RUWENZORI Viaggio di gruppo • Trekking • Africa Centrale
sulle tracce del Duca degli Abruzzi, salita della vetta e giro nei parchi
Giuseppe POMPILI - Tel. 3358148325
Uganda: Il visto per l'Uganda si ottiene on line.
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Uganda: Obbligatorio vaccino per la Febbre gialla. È consigliata profilassi antimalarica.
Un’immersione nel cuore profondo dell’Africa, riavvicinandoci ad un paese di raro fascino dopo innumerevoli anni di disordini civili. Saliremo i 'monti della luna' di Tolomeo per poi avvicinare i gorilla di montagna specie sempre più rara e nascosta, nel parco Virunga. Sin dalle prime esplorazioni nella seconda metà dell’ottocento di Romolo Gessi, Gaetano Casati, Speke e Stanley, il Ruwenzori rimase avvolto nel suo alone mitico per le nuvole persistenti e per i sui ghiacciai. Nel 1906 la spedizione del Duca degli Abruzzi con le guide valdostane dissipò quel mistero con una ricognizione generale ed una vittoriosa salita alle cime più alte del gruppo. La splendida salita alla vetta si effettua in un ambiente singolare ed affascinante, con la foresta pluviale che si trasforma via via in bosco di eriche arboree per finire in lande coperte di senesi e lobelie avvolte dalla nebbia. Richiede buon allenamento ed abitudine alle alte quote, dovendo salire piuttosto rapidamente, lungo un sentiero a tratti molto fangoso. La scalata vera e propria non va sottovalutata per la presenza di ghiaccio, crepacci, cornici a cavolfiore e per il costante pericolo della nebbia. Si parte dall’Italia per raggiungere in volo Entebbe e, con mezzi locali si percorrono i 400 Km che ci separano dai Monti della Luna. Da qui a Kasese, punto di appoggio dal quale organizzeremo il nostro avvicinamento al Ruwenzori. Da Kasese a Nyakalengija a 615m ove si assoldano la guida ed i forti portatori Bakonjo per la faticosa ma sicuramente indimenticabile ascesa attraverso una fitta foresta si parte subito per la Nyabitata Hut (2652 m). L’indomani costeggiando il Rio Bujuku in un ambiente fantastico, ma fangoso, si raggiunge il John Mate Camp (3350 m). Il terzo giorno, oltrepassata la Bigo Hut attraverso zone paludose, si arriva al Lago Bujuku e, se la fortuna ci assiste, ci si innalza lungo il Vallone del Seneci sino alla Elena Hut (4541 m), alle pendici dei ghiacciai immacolati. Di buon mattino si partirà verso lo Stanley Plateau, cominciando a lasciare le bandierine per riconoscere il percorso di discesa nel caso frequentissimo di nebbia. Poco prima della larga depressione del colle si volgerà a destra e su ghiacciaio crepacciato; si tenterà l’ascesa alla vetta più alta, la Punta Margherita a 5119 m (possibilità di salire anche le altre due cime Alberto e Alessandra). Rientrati alla Elena Hut, condizioni fisiche permettendo, si potrà pensare di intraprendere la discesa lungo un altro versante che ci porterà attraverso lo Scott Elliot Pass (4372 m) alla Kitandara Hut (4027 m), per poi salire al Freshfield Pass (4215 m) e scendere lungo l’interminabile, fangoso e paludoso Vallone Mobuku, seguendo le orme di Luigi Amedeo di Savoia: da Bujungolo (3720 m) la Guy Yeoman Camp (3450 m) sino alla Nyabitata Hut e poi a Nyakalengija. Sfruttando al meglio i giorni ancora disponibili, con l’entusiasmo per quell’ambiente unico nel suo genere, ci recheremo al Queen Elisabeth National Park con visita al vicino villaggio di pescatori sul Lago Idi Amin (L. Edward).
VISITA AI GORILLA DI MONTAGNA
La visita ai gorilla di montagna si può fare in Rwanda o in Congo, richiede almeno 2/3 giorni pieni da Kasese.
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