KANGCHENJUNGA Viaggio di gruppo • Trekking • India, Nepal e Dintorni
Partiamo insieme per un viaggio di gruppo verso il Kangchenjunga, con salita al campo base attraverso la Valle del Tamur, seguendo le orme di Vittorio Sella. Un'avventura tra paesaggi mozzafiato e sfide emozionanti, esplorando una delle vette più maestose dell'Himalaya. Un'esperienza unica tra natura incontaminata e storie di grandi esplorazioni.
Paolo CIVERA - 0342 210984 civerapaolo@libero.it
Nepal: è necessario il visto di entrata.
Seguire le indicazioni secondo due opzioni contenute nel link
Inviare al momento della prenotazione una scansione a colori del passaporto a: passaporti2@viaggiavventurenelmondo.it
Nepal: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Sono consigliate l’antitifica e profilassi antimalarica.
La regione a nord del fiume Tamur, verso il confine con il Sikkim, è rimasta chiusa al trekking fino al maggio del 1989. La camminata ai campi base del Kangchenjunga dal versante nepalese è un percorso affascinante in un’area mai toccata dal turismo di massa. Da due anni ci si appoggia ai lodge sia per dormire che per mangiare. Porteremo un paio di tene esclusivamente per emergenza. I ghiacciai Yalung e Kangchenjunga offrono due anfiteatri di vette, molte delle quali ancora non raggiunte. Il fascino del trekking nasce quindi dall’isolamento della regione, non toccata dal turismo, con villaggi e popolazioni ancora fermi nei loro stili di vita, con ritmi e abitudini legate a una realtà ormai altrove scomparsa e con un ambiente naturale, sia esso giungla pluviale o foresta d’altura o infinita successione di terrazzamenti, assolutamente unico. A tutto ciò fa corona una serie incredibile di picchi, in un tripudio di roccia e ghiaccio: Kumbhakarna (Jannu, m 7.710), Kambachen (m 7.903), Kirant Chuli (Tent Peak, m 7.365), Nepal Peak (m 7.168), Cross Peak (m 6.510), Givigela Chuli (i Gemelli, m 7.350), Kangchenjunga (m 8.590), Jogsang Peak (m 7.143), Phati Bhara Himal (Pyramid Peak, m 7.123), Kabru (m 7.310), Rathong (m 6.678), Kokthan (m 6.147). Lo spettacolo è tra i più affascinanti ed è ben documentato dal libro di Vittorio Sella che nel lontano 1899 raggiunse il massiccio del Kangchenjunga. In volo dall’Italia a Kathmandu, un giorno per aspettare i Trekking Permit e per mettere a punto gli ultimi dettagli con il nostro corrispondente ed eccoci in volo per Bhadrapur , da qui con le jeep una tortuosa e lunga strada ci porterà a Suketar a 2300 m.
Un giorno di cammino è sufficiente per scendere a Chirwa, e successivamente raggiungere Sekathum lungo il fiume Tamur e poi Ghunsa (m 3400) lungo le rive dell'omonimo fiume, prima attraverso campi e villaggi molto caldi e umidi, poi nella giungla pluviale che via via lascia il posto alla foresta di altitudine, di rododendri e conifere, così come i villaggi di cultura indù lasciano il posto a etnie tibetane. A Ghunsa, dopo un giorno di necessaria acclimatazione, decideremo quale percorso scegliere, in base ai nostri desideri e, soprattutto, ai giorni a disposizione. Sicuramente conviene andare subito al Campo Nord, ci aspettano tre giorni di cammino in una valle sempre più erta e stretta fino ai 5140m di Pangpema, da dove finalmente potremo ammirare la parete Nord del Kangchenjunga. Il ritorno avviene per la medesima via fino a Ghunsa, qui attraverseremo le valli scavalcando il Mirgin La per raggiungere Tseram e innerpicarsi fino a Ramze e Oktang lungo lo Yalung Glacier per ammirare il Kangche da sud. In discesa a Tseram e in cinque giorni a Suketar attraverso uno splendido ambiente molto popolato e coltivato. Di nuovo lungo trasferimentoin jeep fino a Bhadrapur. Volo per Kathmandu , dove spenderemo le ultime ore prima del volo di ritorno in Italia.
VARIANTE OLANGCHUNGOLA è possibile scegliere un’alternativa all’itinerario pubblicato salendo da Taplejung per Phurumba, Chirawa, Lungthung, Jongim fino a Olangchungola lungo la valle del fiume Tamor. Quindi si traversa il Nango la pass (4800 m) fino a Ghunsa e da qui si riprende il normale cammino verso il C.B. nord di Pangpema. Questa variante che viene resa possibile dall’apertura al turismo autorizzata questa’anno, permette la visita di una zona ancora incontaminata, intrisa di un elevato sentimento religioso dei suoi abitanti e ricca di antichi monasteri buddisti e statue di Lord Buddha. Il panorama sulla catena del Kangchenjunga è superbo. Occorre però essere indipendenti sia per dormire che per il vitto. In queste valli non ci sono ancora i lodges.