KAMCHATKA TREK Viaggio di gruppo • Trekking • Mongolia e Siberia
In Russia, nell'Estremo Oriente siberiano, faremo camminate tra paesaggi mozzafiato, saliremo ai vulcani attivi per ammirare viste spettacolari e faremo un breve rafting lungo fiumi selvaggi. Esploreremo la natura incontaminata, scoprendo flora e fauna uniche, e vivremo avventure indimenticabili in una delle regioni più remote e affascinanti del mondo.
Massimo MATTEUZZI - Tel. 3425196833
Luigi ROMAGNOLI - Tel. 3386393835
L'ambasciata prevede che per l'assicurazione dei partecipanti sopra i 62 anni ci sarà una maggiorazione di 15 euro, sopra i 65 anni una maggiorazione di 30 euro e sopra i 75 anni una maggiorazione di 60 euro.
La Kamchatka è una penisola poco più piccola dell’Italia (270.000 km2) abitata da circa 400.000 persone, in maggioranza di etnia russa. Considerando che la capitale Petropavlovsk-Kamčatskij da sola ne conta circa 180.000 vi siete già fatti un’idea di quanto possa essere disabitata e poco atrofizzata. Il che ovviamente ne aumenta il fascino a dismisura. Esiste praticamente solo una strada principale che attraversa la penisola da Nord a Sud, ma che è interrotta, per cui questo avamposto nel Pacifico di fatto non è raggiungibile via terra, cosa ormai più unica che rara!
Quello che rende questo paese straordinario sono i suoi eccezionali vulcani, alle volte talmente belli e perfetti da sembrare disegnati contro il cielo. Se ne contano circa 160 di cui una trentina attivi. Il più alto delle penisola è il maestoso Klyuchevskaya, che tocca i 4.750 mt. La Kamchatka è la terra dei vulcani e tutta la morfologia della penisola si origina da loro. I fiumi e le sorgenti termali sono di conseguenza dappertutto, potendo regalare dei bagni fantastici durante il viaggio. A corredo di tutto questo mettete oltre 10.000 fiumi e torrenti risaliti da milioni di salmoni e la maggiore densità al Mondo di Orsi Bruni Eurasiatici, meravigliosi animali di taglia perfino superiore ai Grizzly americani, per avere un’idea del patrimonio di questo paese. In una parola uno degli ultimi paradisi selvaggi del pianeta!
L’itinerario si snoda in da Sud a Nord partendo dai vulcani vicini a Petropavlovsk (Mutnovsky, Gorely, Avachinsky) per poi dirigersi verso l’area del maestoso Tolbachick, che richiede due giorni di trasferimento su strada e sentieri mal messi. Si passa da foreste di betulle e conifere ad ambienti aridi e bruciati, ricoperti di sabbia e pietra vulcanica. In certe zone si attraversano fumarole e canyon che sembrano usciti dal centro della terra.
I trek non presentano difficoltà di tipo alpinistico, ma i dislivelli ci sono tutti (due prossimi ai 2.000 mt), le salite e di conseguenza le discese possono essere molto ripide su terreno franoso e friabile. Serve quindi un buon allenamento e dimestichezza con i sentieri di montagna, non è comunque un viaggio adatto a chi fa solo facili passeggiate. I periodi più belli per effettuare questo viaggio sono probabilmente da fine giugno a metà agosto per via del meteo più stabile, anche se noi siamo stati abbastanza fortunati fino alla fine.
I Vulcani costituiscono la meta principale del viaggio e se ne vedono ovunque. Nel nostro programma ci sono tre escursioni ai seguenti vulcani:
MUTNOSKY 2323 mt E’ una salita anomala di un vulcano che non ha una vera e propria cima ma si entra letteralmente in una stretta vallata che rappresenta probabilmente la parte del cratere esploso.
La salita non richiede dotazione alpinistica servono solo scarponi e ghette con bastoni ( i ramponi non li abbiamo usati ma reputo molto difficile che possano servire). In prossimità della parte terminale del labbro della caldera bisogna prestare attenzione in quanto ci si muove tra soffioni, zolfo suo e soffioni seguendo un tracciolino dovuto al grande passaggio. La lunghezza della camminata dipende da dove sarete posizionati per dormire. In alcune annate e con dei mezzi a sei ruote motrici è possibile arrivare praticamente a dove si inizia la vera e propria salita per la vetta. Noi avevamo un mezzo a quattro ruote motrici ( quindi galleggia meno del sei) e la molta neve ci ha costretto a porre il campo molto indietro rispetto la montagna. Pertanto la camminata è stata molto lunga per arrivare ai piedi della montagna su una neve che al mattino portava mentre al ritorno cedeva sotto gli scarponi. Nel nostro caso è stata necessaria l’intera giornata. Quindi diffidare da chi vi dice che la salita richiede solo due o tre ore: dipende da dove arriva il mezzo!
AVACHA 2751 mt. Tra le tre salite è il vero e proprio vulcano con un sentiero che sale fino alla vetta molto marcato. In questo caso si parte da uno dei rifugi che sono stati realizzati ai suoi piedi e che vengono anche utilizzati per lo sci. La presenza di molti simpatici roditori che la gente regolarmente alimenta deve far prestare attenzione a non lasciare gli zaini incustoditi, manco le corde! Si pare la mattina presto e si segue il lungo sentiero e la molta gente che compie la salita (decine e decine di persone di cui pochissimi con senso alpinistico). Noi abbiamo trovato un vento molto forte sulla dorsale sotto la vetta e del ghiaccio unitamente a neve fresca prima della caldera finale. Non abbiamo usato i ramponi ne ci siamo legati. In quelle condizioni erano necessari solo scarponi con ghette un buon goretex cuffia e guanti. La fortuna è che in questo caso arrivati in vetta si può godere del tepore dei soffioni caldi che rendono il clima quasi come un bagno turca. Per questa ragione ci si può fermare quanto si vuole. Con il bello la vista sulla capitale Petropavlosky e sulla baia è incantevole. Al rifugio ove si dorme si arriva con il mezzo a quattro ruote motrici. Si dorme in camere da quattro o sei e si può mangiare li senza problemi.
Al programma prevalentemente alpinistico si affiancano le visite turistiche che si realizzeranno in considerazione delle condizioni metereologiche nei giorni previsti per le ascensioni e comprenderanno una serie di attività come: Petropavlosk visita città e i suoi musei, Milkovo, visita città e villaggi Cosacchi, escursione alle cascate Vodopadnaya vicino vulcano Tolbachik, trek intorno crateri e colate laviche del Tolbachik , escursione in Jeep verso Esso, visita alle popolazioni indigene locali. Manifestazioni etniche. Escursione alle Cascate Viluchinsky, Escursione notturna per vedere attività vulcano. Spostamento verso le pozze termali di Verkhne.
Il programma definitivo sarà elaborato dal coordinatore prima della partenza.