LASERMO TREK LADAKH Viaggio di gruppo • Trekking • India, Nepal e Dintorni
Un trekking nella regione del Lasermo, punteggiata da antichi monasteri buddisti e villaggi tradizionali che consentono di immergersi nella ricca cultura e spiritualità del paese. Dal monastero di Pyhang a 3600 m camminiamo fino alla città di Hunder situata nella valle di Nubra famosa per la presenza dei cammelli battriani.
Marco VASTA - Tel. 347 7001081 info@marcovasta.net
India: è obbligatorio ottenere il visto on line cliccando su https://indianvisaonline.gov.in/evisa/tvoa.html
Tutte le info le trovate QUI
India: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Sono consigliate antitifica e profilassi antimalarica.
Un nuovo trek che supera la catena del Ladakh ed attraverso il Lasermo La ci conduce dalla valle dell’Indo alla valle dello Shyok ed all’oasi di Nubra. Fra la catena montuosa del Ladakh ed i Karakorum orientali (hindi: le pietre nere) si estende una grande oasi pianeggiante dove il microclima dei 3.000 metri favorisce lo sviluppo delle colture e il suolo arabile permette addirittura due raccolti all’anno. Mele ed albicocchi sono così numerosi che il termine Nubra pare sia una deformazione del ladakho 'ldum-ra' che significa 'frutteto delle mele'. L’oasi è arricchita da ampie coltivazioni di pioppo che costituiscono una ricchezza considerevole in una regione dove il legno viene importato dal Kashmir. Di qui passava la grande carovaniera che dalle piane indiane e dal Kashmir conduceva a Kashgar ed al Turkestan, il ramo meridionale della via della seta dal Centrasia all’India.
Raggiunta Leh (3.400m) in aereo, visitiamo la valle dell’Indo per una giusta acclimatazione. Poi ci portiamo in macchina al monastero di Phyang (3.600m), una costruzione del 14° secolo dell’ordine Digung-pa. Iniziamo dolcemente la nostra camminata salendo all’alpeggio di Pyang Phu ed il giorno dopo raggiungiamo con calma il nostro campo base a 4.700 metri. Ormai ben acclimatati raggiungiamo il Lasermo la (5.100m). Dovremo partire presto affinché i cavalli non sprofondino nella neve. Dal valico la vista spazia su un oceano di montagne, a sud le catene dello Zanskar e della Grande Himalaya in lontananza, a nord i Karakorum e iniziamo la discesa lungo il nevaio. Affronteremo anche qualche torrente e dovremo guadarlo mentre i cavalli trasportano i nostri bagagli. Lasciamo alle spalle il facile ghiacciaio e la sua morena ed arriviamo al campo. Ora il cammino è tutto piacevolmente in discesa fra i pascoli e gli alpeggi seguendo il torrente Hunder. Presto incontriamo gli stazzi dove gli Hunder-pa in estate allevano yak, capre, e pecore. Li vedremo mungere le dri (yak femmina) e preparare lo yogurt (djo), burro (mar) e formaggio che poi verrà essiccato.
Ci fermiamo vicino al minuscolo insediamento di Doksa Gonga, a (malga alta). Il giorno successivo scendiamo a Doksa Yongma (malga bassa), Wachan, Skarchen ad Hunder dove troviamo il tempio più antico della valle con i sui murali e la sorpresa dei cammelli bactriani discendenti da quelli usati per le carovane verso il vicino Turkestan Orientale (Sinkiang) attraverso il temibile passo del Karakum e la carovaniera più alta del mondo valicato nel 1914 dalla spedizione De Fippi che congiunse il sistema trigonometrico indiano e quello europeo. Dopo il meritato riposo, valichiamo, questa volta in macchina, il Kardung la (5.600m) il valico da Guinness, e rieccoci a Leh. Ultime spese e poi Delhi e l’Italia con il Ladakh nel cuore.