ALTO DOLPO TREK Viaggio di gruppo • Trekking • India, Nepal e Dintorni
attraverso il Tarap Khola, Shey Gompa e Pokosundo Tal. PossibilitĂ di effettuare l'itinerario anche in 26 giorni.
Paolo CIVERA - 0342 210984 civerapaolo@libero.it
Nepal: Il visto viene rilasciato all’ingresso nel Paese (in aeroporto o alle frontiere di terra) previa Registrazione al link https://nepaliport.immigration.gov.np/
Selezionando ENTRY TOURIST VISA. Il costo è di 30$ per soggiorni fino a 15 giorni e 50$ per soggiorni fino a 30 giorni.
Il visto può essere richiesto anche al Consolato del Nepal di Roma presso Viaggi Nel Mondo Srl, Largo Carlo Grigioni 7, 00152 Roma. Completare il form di richiesta visto dal sito “https://nepaliport.immigration.gov.np/” (visa from nepalese mission) e inviare la ricevuta rilasciata con il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi dalla data di partenza, 1 foto tessera a colori ed il modulo compilato e firmato SCARICABILE QUI. Utilizzate un corriere espresso. Il costo del visto in Consolato è di 30€ fino a 15 giorni e di 50€ fino a 30 giorni e verrà addebitato nel foglio notizie definitivo.
Nepal: Raccomandata profilassi antimalarica (clorochino-resistente) e l’antitifica, se si visita il Terai.
Terra scarsamente popolata, fuori dai grandi percorsi commerciali, limitata la presenza degli escursionisti, l’Alto Dolpo è un mondo intatto dove puoi ancora immergerti nell’affascinante decadenza di templi e monasteri. Le tre valli dell’Alto Dolpo sono «aperte» solo dal 1994 dopo esser state per decenni un santuario della guerriglia tibetana contro l’oppressione cinese. Poche centinaia di persone vivono stabilmente nei villaggi dell’Alto Dolpo, posti sopra i 3.500 metri. L’unico cereale della zona è l’orzo che fornisce l’onnipresente tsampa. Il Dolpo è annesso al Nepal da due secoli. In questo «Tibet Sopravvissuto» il percorso attraversa quattro ambienti differenti: la media montagna con boschi e pascoli, il deserto verticale trans-himalayano con le oasi dei villaggi, l’alta quota con tundra e rocce e il microclima del Phoko Sumdo dove i ghiacciai del Kanjiroba scendono fin quasi al lago con l’accostamento inusuale di piante tropicali e flora di alta montagna.
Percorso in sintesi: In volo per Juphal dove formiamo la nostra carovana e partiamo per Dunhai (2075 m), camminiamo lungo il fiume fino a Tarokot (2500 m). Il sentiero comincia a salire verso Kanigaon a 2950 m e si prosegue per Lahini una casupola a 3250 m. Un altro passo ed eccoci al villaggio di Tarap a 4.000 metri. Proseguiamo in salita in una valletta laterale e attraverso il Jang-la scendiamo nel cuore dell’Alto Dolpo, in un fantastico ambiente fra gli ocra e i gialli delle montagne e il verde smeraldo dei campi d’orzo. La valle di Namg Kong con Tsa, Namdo e Saldang (4.000 m), è un prezioso gioiello, una collana tibetana dove il turchese delle oasi si alterna al rosso amaranto dei tempietti, piccole e semplici gemme costruite dalla fede. Incontriamo donne al lavoro nei campi, carpentieri e muratori, monaci e mercanti. Sulla pista transitano carovane di dieci, quindici yak, ognuno bardato con fiocchi rossi. Il carico è imballato in rustici sacchi a righe nere e marroni. Sui tetti o nei cortiletti, scorgiamo donne intente a tessere la ruvida stoffa dei sacchi o i colorati grembiali caratteristici delle donne tibetane. Eventuale estensione fino a Yangser. Un altro passo si affaccia sulla catena del Kanjroba Himal e ci permette di proseguire verso Shey Gompa (4.600 m) sotto la «montagna di cristallo» da cui dirigiamo verso il Basso Dolpo attraverso un passo e raggiungendo il lago Poko Sumdo e il convento bön di Ringmo Gompa. Se il passo non fosse agibile, raggiungeremo Poko Sumdo attraverso il Numa la ed il Baga la. Da Ringmo, scendiamo la valle del Suli Gad le frazioni di Regi (3.050 m) e Roha (2.970 m) e raggiungeremo Dunahi (2.150 m) capoluogo amministrativo e l’aereoporto di Juphal. In volo a Nepalgunji e poi Kathmandu ed in Italia.