AMA DABLAM 6848 m Viaggio di gruppo • Trekking • India, Nepal e Dintorni
Spedizione alpinistica nel Khumbu alla 'Madre con la Collana', il Cervino dell’Himalaya. Scalata epica lungo la cresta sud-ovest, tra ghiacciai e panorami vertiginosi. Un'avventura straordinaria per esplorare l'imponente cima, vivendo l'emozione pura dell'alpinismo in uno dei luoghi più affascinanti della Terra.
Le ascensioni in vetta e le spedizioni alpinistiche, a differenza di ogni altro Trekking, si propongono una meta ben precisa: il raggiungimento di una cima, che diviene quindi lo scopo principale del viaggio. Si tratta quindi di trekking molto più impegnativi, che spesso prevedono salite e superamenti di passi innevati oltre i 6.000 metri o di cordate autosufficienti d’alta quota, in regioni remote ed in gran parte disabitate. Per chi partecipa è indispensabile avere esperienze di salite in alta montagna ed essere molto ben allenato a conoscere le tecniche di alpinismo necessarie. Chi programma una salita dovrebbe sempre avere uno o più compagni di cordata con i quali ha condiviso esperienze e affrontato difficoltà. Insieme essi rappresentano una piccola comunità autosufficiente che può facilmente convivere e condividere l'esperienza della salita con altri gruppi di alpinisti ugualmente omogenei e autosufficienti.
Nepal: è necessario il visto di entrata.
Vedi le indicazioni secondo due opzioni per l'ingresso in Nepal
Inviare al momento della prenotazione una scansione a colori del passaporto a: passaporti2@viaggiavventurenelmondo.it
Nepal: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Sono consigliate l’antitifica e profilassi antimalarica.

L’Ama Dablam, gemma del Khumbu, è una montagna bella ad elegante, che fa capolino dalle nuvole sopra il monastero di Thyangboche, nel cuore della terra degli Sherpa, il Khumbu Himal, non molto distante dall’Everest e dal Lhotse. Assomiglia ad un’acuminata piramide, le cui pareti verticali sono interrotte da ripide creste affilate. Spesso paragonata al Cervino, è 2400 m più alta. L’ascensione è considerata la più affascinante salita di misto dell’Asia. Il nome significa “Madre con la Collana”, con riferimento al grande ghiacciaio pensile situato poco sotto la vetta, da cui la montagna prende il nome (Dablam). L’Ama Dablam si può ammirare volgendosi a oriente lungo i sentieri che portano al campo base nepalese dell’Everest. La salita si svolge lungo la cresta sud ovest ed è stata compiuta per la prima volta nel 1961 da Mike Gill, Barry Bishop, Mike Ward e Wally Romanes. Di solito sono necessari tre campi, con l’ultimo, il campo 3, situato poco al di sotto e sulla destra del ghiacciaio pensile somnmitale.
Dall’Italia in volo a Kathmandu per una sosta necessaria al disbrigo delle formalità. Un volo ci porterà poi sino a Lukla, da cui ha inizio il trekking di cinque giorni sino al campo base attraverso i villaggi di Namche Bazar e Pangboche. Avremo a disposizione circa 18 giorni per la salita, che avverrà in completa autonomia, senza l’uso di portatori sherpa. Tutti i membri della spedizione contribuiranno al trasporto del proprio materiale su e giù per la montagna e alla preparazione dei campi alti. Dal campo base risaliamo un lungo pendio sassoso, attraversando un’area di boulder sulla cresta SW sino al luogo del campo base avanzato, alla quota di 5350 m, in un sito dove, ai primi di ottobre, si trova ancora acqua corrente.
Dall’abc giungiamo al Campo 1 (5700 m) attraverso una fascia di grossi boulder e poi per una facile placconata sino ad un’area rocciosa pianeggiante. Tra il Campo 1 ed il Campo 2 la cresta di granito si raddrizza tra gendarmi strapiombanti molto esposti. E’ questa la parte tecnicamente più impegnativa della salita, una cresta aerea ma divertente. Superata la Torre Gialla grazie ad un paretino di 6 metri di V, in parte ghiacciato, arriviamo alle strette cenge del Campo 2 (5960 m), circondato da precipizi. Una ripida cresta nevosa conduce alla Torre Grigia, con un passaggio di V. Quindi, alcuni tiri di misto su canalini ripidi (70°) e ghiacciati, ci portano sotto alla “cresta nevosa a fungo” una formazione bizzarra ma abbastanza stabile oltre la quale montiamo il Campo 3 (6280 m) su di un ampio e piatto spiazzo nevoso. Dall’ultimo campo, saliamo di buon mattino sino in vetta, con due tiri a 40° su buona neve ghiacciata che costeggiano il Dablam e portano a risalire una cresta con tratti a 30°-50 fino ai pendii nevosi sommitali. Dalla cima potremo godere una vista incredibile sulla parete sud del Lhotse, del Nuptse, dell’Everest, del Cho Oyu, del Pumori, del Makalu. La via del ritorno ci vede rientrare a Lukla e poi a Kathmandu da cui avrà inizio il nostro volo di ritorno in Italia.
La spedizione prevede una durata complessiva di trenta giorni.
L'Ama Dablam è una salita tecnica. Agli alpinisti partecipanti è richiesta un’eccellente pratica su terreno misto e di salita/discesa su fisse. Parte della salita è TD con un paio di passaggi di V+/VI con scafi di plastica in condizioni esposte. I partecipanti devono mettersi in contatto con il capospedizione almeno tre mesi prima della partenza e presentare un adeguato curriculum.

