quindi in una delle aree più suggestive del viaggio, la grande valle del Draa, dove ci aspettano serate attorno al fuoco, notti sotto le stelle, incontri con personaggi che sembrano uscire da un remoto passato. Siamo vicini al confine con l’Algeria, in un’area desertica remota ed ancora estremamente selvaggia ed incontaminata dal turismo. Siamo praticamente alle porte del grande Sahara, regione che ai tempi era attraversata dalla Dakar, ed è qui che incontreremo le nostre prime grandi dune sabbiose, le più grandi del Marocco. Attraversiamo il prosciugato Lago Iriki ed eccoci arrivare all’Erg Chegaga, il più grande e remoto del paese, raramente visitato e dove alcune dune superano addirittura i 300m di altezza. Dopo una notte passata tra le dune e sotto un indimenticabile cielo stellato, percorriamo una pista che corre lungo il wadi prosciugato del Draa fino alla piccola oasi di Mhamid.
Lasciamo infine questa valle ed entriamo in un contesto naturale diverso, fatto non più solo da erg e sabbia, ma anche da grandi e colorate formazioni rocciose che si mescolano a dune e lingue di sabbia creando ambienti e panorami spettacolari. Da Sidi Ali proseguiamo per Ramlia e Ouzina incontrando dune man mano sempre più raggruppate in piccoli erg ben contraddistinti. Sempre attraverso aree storicamente percorse dalla Dakar puntiamo infine verso le dune di Merzouga, alla scoperta delle piccole oasi che circondano alcune delle dune di sabbia più alte del Marocco. Eccoci infine davanti al grande Erg Chebbi. Si tratta del secondo erg più grande del paese ma sicuramente il più famoso, di innegabile spettacolarità ma frequentato ogni anno da tanti turisti. L’area è tutta via molto vasta, ed avremo sicuramente modo di divertirci evitando quelle che sono le aree più trafficate. Lasciamo infine la parte più sabbiosa del nostro itinerario, e ci “rituffiamo” in un contesto fatto via via sempre più da massicci rocciosi e sterrati montani e sempre meno da dune e piste sabbiose.
Da Fezzou proseguiamo verso Tourza, e da lì imbocchiamo sterrati sinuosi che a tutti gli effetti ci riportano tra i monti dell’Alto Atlante. Rocce e montagne aride, ma anche tanta natura con alberi di mandorli, palme da dattero e svariate oasi verdi attorno alle quali avremo sempre modo di incontrare villaggi ed altre piccole realtà locali. Faremo tappa ad Ikniouen, località posizionata alle falde del grande Jbel Saghro che con i suoi 2595m segna il confine orientale dell’Alto Atlante, prima di ritornare nella valle dei Dadès dalla quale era cominciato il nostro viaggio. Da Boumalne Dades, percorrendo un breve tratto panoramico di asfalto, potremo andare a visitare le famose e tortuose gole di Dades, destinazione turistica molto frequentata. Non ci resta ormai che rientrare alla nostra base di Ouarzazate. Lo faremo evitando la trafficata strada asfaltata che attraversa la valle del Dadès, e godendoci invece gli ultimi sterrati che corrono lungo il versante meridionale dell’Alto Atlante.




