AMNIE MACHEN TREK Viaggio di gruppo • Trekking • Cina e Dintorni
Partiamo insieme nei territori del Tibet orientale. Esploreremo a piedi le sorgenti del Fiume Giallo nel massiccio del Machen, attraverso l’Amdo, terra dei Golok e passando per il Qinghai ed il Kham tra montagne sacre, monasteri millenari e le feste d’estate dei cavalieri del vento.
Giuliana BENCOVICH - Tel. 010 4716829
Cina: Per i cittadini italiani, il governo cinese ha introdotto l’esenzione del visto per soggiorni di massimo 30 giorni fino a Dicembre 2025. Non è al momento necessario il visto cinese per i nostri viaggi.
Cina: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica.
Simbolo della religiosità delle fiere popolazioni nomadiche tibetane l\'Amnye Machen è la montagna sacra, punta più elevata di un maestoso massiccio formato da 21 vette, nascosto nel cuore dell’Amdo, immerso nei verdi pascoli degli altipiani; pur non appartenendo geograficamente al Tibet, ne fa parte per cultura e tradizioni. La montagna è la dimora della divinità benevola Machen Pomra, venerata dai buddisti ed è sacra al popolo Ngolok, un tempo temuti guerrieri e temibili predatori di carovane: per loro rappresenta il signore dei fulmini, della grandine e delle manifestazioni spietate della natura; l’isolamento e le difficoltà per raggiungere l’Amnie Machen, hanno conferito a questo gruppo di cime un alone di mistero… Nel 1950 l’americano Leonard Clark, nel suo libro \'Alle sorgenti del fiume giallo\' raccontò con notevole fantasia le avventure e le traversie affrontate per giungere ai piedi della catena montuosa… Con questo viaggio, un trekking di 6 giorni lungo vallate verdissime, ad un’altezza media di 3600 m., ci condurrà lungo il periplo della montagna, sui sentieri percorsi dai pellegrini nelle loro circumdeambulazioni di preghiera. Durante viaggio incontreremo anche i fieri Khampa, che praticavano il brigantaggio più per dimostrare il loro valore che per far bottino. La loro passione per le armi e per il cavallo si manifesta ancora nelle esibizioni di agilità dello Yaji \'Festival dei piaceri estivi\' che si svolge la prima settimana di agosto a Litang: la prateria, a 4200 m. di altezza, si anima di centinaia di tende bianche, di donne che indossano i loro abiti più belli, di cavalli, competizioni, acrobazie, danze…
Il viaggio è intenso, ricco di spunti culturali, religiosi e paesaggistici. Il trekking è solo uno degli aspetti di interesse, vista la varietà di situazioni che si incontrano giorno dopo giorno. Si comincia con un lungo trasferimento e l’interessantissima tappa a LITANG per i giorni della festa dello Yaji \'Festival dei piaceri estivi\' Si procede poi con tappe di avvicinamento all’Amnie Machen; questo percorso riveste un suo interesse specifico per la molteplicità di specifici elementi di interesse (monasteri, spettacoli naturali, villaggi,…) e non risulta quindi essere esclusivamente un percorso necessario per il raggiungimento della meta. E’ poi il momento del trekking, non particolarmente impegnativo sotto l’aspetto fisico anche se le tappe sono lunghe; alcuni giorni si snodano in luoghi bellissimi. A questo punto, a seconda dei giorni ancora disponibili, si chiude in bellezza con una serie di mete affascinanti, Labrang sopra di tutte.
Dall’Italia voliamo a Chengdu dove troviamo ad attenderci jeep e autisti.Percorriamo verso Ovest il primo tratto della Sichuan Road che passando per Ya’an e Kanding, l’antica Tatsienlu con i suoi sette monasteri al cospetto del Gongga Shan 7560m che domina la valle. La strada prosegue per il passo di Zheduo Shankou 4080m,vera porta del Tibet Orientale che da accesso al Kham, la terra dei tre fiumi, con valli e pascoli percorsi dai fieri nomadi khampa dove in luglio ed agosto si danno appuntamento in centinaia, a volte in migliaia, accampandosi con le loro tende nere per le feste d’estate che si svolgono principalmente a Litang e Yushu.Dopo Garzè e Manigango la strada si divide e noi proseguiremo verso Nord immergendosi nell’oceano d’erba del Quinghai. Qui l’aspetto dei remoti villaggi e delle genti diventa tipicamente tibetano e si incontrano anche i primi grandi monasteri quale quello di Sakya Gonchen di Degè, sede della più famosa stamperia del Tibet. Si arriva a Yushu, l’antica Jakiendo con le sue case striate di ocra e di bianco e da qui a Madoi e Tselnakamkoh 3810, luogo di partenza e arrivo del il nostro trek di una settimana sulle tracce dell’esploratore L. Clark che descrisse questi luoghi nel celebre romanzo \'Alle sorgenti del Fiume giallo\'. Andremo a mettere il naso…e non solo, in questo gruppo montuoso costituito da più cime glaciali sui seimila metri di quota e credute per un certo periodo, per erronee misurazioni,le montagne più alte del mondo.Il gruppo dell’Amnie Machen ed il Machen Bonra in particolare costituisce una montagne-divinità sacra per gli abitanti del luogo e per tutte le genti di fede buddista. Noi ci avvicineremo a queste montagne ancestrali che costellano la geografia sacra tibetana non per aggredirle ma per contemplarle, con il rispetto dei pellegrini e la curiosità dei primi esploratori. Riprendiamo la nostra corsa verso Nord dove vive la più alta percentuale di nomadi di tutto l’altipiano tibetano, il lago Kokonor, il monastero di Labrang,uno dei più noti della setta Gelukpa,i berretti gialli e se il tempo ce lo concede Xining ed il vicino monastero di Kumbun. La nostra avventura finisce a Lanzhou da dove, dopo un volo interno, si rientra in Italia.
Il programma potrà subire variazioni in base alle difficoltà logistiche che si potranno trovare e le disposizioni dettate dalle autorità cinesi.
Xadawu - Namugiao
Xawadu - Gonche
Lanzhou - Chengdu