PAMIR WALKS Viaggio di gruppo • Trekking • Asia Centrale
Nel Pamir occidentale, in Tajikistan, cammineremo fra i villaggi nello straordinario scenario del Pamir, ai margini del mitico Wahkan afghano. Esploreremo paesaggi mozzafiato, incontreremo comunità locali e scopriremo la bellezza selvaggia di questa regione remota, con le sue valli, montagne imponenti e la cultura unica dei suoi abitanti.
Marisa TAGLIARENI - Tel. 3478298036
Tajikistan: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese, inviare al momento della prenotazione la scansione a colori del passaporto e di una foto-tessera a passaporti2@viaggiavventurenelmondo.it
Il GBAO permit (ingresso nel Pamir) verrà richiesto direttamente dalla Viaggi nel Mondo.
Tajikistan: non ci sono vaccinazioni obbligatorie
Il viaggio
Il viaggio si svolge nel Pamir Occidentale, in Tajikistan, ai confini con il leggendario corridoio del Wakhan afghano. Un itinerario misto tra jeep e trekking, pensato per chi desidera camminare tra spettacolari paesaggi montani riconosciuti dall’UNESCO e immergersi nei villaggi del Pamir tajiko, entrando in contatto diretto con la vita autentica e l’ospitalità della sua gente.
Qeusto viaggio fa per te se...
Questo non è un viaggio per tutti: richiede spirito di adattamento, capacità di affrontare disagi e un minimo di preparazione fisica. Alcuni trekking presentano dislivelli moderati (fino a 600 m), accessibili ma comunque impegnativi senza un po’ di allenamento. Quando non ci si sente di camminare, è possibile spostarsi con le jeep insieme ai bagagli del gruppo.Le strade sono sterrate, sconnesse e spesso costeggiano fiumi impetuosi e montagne friabili: scenari spettacolari ma in zone remote e isolate. Si dorme in semplici homestay locali, in stanze comuni con materassi appoggiati su tappeti. I servizi igienici, esterni e spartani, si trovano a una certa distanza dalle sistemazioni.
Il cibo è monotono ma abbondante. La connessione internet è pressoché assente per tutta la durata del viaggio: si parte davvero, e si stacca per bene.
Come prepararsi a questo viaggio
Se cercate comfort e connessione continua, forse non è il momento giusto. Ma se siete pronto a lasciarvi sorprendere dalla bellezza aspra del Pamir e dall’ospitalità delle sue genti, tornerete con qualcosa di raro: un’esperienza vera. Per affrontare al meglio questo viaggio serve un po’ di allenamento: i trekking non sono estremi, ma un minimo di forma fisica aiuta a godersi appieno i panorami spettacolari del Pamir. È fondamentale partire con l’equipaggiamento giusto: abbigliamento sportivo e da montagna, scarponcini alti da trekking già rodati, e un abbigliamento essenziale ma funzionale. Pochi cambi di biancheria sono sufficienti: se lavati, asciugano in fretta. L’acqua potabile non è sempre disponibile, per cui è consigliato portare pastiglie di Micropur o altri sistemi di potabilizzazione, oltre a polveri aromatizzate per rendere più gradevole l’acqua bollita o trattata. Se avete spazio nello zaino, portate con voi piccoli doni per le famiglie e i bambini che vi ospiteranno: magliette, saponette, sciarpe, materiale scolastico di base, palloncini, giochi o peluche sono sempre molto apprezzati.
Perchè fare questo viaggio?
" E' un'avventura che devi fare assolutamente! È un’esperienza autentica, fuori dalle rotte turistiche, dove ogni incontro e ogni paesaggio lasciano il segno. Camminerai tra montagne leggendarie e vivrai l’ospitalità semplice e genuina delle famiglie del Pamir. Un viaggio che ti spoglia del superfluo e ti riempie di essenziale". (Cristiana M.)
Il viaggio inizia a Dushanbe, la capitale del Tagikistan, da cui partiamo a bordo di jeep 4x4 lungo la spettacolare Pamir Highway (M41), una delle strade più alte e affascinanti del mondo. In due giorni di viaggio, risalendo il fiume Panj che segna il confine con l’Afghanistan, ci fermeremo più volte per ammirare e fotografare i villaggi afghani sull’altra sponda, immersi in paesaggi selvaggi e remoti. Arriviamo così a Rushan: siamo ufficialmente entrati nel Pamir. Per circa dieci giorni esploreremo il Bam-i-Dunya, "il tetto del mondo" secondo la gente del posto, un’area di straordinaria bellezza e di grande isolamento, dove il modo migliore per entrare in contatto con la natura e la cultura locale è muoversi a piedi. Il cuore del nostro viaggio sarà la valle di Bartang, ancora poco conosciuta al turismo e priva di strutture ricettive: una delle valli più affascinanti e diverse del Pamir Occidentale. A sud, la Bartang si presenta con strette gole rocciose, pareti granitiche verticali e villaggi nascosti in valli laterali quasi inaccessibili. Salendo verso nord, gli spazi si aprono, i colori cambiano: dalle terre ocra e marroni si passa alle rocce grigie, punteggiate da ghiacciai eterni sullo sfondo. In questa varietà di scenari, attraverseremo a piedi sentieri antichi che collegano remoti villaggi tra i 2.000 e i 3.200 metri di altitudine. I nostri fuoristrada, con a bordo i bagagli, ci raggiungeranno ogni sera nel villaggio previsto per il pernottamento. Per chi un giorno preferisse non camminare, sarà sempre possibile restare nel villaggio e unirsi al gruppo più tardi, salendo a bordo delle jeep.
Le notti le trascorreremo in tradizionali homestay Pamiri, all’interno delle huneuni chid, le tipiche case con una grande stanza centrale sorretta da cinque colonne simboliche e quattro aree rialzate attorno a un lucernario. Dormiremo su materassi poggiati sui tappeti, in ambienti semplici ma carichi di cultura. Sarà necessario portare con sé un sacco lenzuolo o un leggero sacco a pelo: ogni sera ci verranno fornite coperte locali. Al mattino, nella stessa stanza, ci verrà servita una ricca colazione a base di prodotti freschi: pane caldo, latticini, yogurt, burro e frutta. L’ospitalità delle famiglie Pamiri ci sorprenderà per calore e disponibilità , spesso anche nel gesto semplice ma prezioso di scaldarci dell’acqua per una doccia rudimentale. Il viaggio si svolge in una delle regioni più isolate dell’Asia Centrale, priva di comfort ma ricchissima di incontri, silenzi e natura. Oltre ai mesi estivi (luglio - metà settembre), il Pamir offre scenari indimenticabili anche in primavera, tra maggio e giugno, quando i fiori sbocciano sotto cime ancora innevate, e in autunno (da metà settembre a fine ottobre), quando le valli si tingono di giallo e ocra sotto cieli limpidi e montagne già bianche di neve.



