MONGOL ALTAI Viaggio di gruppo • Adventure • Mongolia e Siberia
Dal paese dei mongoli di Gengis Khan al regno degli Unni, attraverseremo i paesaggi selvaggi delle steppe fino alla catena degli Altai occidentali. Scopriremo cultura e natura, incontrando le comunità locali durante il Naddam festival e l'Eagle festival. Ammireremo tradizioni antiche, gare di tiro con l'arco, corse di cavalli e la caccia con le aquile.
Danilo CENCELLI - Tel. 3383411032
Mongolia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Da Gennaio 2023 a Dicembre 2025 per tutti i viaggi turistici inferiori a 30 giorni, i cittadini italiani, insieme a quelli di altri 33 paesi, sono esentati dall’ottenimento del visto.
Mongolia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Un nuovo viaggio che combina le due più importanti comunità del paese. I Mongoli e i Kazaki. La struttura geofisica della Mongolia è delle più varie si passa dall'inospitale deserto del Gobi, alle colline verdeggianti piene di fiori della parte centrale fino ad arrivare dalle gelate aree della catena dei monti Altai. Cieli azzurri pieni di nuvole in continuo movimento faranno a cornice del viaggio dando un sapore di libertà unico. Si parte la mattina e si sa dove arriveremo la sera, in mezzo giornate fatte di paesaggi naturali e di incontri con le genti nomadi locali.
Programma di massima (soggetto a variazioni)
Con un lungo volo via Istanbul atterriamo ad Ulaanbaatar capitale della Mongolia ed immediatamente prendiamo possesso dei nostri fuoristrada Uaz puntando verso Ovest. Visitiamo il monastero di Ovgon Khiid recentemente restaurato ed in serata arriviamo a Kharkhorin (Karakorum) l'antica capitale del regno di Gengis Khan. Ci perdiamo tra i 108 stupa del monastero di Ertene Zuu Khiid racchiuso tra le alte mura di difesa. Uno sguardo alle enigmatiche tartarughe protettrici della città e tra colline verdeggianti arriviamo al Shankh Khiid monastero del '600 di orientamento Tibetano.
Le pianure sono punteggiate delle tante gher (tipiche tende locali) è l'occasione di incontrare le varie realtà nomadi ad assistere alla mungitura delle giumente e degli yak e perchè no di assaggiare il profumato formaggio fermentato. Arriviamo alle rovine del complesso monastico di Ongiin Khiid sulle cui rovine è stato edificato un nuovo monastero con annesso museo. Il paesaggio si fa sempre più arido e sempre più spesso all'orizzonte si stagliano le sagome di branchi di cammelli di razza battiana, i più imponenti.
Arriviamo quindi nel Gurvan Saikhan National Park siamo al cospetto di uno dei deserti più difficili ed inospitale del pianeta, il Gobi. Dormiremo proprio davanti alle Khongoryn Els, grandi dune gialle che avremo il tempo di scalare o di "circumnavigare" a dorso di cammello. Costeggiamo il perimetro di sabbie e riprendiamo la strada in direzione nord attraversando lo stretto passaggio del canyon Dugany Am fino a raggiungere la Valle di Yol (bocca dell'avvoltoio). Qui a piedi o a cavallo percorreremo il sentiero fino a giungere ad uno stretto canyon, attraversando le fredde acque del ruscello si arriva ad un blocco di ghiaccio perenne.
Viaggiando in steppe aride raggiungiamo Bayanzag formazione rocciose rosse famose come luogo di ritrovamento di uova di dinosauro fossile e di scheletri di Velociraptor. Visitiamo il monastero Gimpil Darjaalan Khiid a Erdenedalai e con una ultima tirata rientriamo ad Ulaanbaatar. In volo arriveremo nella zona degli Altai le alte montagne che separano la Mongolia da Kazakistan, Cina e Russia. Qua avremo a disposizione sei giorni per la scoperta di questa parte di paese più influenzata dalla cultura musulmana Kazaka.
Il Parco Tavan Bogd offre varie opportunità , si potrà ammirare uno dei musei all'aperto più ricchi di petroglifi, di pitture rupestri, di statue-steli (turkish stone) disseminate nelle vallate e di cimiteri kazaki. Cercheremo di raggiungere due dei tre siti UNESCO: Aral Tolgoi nei pressi del Khoton Lake e l'impressionante Tsagaan Salaa con le sue 100.000 pietre incise in un'area di 15 chilometri. Il blu dei laghi Khoton Nuur e Khurgan Nuur sarà a corona dei 5 santi le più alte montagne della catena degli Altai da cui svetta il Kuiten Uul (montagna innevata) di 4374 m.
Nel Parco Tsambagarav Uul si potrà percorrere la valle di Namarijin con i suoi insediamenti kazaki fino ad arrivare alle propaggini del ghiacciaio che sovrasta i 4202 m. della Tsambagarav mountain. Per avvicinarsi ancor di più nella cultura di questo popolo nomade si potrà assistere nel periodo Settembre/Ottobre ai due festival delle aquile di Olgii e Sagsai. Con queste immagini spettacolari riprenderemo il volo per Ulaanbaatar un giorno di visita alla capitale con l'importante Gandantegchinlen (Gandan) Khiid il più grande monastero in Mongolia. Con la monumentale statua Migjid Janraisig in rame di 26 e siamo sul volo per rientrare in Italia.
MONGOLIA NADDAM FESTIVAL 11-15 LUG 2024
MONGOLIA EAGLE FESTIVAL 5-6 OTT 2024
Partenza speciale per il Festival delle Aquile che apre la caccia presso la comunità Kazhaka di Olgyi.
La durata può essere ridotta a 15 giorni limitando l'itinerario alla sola regione degli Altai con visita più approfondita.
L'itinerario consigliato o di massima potrebbe non corrispondere alla durata effettiva del programma e delle date esposte. E' pubblicato solo a titolo informativo ed è il risultato di precedenti viaggi realizzati dalla nostra organizzazione
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NADDAM FESTIVAL - MONGOLIA, ULAN BATOR 11-15 LUG 2024
I gruppi in partenza in Luglio avranno la possibilità di partecipare alle celebrazioni annuali per l’Anniversario della Fondazione della Repubblica Mongola, la migliore occasione per vedere i mongoli in festa.
Gran parte della manifestazione è dedicata a sfilate interminabili, nelle quali ogni tribù si presenta con i costumi e i vessilli particolari. Seguono le sfilate di maschere grottesche, di evidente derivazione cinese. La danza, la musica e il canto sono molto popolari. Nei balli tradizionali risaltano scene di antiche battaglie, la danza è sovente accompagnata dal canto corale.
Più suggestivo è il canto singolo che si leva nella steppa. Il culmine della festa a Ulan Bator è lo spettacolo della lotta e il tiro con l’arco. Migliaia di persone affollano lo stadio per acclamare i loro campioni. Alle gare di Ulan Bator partecipano solo gli atleti migliori, selezionati nelle provincie in centinaia di combattimenti e gare. La vittoria nelle gare nazionali di lotta è molto importante. Il vincitore compie, dopo il combattimento, una singolare danza attorno a una specie d’altare che sorge nel centro del campo.