LADAKH RUPSHU TREK Viaggio di gruppo • Trekking • India, Nepal e Dintorni
Camminata nell’altopiano indo tibetano, da Rumtse al lago Tso Moriri a circa 4.500 metri sopra il livello del mare, fino al monastero di Zarzok. A contatto coi nomadi Chang-pa che vivono spostandosi con il loro bestiame attraverso i pascoli montani per sfruttare le risorse naturali stagionali.
Margherita GIULIATTINI BURBUI - Tel. 339 4134714
Marco VASTA - Tel. 347 7001081
India: è obbligatorio ottenere il visto on line cliccando su https://indianvisaonline.gov.in/evisa/tvoa.html
Tutte le info le trovate QUI
India: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Sono consigliate antitifica e profilassi antimalarica.
"Un viaggio di mille miglia incomincia con un passo solo" (Lao Tze). Le grandi valli selvagge dell’Himalaya e pascoli dove si spostano i nomadi ladakhi: questo l’ambiente che attraversiamo con un trekking di 17 giorni sull’antica carovaniera che unisce il Ladakh allo Spiti. Greggi con migliaia di caprette tibetane e carovane di yak, marmotte, asini selvatici ed uccelli migratori. Una camminata in quota che si snoda sopra i 4.200 metri e permette di toccare i cieli blu cobalto del Chang Tang, le 'piane del nord' che si estendono dal Ladakh per migliaia di chilometri fino al Kham attraverso tutto il Tibet settentrionale. Passo dopo passo entriamo in ambiente aspro e grandioso, incontreremo le sue genti, lasciandoci trasportare dalle emozioni che questa camminata sopra le nuvole ci offre. Scopriremo qualcosa di noi che non conoscevamo o ritroveremo qualcosa che non sapevamo di aver perso.
Dall’Italia a Delhi ed a Leh ed alla sua valle per un paio di giorni di acclimatazione e la visita ad Alchi. Da Rumtse, sulla strada Manali Leh ci avviamo verso il Kiamri la per poi affrontare lo Shingbuk la (4675 m). Entriamo così nell’area del Kar Tso, cioè il 'lago bianco' per i residui minerali che lo circondano, e ne fanno risaltare il meraviglioso color turchese. Da circa 75 anni i rupshu-pa estraggono questi sali. Proseguiamo attorno al lago dove pascolano in libertà gli asini selvatici, i kyang che qualcuno chiama 'zebre himalayane' per le strisce che adornano le zampe posteriori. Da Nuruchan affrontiamo dolcemente altri passi che ci portano in una delle più belle zone del Rupshu. Qui iniziamo ad attraversare gli areali dove incontreremo i nomadi rupshu-pa e nomadi chang-pa fuggiti dal Tibet. Le loro abitudini di vita sono comuni a tutti i nomadi tibetani, forse per questo qualcuno erroneamente li definisce khampa (popolazione del Kham - Tibet orientale). Dal Yalung la (5300 m) ci affacciamo sullo Tsomoriri, un lago leggermente salato, lungo 25 chilometri. Scendiamo nella valletta di Karzok Phu, dove da metà luglio a settembre si insediano alcune delle 70 famiglie del gruppo karzok-pa, allevatori di pecore e yak (circa sette tappe).
Visitato il monastero di Karzok (4500 m) in jeep o bus rientriamo a Leh e da qui a Delhi ed in Italia.
KASHMIR- SRINAGAR
A causa del deterioramento della situazione di sicurezza nel Pakistan in seguito ai noti eventi si esclude ogni possibilita' di visitare o transitare per Srinagar nel Kashmir Indiano.
I viaggi svolgeranno il programma previsto in Ladakh. Si conferma che la regione del Ladakh è considerata sicura e che tutte le strade sono regolarmente percorribili.
Un libro essenziale nello zaino: Marco Vasta (per ordinazioni: www.marcovasta.net) LADAKH - Turismo e trekking in Kashmir, Ladakh, Zanskar; Lahul, Spiti, Himachal Pradesh, Garwal, Kumaon Rd La bottega del caffè letterario - Avventure nel Mondo 2004
Letture:
Trans Himàlaya - Sulle tracce di Giotto Dainelli fra i nomadi dell’altopiano tibetano di Marco Vasta, AnM Gennaio-Febbraio 2003;
http://www.viaggiavventurenelmondo.it/nuovosito/rivista/articoli/01-2003-01-O-21.pdf
La marmotta dello Tso Moriri di Silvio Pisano, AnM n° 1 2006 http://www.viaggiavventurenelmondo.it/nuovosito/rivista/articoli/01-2006-T-20.pdf