KHAN TENGRI 7.010 m Viaggio di gruppo • Trekking • Asia Centrale
Effettueremo la salita alla vetta e un trek di acclimatazione nella catena del Tien Shan, al confine tra Kazakhstan, Kirgyzstan e Cina. Attraverseremo paesaggi spettacolari, con vette imponenti, ghiacciai e vallate remote. Incontreremo culture locali e scopriremo la bellezza incontaminata di questa regione montuosa.
Le ascensioni in vetta e le spedizioni alpinistiche, a differenza di ogni altro Trekking, si propongono una meta ben precisa: il raggiungimento di una cima, che diviene quindi lo scopo principale del viaggio. Si tratta quindi di trekking molto più impegnativi, che spesso prevedono salite e superamenti di passi innevati oltre i 6.000 metri o di cordate autosufficienti d’alta quota, in regioni remote ed in gran parte disabitate. Per chi partecipa è indispensabile avere esperienze di salite in alta montagna ed essere molto ben allenato a conoscere le tecniche di alpinismo necessarie. Chi programma una salita dovrebbe sempre avere uno o più compagni di cordata con i quali ha condiviso esperienze e affrontato difficoltà. Insieme essi rappresentano una piccola comunità autosufficiente che può facilmente convivere e condividere l'esperienza della salita con altri gruppi di alpinisti ugualmente omogenei e autosufficienti.
Gianluca CROCI -Tel. 0041919852887
Kazakhstan: per i cittadini italiani non è richiesto il visto.
Inviare al momento della prenotazione la scansione a colori del passaporto e di una fototessera a passaporti2@viaggiavventurenelmondo.it
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Kyrgyzstan: il visto si ottiene in arrivo. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Kazakhstan: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Kyrgyzstan: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
La catena del Tien-Shan, una delle «braccia» che si dipartono dal nodo del Pamir, per moltissimo tempo non è stata altro che un vuoto nome geografico. Situata al confine tra il Kazakistan, Kirghizstan e la Cina in un luogo tagliato fuori da qualsiasi percorso e possibilità di visita, era sempre rimasta un sogno per gli alpinisti occidentali.
Con la disgregazione dell’URSS e l’apertura della Russia è possibile recarsi sul posto e realizzare qualche spedizione alpinistica che ha ancora il sapore della scoperta.
La catena, veramente immensa, non ha nulla da invidiare all’Himalaya, né per estensione dei ghiacciai, né per grandiosità di ambiente, né, tantomeno, per bellezza delle cime che, anche senza raggiungere gli 8.000, culminano nei 7.439 del Pic Pobedy e vantano infinite vie vergini.
Il nostro ambizioso programma prevede la salita a quella che forse è la più bella cima del Tien-Shan: il Khan Tengri (Signore degli Spiriti), un Cervino di 6.995 m.
Spedizione impegnativa, sia per la lunghezza del percorso su ghiacciaio che per la tecnica parte finale: 800 m di misto fino al 3° grado. Facendo tesoro dell’esperienza acquisita durante la prima spedizione nell’estate ‘92 (spedizione che ha portato per la prima volta tre italiani in vetta lungo la via da Nord) sceglieremo senz’altro la via da Sud. La via da Nord rende infatti praticamente obbligatorio l’uso dell’elicottero per raggiungere il C.B. e richiede un piccolo gruppo di alpinisti veramente forti per arrivare alla spalla ovest lungo un percorso molto difficile ed espostissimo.
La via da Sud è molto più «potabile» e permette di arrivare alla medesima spalla ovest lungo un ghiacciaio ripido e crepacciato, certo, ma camminabile con pesanti carichi e portatori. Il pericolo di valanghe che incombe sul tratto mediano della salita, tra quota 4.300 e quota 5.100, può essere minimizzato percorrendo il medesimo nelle ore notturne.
Il viaggio in breve
Dall’Italia ad Almaty; completamento dell’organizzazione logistica e trasferimento in auto a Karkara. Dedichiamo un paio di giorni a smaltire la stanchezza del viaggio e a una presa di contatto con l’ambiente che ci circonda con brevi passeggiate e facili salite di quota. La salita alla vetta potrà essere realizzata sulla base della propria esperienza e allenamento, concordando con le guide un piano di attacco alla vetta; altrimenti si seguirà il programma suggerito dall’organizzazione che prevede un’acclimatamento graduale con tre giorni di salita al campo I (4200m) e al campo II (4800/5200m) con rientro al C.B. Dopo un giorno di riposo, quattro giorni per salire fino al campo III a quota 6000/6300m, con rientro il quarto giorno al C.B.; due giorni di riposo, cinque per salire al campo I,II,III e IV a quota 6500/6700m. Il quarto giorno si raggiunge la vetta e si rientra al campo IV e il quinto giorno rientro al C.B, dove troveremo l’elicottero che ci riporterà a Karkara da dove in autobus raggiungeremo Almaty e l’aereo che ci riporterà in Italia.
Spedizione molto faticosa ed estremamente impegnativa, riservata ad alpinisti esperti e ben allenati.