WESTCANADA TREK Viaggio di gruppo • Trekking • Nord America
17 giorni di viaggio in gruppo con partenza da Calgary, esplorando i parchi di Banff, Jasper, Yoho e Kootenay. Faremo camminate tra paesaggi spettacolari e scopriremo le meraviglie delle Bugaboos, immergendoci nella natura selvaggia e incontaminata delle Montagne Rocciose canadesi, tra maestose vette, ghiacciai e laghi cristallini.
Canada: non occorre il visto, per accedere ai nuovi requisiti necessari per l'ingresso in CANADA clicca qui
Stati Uniti: Nel caso in cui il piano voli preveda lo scalo in USA è necessario fare l'ESTA clicca qui
Canada: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
La regione delle Montagne Rocciose del Canada racchiude gli spettacolari parchi nazionali di Banff, Jasper, Yoho, Kootenay, Waterton Lakes e quelli provinciali di Mount Assiniboine e Mount Robson. Ci sono circa 3.000 chilometri di sentieri che percorrono valli, passi, costeggiano laghi e ghiacciai in questa zona e percorrerne anche una piccola parte a piedi farà apprezzare ai trekker il vero senso di questi musei della natura.
Le Montagne Rocciose Canadesi sono di natura alpina e di tipo glaciale, ma le rocce sedimentarie dalle quali sono formate danno loro un aspetto caratteristico unico. Ci sono vastissime foreste di conifere dove vivono orsi neri, grizzly, lupi grigi, linci, alci, cervimuli, marmotte, capre di montagna, il topo muschiato, numerosissimi scoiattoli, castori e vari tipi di cervidi. I prati sono pieni di fiori nella breve estate canadese che da agosto inoltrato cede il posto all’autunno.
Il clima è abbastanza caldo e asciutto e luglio è il mese migliore. Gli itinerari da percorrere a piedi sono numerosissimi, di varie lunghezze, difficoltà, spettacolarità. Uno dei più famosi e panoramici è la parte del Great Divide Trail che va da Mount Shark nel parco di Banff a Cataract Brook nello Yoho Park, dopo 168 km di percorso. Questo itinerario passa nei parchi nazionali di Banff, Kootenay, Yoho e in quello provinciale di Mount Assiniboine, il -Cervino delle Rockies- che si specchia nel Lago Magog. Se si preferiscono trek più brevi in ognuno o alcuni dei parchi, suggeriamo i sentieri nella Paradise Valley e nella Skoki Valley, nel parco di Banff; l’Amiskwi River Valley, estremamente selvaggia e solitaria, nel parco di Yoho. Il parco di Jasper presenta scenari montani maestosi con picchi altissimi racchiusi in catene che si estendono da nord a sud. A est una catena di formazione più recente: i Front Ramparts. Tra queste due catene una vasta vallata percorsa dall’Athabasca e dal Sunwanta.
Bellissimo e spettacolare è lo Skyline Trail che inizia da Maligne Lake, sale ai passi Little Shovel e Big Shovel, scende al Curator Lake, risale al Notch, il punto più alto dell’itinerario con vista spettacolare sulla Athabasca Valley e sul Monte Edith Cavell, per scendere a Lake Tekarra e finire presso il Maligne Canyon. Interessante anche il trek della Tonquin Valley.
Come massima sicurezza per la salvaguardia ecologica, i sentieri di Jasper sono contingentati, cioè non possono ricevere più di tanti escursionisti nell’arco della stagione.
Ci rivolgeremo quindi sempre ai Visitor’s Center dei parchi per informazioni. Un parco quasi sconosciuto e di difficile accesso tutto da scoprire, con splendidi monoliti di granito e un ghiacciaio (alcuni facili da salire) è quello dei Bagaboos, a ovest del Kootenay Park, che fu visitato nel 1972 dal nostro gruppo ROCKIES. La base del nostro trek sarà Calgary che raggiungeremo in volo dall'Italia.
La visita così da vicino, da dentro, degli sconfinati spazi in cui la natura regna sovrana incontrastata - esistono davvero come nell’immaginazione queste infinite distese - è sicuramente l’ingrediente principe di questo nostro viaggio.
Non esistono difficoltà tecniche: i sentieri minuziosamente curati dalle amministrazioni dei parchi rappresentano la sola possibilità per avventurarsi nelle vallate boscose, raggiungono in linea di massima il limite del bosco o superano comodi passi.
E’ un andar per monti significativamente diverso dal nostro, a cominciare dall’unità di misura usata sulle mappe e sui cartelli segnavia: non il tempo necessario, non i dislivelli peraltro minimi o comunque mai esagerati, ma la distanza in chilometri fra un punto e l’altro.
Non può essere altrimenti in luoghi dove tutto è grande: le strade, i camper, le roulotte, le confezioni dei generi alimentari…
Buona condizione e un discreto allenamento sono requisiti necessari per affrontare i trails di più giorni ove tutto va caricato in spalla e, in conseguenza, l’attenzione ai consumi è esigenza primaria.
E nemmeno possono essere sottovalutati i fattori climatici.
Quando poi dall’alto lo sguardo può spaziare in lontananza a perdita d’occhio sulle foreste intercalate da radure e torrenti, il pensiero corre agli abitanti di queste distese e in particolare all’abitante per antonomasia: l’orso. Le continue raccomandazioni e gli onnipresenti cartelli che illustrano le norme comportamentali in caso di un incontro ravvicinato, contribuiscono sicuramente a creare quel clima di tensione che si sfanta solo con l’arrivo a destinazione.
Un’ultima considerazione, in merito alle scelte di fondo sulla conduzione del viaggio e alla logistica nelle scelte degli itinerari, è d’obbligo al fine di razionalizzare quanto più possibile i tempi necessari per i vari spostamenti.
Sarebbe meglio avere due o più mezzi piccoli che uno grande: ciò permette di gestire in autonomia itinerari di uno o più giorni con partenze ed arrivi in luoghi diversi senza dover dipendere da mezzi pubblici o taxi o dalla ricerca di mezzi di fortuna.
Dalla relazione di Alessandro Omassi - Estate 2009
QUINDI UN VIAGGIO CHE PREVEDE UNA VASTA GAMMA DI SOLUZIONI PER VIVERE AL RITMO LENTO DEI NOSTRI PASSI QUANTO QUESTA NATURA INTATTA E INCONTAMINATA CI POSSA OFFRIRE.
IL GRUPPO DECIDERA’ SUL LUOGO CON BRIEFING CONDIVISI E DECISIONI PRESE IN ASSOLUTA AUTOGESTIONE.