CAMINOS INCA ARGENTINA Viaggio di gruppo • Trekking • Sud America
Un viaggio trekking di 15 giorni nell’incontaminato nord-ovest dell’Argentina. Combina bellissimi paesaggi e natura estremamente varia con un’esperienza culturale unica, a stretto contatto con la popolazione locale sempre sorridente, la squisita cucina ed i rinomati vini della regione, sempre lontano dai circuiti turistici tradizionali.
Argentina: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Stati Uniti: Nel caso in cui il piano voli preveda lo scalo in USA è necessario fare l'ESTA clicca qui
Argentina: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. È consigliata profilassi antimalarica.
Un bellissimo viaggio trekking di 15 giorni che si svolge lungo il confine nord-ovest dell’Argentina, vicino alla Bolivia ed il Cile.
Le province argentine di Jujuy e Salta hanno migliaia di siti archeologici ancora poco conosciuti, che vanno dal periodo di cacciatori-raccoglitori a quello ispanico indigeno. Si tratta, quindi, di una regione storicamente ricca, occupata da un susseguirsi di culture anche molto diverse tra loro, ognuna delle quali ha lasciato sempre importanti testimonianze archeologiche.
Tra queste, quella degli Inca, sicuramente tra le più affascinanti. Furono i più grandi costruttori di strade in America, strade che ancora oggi sono utilizzate dalle persone e le comunità che vivono ancora in queste incontaminate aree di montagna. Piccole comunità in totale sintonia con la natura, che ci permetteranno sicuramente di imparare ed apprezzare come la tecnologia non sia l’unica ricetta per godersi la vita.
Sebbene le strade siano molto belle, la regione che andremo ad esplorare è ancora molto poco conosciuta e frequentata, priva quindi di quella enorme massa di escursionisti che ormai frequenta i più famosi percorsi Inca del Peru. È proprio questa solitudine, in combinazione con il continuo susseguirsi di panorami incredibili e di una natura estremamente varia, a rendere questo viaggio e questo trekking speciale.
Si tratta di un percorso che per il 70% si trova sopra i 3000m di altitudine, ma che attraversa regioni ecologiche diversissime. Basti pensare che tra i 64km di strada che separano Tilcara da Calilegua passeremo da un’area arida semi desertica piena di cactus e vicugne, ad un’area verde con vegetazione estremamente rigogliosa, con alberi immensi, ed una fauna composta anche da scimmie e giaguari. È proprio questa enorme varietà ecologica e, soprattutto, di risorse e materiali nell’arco di pochi chilometri, ad aver inizialmente attratto così tanto gli Inca, che hanno sviluppato in quest’area quello che ancora oggi è il percorso Inca più bello dell’Argentina.
Il nostro viaggio comincia da Salta, da dove partiamo in pulmino per raggiungere a fine giornata la città di Cachi. Durante il tragitto attraversiamo la Lerma Valley, fermandoci prima per ammirare l’area di formazioni geografiche multicolore di Quebrada de Escoipe, e poi per effettuare una piacevole escursione di 2.30 ore (7,4 km) nella zona di La Herradura attraversa una delle aree più belle del Parco Nazionale di Los Cardones.
Tornati sul nostro minibus, proseguiamo per arrivare alla città di Cachi nel pomeriggio. Una piacevole cittadina che, grazie alla sua architettura coloniale, è una delle più belle della provincia di Salta.
Prepariamo tutta la nostra attrezzatura per il giorno successivo che sarà il primo dei nostri quattro giorni di trekking nella zona di Vallecitos. Dopo una brevissima tappa di 40km, lasciamo il nostro pulmino a Potrero de Payogasta ed incontriamo i nostri amici gauchos che con i loro muli e cavallo di supporto ci accompagneranno sempre durante i giorni di trekking.
Carichiamo i nostri bagagli e prepariamo le nostre borse: acqua, un lunch box e soprattutto le foglie di coca. Come prima per gli Inca e oggi per i locali, queste foglie ci daranno energia e faciliteranno un buon adattamento all’altitudine.
Dopo un piccolo briefing, inizia finalmente il nostro trekking: sulla strada per Vallecitos ammireremo pitture rupestri Inca e pre-Inca. Vallecitos ha una importante storia coloniale, essendo da sempre stata una fondamentale stazione di riposo per tutti quei viaggiatori che in passato transitavano tra Cachi e Salta. Da Vallecitos faremo un piacevole trek di 6 ore circa per ammirare altre pitture rupestri e visitare il Vecchio Mulino, situato sulle sponde del Rio Capillo dove insieme ai nostri gauchos potremo pescare qualche trota per pranzo. Troveremo frutta in abbondanza sui centinaia di alberi che circondano il mulino, prima di rientrare a Vallecitos nel pomeriggio.
La nostra tappa successiva ci porterà da Vallecitos a Pata Huasi, un percorso a piedi di circa 12 km. Durante il tragitto visiteremo la scuola di Cerro Negro e trascorreremo alcune piacevolissime ore con i bambini che la frequentano, sempre sorridenti e felicissimi di ricevere la nostra visita. Arriviamo nel pomeriggio a Pata Huasi, dove pernotteremo e, insieme a Nilda e la sua famiglia, impareremo a cucinare empanadas, uno dei piatti regionali più tipici.
Da Pata Huasi ci attende un lungo trek di circa 16km, durante il quale attraverseremo uno dei punti più in alto del nostro viaggio. Ammireremo panorami mozzafiato, cammineremo tra canyon e fiumi in un contesto spettacolare, incontreremo guanachi, vigogne e, con tanta fortuna, anche i condor che frequentano le vette più alte dell’area.
A metà giornata incontreremo nuovamente il nostro pulmino che ci ripoterà a Salta dove trascorreremo la notte.
Sempre in pulmino, ci spostiamo al villaggio di Purmamarca, famoso per la sua collina dai sette colori, e dopo pranzo riprendiamo a camminare con un breve trek di 4 ore circa. Faremo la 'passeggiata dei colorados', saliremo all’Abra de Tumbaya Grande e visiteremo infine la Quebrada de Humahuaca, patrimonio naturale e culturale UNESCO, prima di giungere a Tilcara.
Da qui, l’indomani, comincerà la parte trek più impegnativa del viaggio, quella che percorre il vero Cammino Inca e che in 4 giorni ci porterà a Calilegua. Partiamo presto, il pulmino ci lascia ad Alfarcito dove rincontriamo i nostri amici gauchos sempre con i loro muli ed i loro cavalli di supporto. Nella zona di Alfarcito ci sono resti di 200 ettari di cultura pre ispanica. Questo primo giorno di trek sarà uno dei più impegnativi, e ci porterà fino a 4170m di altitudine. Per non avere problemi, l’ascesa sarà intervallata da brevi pause ogni 40 minuti durante le quali avremo sempre modo di reidratarci e mangiare qualcosa. I cavalli al seguito saranno sempre a disposizione, e ci permetteranno di mantenere un buon ritmo di ascesa ed il gruppo sempre unito.
La nostra lunga ma bellissima giornata di trek finisce in un confortevole e caldo rifugio e con una buona cena fatta di humitas e piatti regionali tipici a base di mais.
La seconda giornata di trekking sarà più breve (5 ore di camminata), ci consentirà di recuperare tutte le energie e di goderci con tranquillità il paesaggio e la zona. Molulo è un piccolo paese con una scuola e quattro umili case di gente del posto, con un passato storico di rilievo. Chiamato anche Cuartel, rappresentava sia per gli spagnoli che per gli Inca un importante luogo strategico da dove poter meglio controllare e contrastare le incursioni delle varie popolazioni nomadi di pianura (come i Change, Chorote, Chulupi, Guarani) da sempre ribelli e che risalivano da valle per saccheggiare i raccolti.
Il terzo giorno di Cammino Inca sarà lungo ma allo stesso tempo meno impegnativo ed estremamente panoramico.
I chilometri a piedi saranno tanti (19 km) ma sempre su percorsi facili, larghi e spaziosi, con splendide viste e panorami mozzafiato che ci 'costringeranno' a fare tante pause fotografiche. Entriamo in un ambiente molto diverso da quello pre desertico ed arido dal quale eravamo partiti. Un ambiente verde e lussureggiante, fatto da vegetazione sempre più rigogliosa ed imponenti alberi. Un’area quindi estremamente ricca sia in flora che fauna, che annovera innumerevoli specie di uccelli (i cui canti accompagneranno sempre la nostra camminata), scimmie ed anche il raro e schivo giaguaro. Quando raggiungiamo il nostro rifugio San Luca, ci potremo rilassare bevendo un infuso di foglie di coca o alcune birre rinfrescanti, in attesa della gustosa cena, che sarà purtroppo l’ultima del nostro trekking.
Il nostro ultimo giorno di trek sarà più breve, ma ugualmente memorabile.
Siamo ormai a 1200m di altitudine, in un contesto verde e lussureggiante, fatto da una fitta ed impenetrabile foresta di montagna, tanta flora e fauna e sentieri che costeggiano imponenti cascate e si infilano tra liane e bromeliacee. Un’ultima piccola salita di 280m ed eccoci a San Francisco, capolinea definitivo del nostro trekking dove troveremo il nostro pulmino. La città offre importanti testimonianze storiche sul periodo di transizione culturale che ha trasformato lo stile di vita da cacciatore-raccoglitore in una società ormai agro-sedentaria.
In pulmino attraversiamo il Parco Nazionale Calilegua e torniamo a Salta dove ci attende il volo che ci riporterà in Italia.