PAMIR BARTANG TREK Viaggio di gruppo • Trekking • Asia Centrale
Nel Pamir occidentale, in Tajikistan, esploreremo le sperdute valli di Bartang, facendo trekking lungo i sentieri della transumanza estiva tra laghi d'alta quota e ghiacciai. Scopriremo paesaggi mozzafiato, attraverseremo villaggi remoti e ci immergeremo nella natura selvaggia e incontaminata di questa regione affascinante.
Silvia SCAGNETTO - Tel. 348 3202250
Massimo MATTEUZZI - Tel. 3425196833
Tajikistan: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese, inviare al momento della prenotazione la scansione a colori del passaporto e di una foto-tessera a passaporti2@viaggiavventurenelmondo.it
Il GBAO permit (ingresso nel Pamir) verrà richiesto direttamente dalla Viaggi nel Mondo.
Tajikistan: non ci sono vaccinazioni obbligatorie
Nei nostri viaggi Asiastan e Asiastan Cina, autentiche traversate, quando entriamo nel Tagjikistan, dalla capitale Dushanbe iniziamo salire nei territori mozzafiato del mitico Pamir(dal 2013 dichiarato dall'Unesco patrimonio mondiale dell'Umanità, e ritenuto uno degli scenari d'alta montagna più belli al mondo) percorriamo solamente e con poche divagazioni la strada M41 che attraversa e taglia il Pamir fino al confine col Kirgyzstan e Cina; pur godendo di panorami incredibili ci viene naturale esprimere il desiderio e anche un pò di rammarico per il non addentrarci in queste stupende valli e conoscere meglio le sue ospitali e seminomadi popolazioni. In questo nuovo viaggio entreremo all'interno del Pamir, il modo migliore per apprezzare il suo straordinario ambiente è quello in buona parte di percorrerlo a piedi in diverse aree. Abbiamo scelto il Pamir occidentale caratterizzato da continue profonde, strette vallate dove all'improvviso appaiono verdi oasi con insediamenti dove partono suggestivi sentieri che portano prima a spettacolari laghi d'alta quota per poi giungere a estesi ghiacciai; mentre il Pamir orientale è un elevato altopiano arido con montagne ondulate.
Buona parte del nostro viaggio e dei percorsi a piedi si svolgeranno lungo le dorsali delle valli laterali che conducono alla valle di Bartang, lunga circa 200 km che parte a sud dal confine con l'Afghanistan e arriva a nord al lago Karakul a pochi km dal Xinjiang cinese e il Kirgyzstan. L'incantevole valle di Bartang ancora poco conosciuta al turismo racchiude al suo interno scenari che cambiano in continuazione, la parte iniziale a sud si presenta subito con impressionanti strette pareti rocciose di granito perpendicolari dove all'interno si annidano remoti villaggi con ospitali insediamenti, mentre al nord l'alta Bartang si apre con il suo paesaggio lunare fatto di forti contrasti tra la terra ocra/marrone e il pietrame di color grigio intenso, con sullo sfondo gli incredibili scenari di ghiacciai perenni e i suoi maestosi settemila.
In questo viaggio sono previsti circa 16 o 17 giorni di cammino in quattro diverse aree con utilizzo della propria tenda per 10 notti. Le guide che ci assisteranno durante l'intero viaggio sono originarie della Bartang valle, già da alcuni anni accompagnano turisti sia a piedi o in auto a visitare le interne e sconosciute bellezze del Pamir, sono stati istruiti e ancora seguiti da ONG tedesche che da diversi anni sono presenti nel Pamir, tra le varie iniziative a favore della povera economia locale queste organizzazioni stanno sviluppando la creazione di piccole strutture turistiche le homestays in lingua pamira huneuni chid(casa del Pamir) dove l'ospite è accolto in modo regale con al centro la manja formata da spessi tappeti su cui sedersi con un vasto assortimento di prelibato cibo, e accoglienti stanze per dormire.
Dall'Italia in aereo a Dushanbe, la capitale del Tagjikistan subito con le jeeps si parte per il Pamir, via Kulob e il lago Norak poi il passo Shurabod, ci immettiamo sulla Pamir Highway M41 dall'altra parte della strada c'è l'Afghanistan con i suoi villaggi, alla sera siamo a Kala-i Kumb, notte nella prima confortevole homestay, poi proseguiamo sulla Pamir Highway la strada è entrata nelle strette vallate del Pamir fino a Rushan sempre lungo il confine afgano, qui il luogo merita di essere visitato, poi di nuovo in auto lasciamo la M41 giriamo a sinistra e entriamo nella bassa Bartang, lungo impressionanti pareti perpendicolari giungiamo nella valle di Gisev (Jizew 2600m) con i suoi villaggi di pietra qui faremo tre giorni di trek salendo dolcemente ai pascoli alti degli accampamenti estivi dei Barij l'etnia che vive nella bassa Bartang; lungo il tragitto i caratteristici e unici piccoli laghi con la sua acqua bianca lattiginosa, chiamati i laghi di latte.
Poi in auto ci trasferiamo a Khorog, la capitale del Pamir (Gorno-Badakhshan o GBAO), sempre luogo di confine con l'Afghanistan, notte in homestay; si riparte col fuoristrada non continuiamo per la M41 ma imbocchiamo a sud-est lo sterrrato lungo la valle Shokhdara, altro luogo unico a magico con i suoi villaggi e antiche fortezze diroccate, a Javshangoz notte in homestay, poi due giorni di trek, lungo i sentieri dei pastori che porta all'aspro e selvaggio bacino del lago Turmtai, nello scenario dei picchi Engels (6507m) e Karl Marx (6723 m) fino al villaggio di Jelondy qui un bagno caldo alle sorgenti termali e notte in homestay al lago Bulunkul.
Dal lago con il fuoristrada ci trasferiamo in un'altro lago Yashikul (lago verde), qui in giornata parte il nostro trekking principale di 8 giorni che ci condurrà nell'alta Bartang; caricati i bagagli e le nostre tende sui muli il primo giorno di cammino circa 7 ore costeggiamo il lago pieno di mandrie con relativi accampamenti; il secondo giorno previste 7 ore si sale dolcemente al Burghomol Pass (circa 4.000 m) per scendere in un'altra valle luogo ideale per scorgere vari animali selvatici (ibex, argali, marmotte e volpi), il terzo giorno previste altre 6 o 7 ore di marcia si sale al Chapdar Pass a 4.500 m, poi si arriva al campo del lago Chapdar una spettacolare laguna d'alta quota, altro luogo panoramico e contemplativo. Il quarto giorno è un continuo e dolce sali scendi incontreremo i tre laghi di Uchkul e faremo campo nei alti pascoli di Ukhinj (3900 m). Qui in questo scenario faremo un giorno di sosta, visitando i vari accampamenti, saremo invitati nelle yurte ad assaggiare il takhp tipico formaggio dal Pamir o yogurt o carne di yak o persino pesce pescato nei fiumi che qui scorrono, oppure giungere in prossimità di cime innevate.
Il sesto giorno di marcia dai pascoli di Ukhinj le dolci valli ci conducono nella prossimità del ghiacciaio Shtik Lozar siamo sempre sui 4.000 m, con piccoli laghetti pieni di fauna acquatica, oggi circa 6 ore; il settimo giorno saliamo al passo Lozar a 4.800 m il punto più alto dell'intero viaggio con sopra il suo ghiacciaio oltre il passo entriamo nuovamente nella valle di Bartang, precisamente siamo in una valle laterale chiamata Bardara, previste circa 7 ore; nell'ottavo giorno di cammino di 5 ore, cambia completamente l'ambiente, incontriamo terrazzamenti di grano e i primi insediamenti permanenti di pietra, a Bardara un vero mistero, sono le case con muri bianchi e sopra grandi rami secchi addornanti nei tetti, sono chiamate case di preghiera, sono luoghi sacri pur abitandoci; gli antropologi tedeschi che hanno studiato la zona affermano che l'etnia locale di Bardara chiamata Tangij ha ancora credenze e riti molto ancestrali, per il loro isolamento sono stati salvati dall'ateismo dell'era sovietica. Una di queste case di preghiera ora è una accogliente homestay dove pernotteremo con una lauta cena locale. Siamo nel lunare scenario della Alta Bartang, il viaggio all'interno del Pamir prosegue le nostre guide ci porteranno in un luogo imperdibile, giunti di nuovo i fuoristrada percorriamo circa 40 km per giungere nella sconosciuta valle Ruj, precisamente a Savnob una oasi verdeggiante col suo antico castello e calendario solare, notte in homestay, poi ci attendono 3 giorni di trek, lungo i sentieri delle mandrie dei kutas, in lingua pamira i kutas sono gli yak, sopra di noi la immensa bastionata innevata lunga ben 70 km del Fedchenko glacier, con la sua vetta più alta il Pik Revolution (6.974 m) ben visibile; rientreremo a piedi a Savnob qui c'è un piccolo lago, dove sgorga in alcuni punti acqua calda per un salutare bagno, notte sempre nell'accogliente homestay di Savnob, in questo paradiso rimaniamo ancora un giorno e ci spostiamo a piedi, in 6 ore di cammino lungo i villaggi per vedere le attività lavorative estive passando dalle case di Rukch e Barchidev, chi vuole questo tratto lo può compiere con il fuoristrada, nella valle sono coltivate deliziose albicocche anche qui si trovano i resti di luoghi sacri, lo scenario della valle Ruj è davvero incantevole; notte in homestay a Barchidev, cena e festa con canti locali per celebrare la fine del nostro viaggio itinerante nel Pamir.
Da Barchidev in due giorni con sosta notturna nei pressi di Kala-i Khumb ritorniamo all'areoporto di Dushanbe, per il volo di rientro in Italia.