KEDAR DOME 6831m Viaggio di gruppo • Trekking • India, Nepal e Dintorni
Spedizione di 24 giorni, in gruppo nella storica regione del Garwal alla conquista dei 6831 m del Kedar Dome.La sua vetta, spesso ricoperta di neve e ghiaccio, aggiunge un'ulteriore sfida agli scalatori. Panorami mozzafiato delle valli circostanti e delle cime innevate dell'Himalaya. Visita della città di Rishikesh, meta di migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte dell’India.
Le ascensioni in vetta e le spedizioni alpinistiche, a differenza di ogni altro Trekking, si propongono una meta ben precisa: il raggiungimento di una cima, che diviene quindi lo scopo principale del viaggio. Si tratta quindi di trekking molto più impegnativi, che spesso prevedono salite e superamenti di passi innevati oltre i 6.000 metri o di cordate autosufficienti d’alta quota, in regioni remote ed in gran parte disabitate. Per chi partecipa è indispensabile avere esperienze di salite in alta montagna ed essere molto ben allenato a conoscere le tecniche di alpinismo necessarie. Chi programma una salita dovrebbe sempre avere uno o più compagni di cordata con i quali ha condiviso esperienze e affrontato difficoltà . Insieme essi rappresentano una piccola comunità autosufficiente che può facilmente convivere e condividere l'esperienza della salita con altri gruppi di alpinisti ugualmente omogenei e autosufficienti.
India: è obbligatorio ottenere il visto on line cliccando su https://indianvisaonline.gov.in/evisa/tvoa.html
Tutte le info le trovate QUI
India: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Sono consigliate antitifica e profilassi antimalarica.
Dall’ Italia in volo a New Delhi, in bus raggiungiamo Rishikesh, dove pernotteremo. La mattina seguente visitiamo questa città sacra,meta di migliaia di pellegrini provenienti da ogni parte dell’India. Il nostro viaggio prosegue per Uttarkashi, dove contatteremo i portatori e sempre con il bus raggiungeremo Gangotri. A Gangotri ci sono numerose guest house, lodge e ashram,che accettano volentieri di custodire il bagaglio in eccesso: sono sistemazioni modeste, non vi aspettate il grande albergo. Da Gangotri inizia il sentiero che in 2 giorni di cammino porta a Tapovan. La prima notte si può dormire a Bhojbasa dove c’è una guest house e un ashram. A Tapovan invece c’è solo un Baba ospitale che vive qui nel periodo estivo, in un ambiente meraviglioso. Ora ci si lascia la civiltà alle spalle. In un giorno di cammino si arriva al 1° campo a quota 4.600 m, posto alla giunzione del Kirti Bamak con il Gangotri Glacier. C’è la possibilità di trovare acqua sia in un laghetto melmoso, sia in una piccola sorgente. Il giorno seguente, senza più portatori che difficilmente si spingono oltre questo campo, si attraversa il Kirti Bamak arrivando al Kedar Dome dove in un ampio pianoro a ridosso dell’ultima morena, si mette il campo base, a circa 5.000 m.
Il percorso da Gaumuk (sorgenti del Gange) al campo base è molto accidentato e i due ghiacciai che si devono attraversare, sono pericolosi per i massi instabili su cui si cammina. Da qui in poi si mettono gli sci (per chi li ha portati) e la prima parte della salita fino a quota 5.900m non comporta rischi né difficoltà . Sia a quota 5.900 che a 6.100, c’è la possibilità di mettere le tende in luoghi pianeggianti e il giorno seguente, facendo attenzione ai numerosi crepacci, si raggiunge la vetta. Smontato il campo avanzato si può scendere nella stessa giornata a 5.000m. Si tratta di un itinerario logico e spettacolare con pendenze tra i 35 e i 40 gradi nella parte alta. Il periodo migliore è da inizio maggio a metà giugno, quando si incontrano le folle di pellegrini e i monsoni non sono ancora arrivati tra queste montagne,e in un periodo post monsonico tra settembre e ottobre prima delle nevicate d’autunno. Date le repentine variazioni del tempo nel pomeriggio, il percorso va segnato con le bandierine; la salita può essere fatta con o senza gli sci, mettersi d’accordo con il capospedizione.