MUSTANG TREK NEW Viaggio di gruppo • Trekking • India, Nepal e Dintorni
Un viaggio di gruppo nel remoto regno incantato di Lo, ai confini col Tibet, partendo dal Nepal. Partiamo insieme per esplorare paesaggi mozzafiato e antichi monasteri, attraversando sentieri nascosti e villaggi millenari. Un'avventura indimenticabile tra cultura tibetana e bellezze naturali uniche, ideale per gli amanti dell'esplorazione autentica.
Silvia ANTONINI - Tel. 3921682175
Nepal: è necessario il visto di entrata.
Seguire le indicazioni secondo due opzioni contenute nel link
Inviare al momento della prenotazione una scansione a colori del passaporto a: passaporti2@viaggiavventurenelmondo.it
Nepal: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Sono consigliate l’antitifica e profilassi antimalarica.
Il viaggio
Ci troviamo in Nepal. Un trek intenso e affasciante, unico nel suo genere, lungo le antiche vie carovaniere, del mitico regno di Lo, di lingua e cultura tibetana.Cammineremo da un villaggio all’altro immersi in paesaggi alieni, che cambieranno continuamente. Visiteremo la leggendaria capitale Lo Mantang ed avremo le maestose cime dell’Annapurna e del Dhaulagiri a proteggere tutto il nostro cammino.
Questo trekking fa per te se ...
Il trek non presenta particolari difficoltà tecniche ma è necessaria un' adeguata preparazione fisica, perché si svolge tutto tra i 3000 m e 4300 m di quota. Le tappe possono variare in numero e in lunghezza (a seconda di come si vuole impostare il percorso e dove si vuole pernottare), ma alcune sono obbligate e superano abbondantemente i 20 km di lunghezza e i 1000 m di dislivello positivo.
Come prepararsi al viaggio
Il trek richiede una buona preparazione fisica per alcune lunghe tappe e spirito di adattamento. Indispensabile una giacca antivento e abbigliamento a cipolla per la forte escursione termica tra il giorno (dove e la notte (dove la temperatura può andare sotto zero). Un sacco a pelo invernale è d’obbligo in quanto gli alloggi non sono riscaldati
Perchè scegliere questo trek?
"Le sapienti mani di madre natura hanno plasmato paesaggi che sembrano di un altro pianeta, racchiudendoli in una cornice di eccezione quale è la catena dell’Himalaya. Questi luoghi sono un toccasana per occhi e cuore e non potrete non innamorarvene! Nei villaggi non abbiamo incontrato moltissime persone (ma le poche vi accoglieranno sempre con grandi sorrisi), perché la maggior parte in questo periodo si è già trasferita a Pokhara per passare l’inverno. Il trek non è difficile, ma bisogna specificare agli iscritti che serve comunque un po’ di allenamento, perché si svolge tutto dai 3000 ai 4000m di quota e ci sono giorni in cui il dislivello in salita supera i 1000 metri". (Edoardo C.)
“Il Mustang è il Paese della completa felicità, dove tutto ciò che è ambito o necessario è a portata di mano, dove i sudditi sfavillano come stelle e lo spirito si diletta nella contemplazione del re, sta scritto nei vecchi manoscritti che oggi si coprono di polvere nelle "gompa", i monasteri buddhisti di questo regno. Che sia questo il paradiso terrestre?” (T. Terzani). Il Mustang, il regno proibito di Lo, è stato da sempre il sogno di ogni viaggiatore, un luogo mitico, incastonato tra le vette dell’Himalaya, nel quale pochi occidentali erano riusciti ad entrare. Apertosi al turismo solo nel 1992, il Mustang rappresenta uno degli ultimi spaccati di cultura tibetana, un luogo suggestivo che lascerà una traccia indelebile nel vostro cuore, non a caso Fosco Maraini lo definì “gioiello d’antico TIbet”.
Dall’Italia arriviamo in volo a Katmandu e con un altro volo, a Pokhara. Da qui partiremo per Jomson su piccolo veicolo o in jeep (a seconda delle condizioni meteorologiche). Da Jomson raggiungeremo in jeep Kagbeni (o Chhusang, a seconda di dove vogliamo iniziare il nostro cammino) ed una volta procuratici i permessi per entrare in Mustang (ancora oggi il turismo è contingentato e si paga una tassa per entrare), inizieremo il nostro cammino.


Il trek si svolge lungo il bacino del fiume Kali Gandaki, attraversando villaggi di cultura e architettura tibetana fino alla mitica capitale Lo Mantag, protetta dalle sue mura, il cui portone di accesso fino agli anni sessanta del novecento, veniva chiuso la sera e riaperto al mattino. Durante il nostro tragitto respireremo la spiritualità del popolo locale grazie agli innumerevoli e coloratissimi chorten che incontreremo lungo il sentiero e visitando antichi monasteri. Il cammino sarà immerso in paesaggi surreali che cambieranno ogni giorno per forme e colori, dandoci l’impressione di essere in un altro pianeta. Le maestose cime ghiacciate e scintillanti dell’Annapurna, del Dhaulagiri e del Nilgiri, ci faranno da sfondo per tutto il cammino, ricordandoci che stiamo camminando in Himalaya, tra alcune delle montagne più alte del mondo. I villaggi, costruiti vicino al fiume, appaiono spesso come oasi verdi per le colture di orzo e per i meleti, che qui trovano un ambiente favorevole e producono mele profumate e succose, che addolciranno le nostre pause lungo il cammino. Una volta arrivati a Lo Mantang ci prenderemo il giusto tempo (1 o 2 giorni) per visitarla: ci perderemo per i vicoli ed entreremo nei suoi famosi monasteri (i cui affreschi interni sono stati riportati all’antico splendore grazie al minuzioso lavoro del restauratore italiano Luigi Fieni).
Qui c’è ancora il palazzo reale che fino al 2008 ospitava il re, anno nel quale il Nepal, diventato una repubblica, abolisce tutte le monarchie regionali e fa decadere il riconoscimento ufficiale di monarca. Molto interessanti le visite dei dintorni di Lo Mantang, dove si può andare a cavallo (o in jeep) fino a Chhoser per visitare le grotte scavate nella roccia e i gli antichi monasteri di Lo Nyifu e Lo Garfu o salire ancora di quota per vedere gli allevamenti di yak e bere il loro latte caldo. Una volta terminata la visita di Lo Mantang, riprendiamo il cammino di ritorno, sempre attraversando villaggi ed ammirando le antiche tradizioni di questa accogliente popolazione. Il trek si conclude a Muktinat, una città sacra per buddisti ed induisti, che fa parte del circuito dell’Annapurna.
Da questa in jeep ritorneremo a Jomson e poi (in volo o jeep) a Pokhara e infine Katmandu, dove avremo un po’ di tempo per visitare la città prima del rientro a casa.


