KILIMANJARO 2° MACHAME ROUTE Viaggio di gruppo • Trekking • Africa Centrale
Un viaggio di gruppo per affrontrare insieme la salita alla vetta del Kilimanjaro lungo la seconda via, Machame Route, e proseguiremo con un tour dei parchi della Tanzania. Un’avventura che combina l’ascensione di una delle montagne più iconiche con la scoperta delle straordinarie riserve naturali del paese.
Le ascensioni in vetta e le spedizioni alpinistiche, a differenza di ogni altro Trekking, si propongono una meta ben precisa: il raggiungimento di una cima, che diviene quindi lo scopo principale del viaggio. Si tratta quindi di trekking molto più impegnativi, che spesso prevedono salite e superamenti di passi innevati oltre i 6.000 metri o di cordate autosufficienti d’alta quota, in regioni remote ed in gran parte disabitate. Per chi partecipa è indispensabile avere esperienze di salite in alta montagna ed essere molto ben allenato a conoscere le tecniche di alpinismo necessarie. Chi programma una salita dovrebbe sempre avere uno o più compagni di cordata con i quali ha condiviso esperienze e affrontato difficoltà. Insieme essi rappresentano una piccola comunità autosufficiente che può facilmente convivere e condividere l'esperienza della salita con altri gruppi di alpinisti ugualmente omogenei e autosufficienti.
Tanzania: Il visto si ottiene online qui https://visa.immigration.go.tz/ e si paga con carta di credito. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Tanzania: non ci sono vaccinazioni obbligatorie per i viaggiatori che entrano direttamente dall'Italia. Obbligatoria la vaccinazione contro la febbre gialla per i viaggiatori maggiori di un anno di età, provenienti da Paesi in cui la febbre gialla è a rischio trasmissione (Kenya, Ethiopia, ecc.), anche nel caso di solo transito aeroportuale, se questo è superiore alle 12 ore. Consigliate profilassi antimalarica, antitifica ed epatite A.
La via di Machame, meno frequentata di altre vie pur essendo la più spettacolare, presenta forse qualche piccola difficoltà sotto il bordo del cratere ma ha i tratti di ghiaia più brevi e più solidi della via di Marangu, inoltre permette di salire e scendere per due vie diverse e, dulcis in fundo, fa compiere tutta la salita in relativa solitudine, senza le folle della via normale. Proponiamo la salita al Kilimanjaro con percorso circolare, salendo per la via di Machame e scendendo la via del Mweka Camp o del nuovo Rau Camp, con spettacolare percorso ad anello che permette di fare una piccola ricognizione della montagna godendo di un paesaggio sempre diverso.
Necessario portare la propria tenda perché i rifugi lungo la via di salita sono molto piccoli e rudimentali.
Partenza dall'Italia per Kilimanjaro Airport.
RELAZIONE : KILIMANJARO 2 MACHAME
Dal 26 OTT al 10 NOV 2013
Coordinatore: Valter PERLINO
COSA PORTARE
Tenda – il corrispondente fornisce ottime tende x il safari (tende sud africane stuoino o materassino sacco a pelo (per climi freddi) lampada frontale o torcia con batterie di riserva (sempre utile e cmq la salita alla cima si fa di notte) posate, bicchiere, piatto (per il safari) asciugamano, salviette umidificate, carta igienica, accendino binocolo per il safari borsone o sacco (da dare ai portatori) + valigia/borsone da lasciare in albergo zainetto personale (per portarsi le cose utili nel trek durante il giorno) pedule da trekking/ eventuali scarpe ginnastica leggere per le tappe di avvicinamento alla vetta giacca in goretex - giacca in piumino pile e maglie varie calzamaglia pantalone antivento o pantalone pesante mantellina pioggia o ombrello guanti (leggeri in pile e pesanti) cappello lana/pile buff occhiali da sole crema solare protettiva bastoncini telescopici (molto utili ma non indispensabili) borraccia / thermos ghette (possono rivelarsi utili per il fango) ramponi (a noi non sono serviti) cerotti per vesciche (tipo compeed), disinfettante, collirio, burro cacao/protezione labbra. Scorta farmacia di gruppo: antidiarroici, antibiotico intestinale, antipiretico (tachipirina...) antibiotico a largo spettro, aspirina, integratori salini, antinfiammatorio. Eventuali medicinali personali pantaloni leggeri e magliette per il trek e i parchi qualche snack per la salita alla cima.
Durante il trek abbiamo lasciato in albergo un borsone con ciò che non era necessario, al ritorno abbiamo fatto il cambio borse per caricare sulle auto il minimo indispensabile.
Alle 9 arriva il bus che in due ore percorre la strada verso Moshi , direzione Kilimanjaro.
Finalmente arriva, il nostro capo-guida, cui segue una lunga preparazione dei bagagli, vengono messi in sacchi e pesati davanti ai rangers. Ci assegnano una quarantina di portatori, un cuoco e 6 guide. Mi sembrano un'esagerazione e non sono mai riuscito a vederli tutti insieme, nemmeno le guide ad eccezione del giorno della salita.
Seguire le operazioni di pesatura, che a noi interessano relativamente, essendo stabilito in anticipo il costo del pacchetto – importante non avere più di 10Kg a testa di bagaglio. Alla reception si compila il registro con i dati di ciascun pax, che poi firma e alla fine ritiriamo il permesso di ingresso al parco; un registro da compilare con le presenze si troverà poi presso ciascuna hut.
Alle 12.00 inizia il trek, in mezzo alla foresta, a ritmo tranquillo. A metà circa troviamo un tavolo con sedie imbandito per noi in mezzo alla foresta per un piccolo spuntino!! Succo, pane e burro, muffin e te, ovazione del gruppo. Attraversiamo una fitta vegetazione, tempo bello e piacevole, 14km e 1.200m di dislivello positivo, alcuni tratti in falso piano alternati a scalinate ripide dove si fa fatica a riprendere il ritmo. In quattro orette siamo al campo. Al tramonto l'umidità inizia a scendere sul campo e pian piano il Kibo si scopre, poi si copre di nuovo fino a mattino. All'arrivo al campo merenda con pop corn e te che si ripeterà ogni giorno. Montiamo le nostre tende,più o meno grandi e più o meno comode; devo dire che siamo riparati e con assenza di vento e non necessitiamo di tende per alta quota, solo impermeabili ad eventuali acquazzoni.Prima di cena ci mettono a disposizione 3 catini di acqua calda per lavarci le mani. La cena alle 18.30 devo dire abbondante, solo la sistemazione avviene in una tent mess un pò piccola e con seggiole un pò precarie.Dopo cena lasciamo i thermos da riempire con l'acqua bollita per il trek del giorno dopo.
Sveglia alle 6.30. Smontiamo tende; oltre alle nostre altre 20 tende nei dintorniColazione tipo: porridge, te, caffè, pane e marmellata, uova e wurstel.
Temperatura frizzante ma splendida giornata anche oggi. Salendo l'ambiente cambia radicalmente, la vegetazione non è più quella della foresta pluviale ma inizia a diradarsi: erica, semprevivi, elicriso kilimanjara e qualche isolato senecio. Anche il sentiero si fa più ripido con fondo roccioso. Anche oggi 4 ore per arrivare al campo Shira ai margini di un boschetto di seneci ed eriche giganti. Pranzo tipo: zuppa, verdure, frutta, te e caffè.
Piantiamo le tende su una bella spianata, con un bel panorama dinanzi. Nel pomeriggio, passeggiata di un'ora e mezza allo Shira hut, 150m più in alto, per migliorare l'acclimatamento. Nel frattempo, al nostro rientro, il cielo si incendia dei colori che solo i tramonti africani sanno dare.
A nord-ovest del Kilamanjaro: roccia rossa e seraccate molto risicate. Alle 21 siamo già a letto, in tenda 7°C.
Partiamo per Lava tower su terreno lunare; il tempo si chiude e raggiungiamo a mezzogiorno il punto più alto della giornata dove attacchiamoil nostro lunch box nella pausa pranzo,circondati da topolini grassi ma affamati. Scendiamo sino a raggiungere il campo serale,in mezzo a molti e grandi seneci.Abbiamo tutto il tempo di sistemarci con comodo e fare passeggiate nei dintorni.
Bella giornata di sole che risolleva gli animi, risalendo il canyon dalla parte opposta vediamo la discesa da Lava tower e il bosco di seneci e lobellie attraversato ieri. Peccato, non ne vedremo più così alti e fitti.
Questa è la giornata più lunga in ogni senso. Partiamo presto e subito troviamo una ripida rampa con alcuni passaggi su facili roccette. Si sale fino a 4.200m, poi si scende in un altro canyon, poi ancora saliscendi in un ambiente lavico, spettrale ma affascinante, sempre procedendo in direzione est. Sostiamo per pranzare a Karanga camp e poi un ultimo saliscendi prima di salire definitivamente a Barafu.
Complessivamente 6h di cammino e poco più di 1.100m di dislivello.
La registrazione presso i rangers deve essere fatta personalmente da ogni pax.
Cena presto e poi a nanna, alle 24 un veloce e magro spuntino (pochi biscotti non sufficienti per tutti, frittelle fredde e indigeste) e alle 01.00 partenza per la cima.
Temperature rigide e vento, sentiero smolto ripido,a serpentina su pietraia. Si inizia bene con passo lento e costante,molte lucine delle frontali davanti a noi, che inesorabilmente raggiungiamo e superiamo con il nostro passo regolare. Nella salita al buio G., patisce la quota e preferisce fermarsi. Sarà l’unico a non arrivare in cima. arriviamo a Stella Point poco prima delle 5. Riprendiamo la salita con il sorgere del sole,camminando sul bordo del cratere.
-10°C, albeggia quando arriviamo in cima. Siamo arrivati in 11 , alle 06.30 circa. Facciamo le foto di rito e sostiamo un’ora in cima prima di riprendere la discesa. Impieghiamo 2h a scendere al campo. Ci riposiamo un'ora, ed alle 10.30, dopo un altro pasto molto leggero, sbaracchiamo il campo e scendiamo a Mweka camp in altre 3h abbondanti. Il campeggio è di nuovo nella foresta, siamo in mezzo alla polvere e non oso pensare cosa succederebbe se piovesse la temperatura è piacevole.
Ci permettiamo il lusso di una Coca Cola venduta a ben 3$ a lattina.
In due ore scendiamo al gate per un sentiero ripido e diretto, ma molto meno sconnesso del giorno precedente.
Ultima registrazione per ottenere i diplomi della salita. Consegnamo le mance che lasciano contenti portatori e guide, facciamo una foto ricordo con il gruppo.
Occorre portare la tenda, accordarsi con il coordinatore per eventuali accoppiamenti. Eventuale giorno addizionale per la salita € 140
ASCENSIONE FACOLTATIVA AL MONTE MERU
La seconda cima della Tanzania (4566) è alla portata di qualsiasi escursionista mediamente allenato. Il trek è possibile nelle due stagioni secche (estate e inverno) Abbiamo percorso l’itinerario in tre giorni, ma raccomando di dedicarne un quarto alla visitare della zona Est del parco