Avventure nel Mondo
Alpinismo

Le ascensioni in vetta e le spedizioni alpinistiche, a differenza di ogni altro Trekking, si propongono una meta ben precisa: il raggiungimento di una cima, che diviene quindi lo scopo principale del viaggio. Si tratta quindi di trekking molto più impegnativi, che spesso prevedono salite e superamenti di passi innevati oltre i 6.000 metri o di cordate autosufficienti d’alta quota, in regioni remote ed in gran parte disabitate. Per chi partecipa è indispensabile avere esperienze di salite in alta montagna ed essere molto ben allenato a conoscere le tecniche di alpinismo necessarie. Chi programma una salita dovrebbe sempre avere uno o più compagni di cordata con i quali ha condiviso esperienze e affrontato difficoltà. Insieme essi rappresentano una piccola comunità autosufficiente che può facilmente convivere e condividere l'esperienza della salita con altri gruppi di alpinisti ugualmente omogenei e autosufficienti. 

Vere e proprie spedizioni alpinistiche con salite sulle vette più alte del mondo.
DURATA
25 giorni
PERIODO
Lug Ago
PERNOTTAMENTI
tenda propria, alberghetti
TRASPORTI
auto e piedi
DIFFICOLTÀ
scalata d'alta quota molto impegnativa, consultare il capospedizioniere.
Vuoi info su questo viaggio?
Contatta il coordinatore assegnato alla data che ti interessa. Se non è ancora stato assegnato puoi contattare questi coordinatori che hanno già effettuato il viaggio:
Giuseppe POMPILI - Tel. 3358148325
Vuoi sapere come funzionano i nostri viaggi? Leggi il decalogo e consulta le FAQ.
VISTI E VACCINAZIONI
Provvediamo a prendere i visti per il Kirghistan e l'Uzbekistan, compresi nella quota. Inviare il passaporto e 6 foto.
VIAGGIARE SICURI
Consulta il sito del Ministero Degli Esteri - Viaggiare Sicuri per informazioni su sicurezza, clima, meteo, sanità, documenti di viaggio, visti e valuta.
Quota di partecipazione
Quota base
Da Roma o Milano
2.010 €
Provvisoria
Supplemento
Estate
fino a*
+50 €
La quota può variare in base al numero dei partecipanti
(*) I supplementi stagionali indicano l'importo massimo che potrà essere applicato sul periodo di riferimento. Avventure nel Mondo si impegna a tenere i costi sempre al minimo e per questo, dove possibile, i supplementi verranno applicati solo in parte o eliminati.
N.B. Le quote pubblicate hanno un valore indicativo e saranno confermate nel foglio notizie. Le prenotazioni effettuate entro 10 giorni dalla partenza potrebbero subire una maggiorazione che verrà comunicata all'iscrizione. Se la maggiorazione sarà ritenuta incongrua, potrai annullare senza penale.
La quota comprende
il trasporto aereo, la polizza infortuni e l'assistenza completa Europassistance (prendere visione delle condizioni delle due polizze), trasferimenti da e perl’aeroporto, 2 pernottamenti a Tashkent. Trasferimenti Tashkent - Osh - Campo Base Lenin. Il Peak Permit e tutti i pasti con servizio di cuoco, i visti consolari.
La quota non comprende
il costo del trasferimento dei bagagli dal campo base al Campo l e gli eventuali supplementi per carburante e per controlli di sicurezza applicati dai vettori aerei successivamente alla pubblicazione dei programmi e tutto ciò che non è compreso ne LA QUOTA COMPRENDE
Cassa comune
Cassa comune
250 €
La Cassa Comune è una stima delle spese per persona in corso di viaggio per alcuni dei servizi non compresi nella quota di partecipazione, nello specifico: pasto principale (solitamente la cena), pernottamenti, trasporti (quando non già inclusi nella quota) e le escursioni imprescindibili e funzionali alla realizzazione del viaggio. Non sono compresi nella Cassa Comune quei servizi mirati ad aumentare il comfort in corso di viaggio, per i quali il coordinatore potrà darvi una chiara indicazione dei costi. Consulta le FAQ ed il punto 6 del Decalogo per una spiegazione dettagliata sulla gestione della Cassa Comune.
Partenze programmate
Nessuna partenza programmata
Redazionale di viaggio

Nel cuore dell'Asia centrale, il Pamir. Terre alte, ingorgo di valli, montagne e ghiacciai, nodo di convergenza dei più grandi sistemi montuosi asiatici quali il Kunlun a Est, il Tienshan a Nord-Est, l’Hindukush ad Ovest, il Karakorum e l’Himalahya a Sud-Est, ove si trovano le più alte cime dell’ex Unione Sovietica, una fucina di montagne ora suddivise tra Tagikistan e Kirghizistan ai confini della Cina e dell’Afghanistan.Tuttavia, aldilà di ogni considerazione geografica, va detto che i rilievi del Pamir-Alai abitano le periferie più remote del nostro immaginario ed appaiono come figure nebulose, legate a ricordi scolastici: la via della seta, le jurte dei cavalieri nomadi e, naturalmente, Marco Polo, Gengis Kan,Tamerlano. "Una terra deliziosa, che i greci d’Alessandro avevano abbandonato da non molto tempo. Paesaggi grandiosi, passi quasi inaccessibili, un’innumerevole catena di vette innevate da cui discendono torrenti verde giada, per poi attraversare strisce di smeraldo tra colline dai riflessi violacei…" Cosi’, nel I° secolo a.C, l’ambasciatore dell’imperatore cinese Wu Ti, spintosi sin qui alla ricerca dei "cavalli celesti", descrive le terre del Fergana a ridosso del Pamir-Alai.  Ricco di scenari forti e di grande fascino, questo è anche il paese dei grandi monumenti, preziose architetture e antiche fortezze a muraglia rettangolare, sino alla grandiosità ed allo splendore artistico di Samarcanda e Bukhara, città in cui storia e leggenda si fondono per raccontarci di paesi ancora avvolti nel mistero. 

Ma noi siamo qui per l’ascensione al Pik Lenin 7134 mt: questa cima, collocata generalmente in Pamir, in realtà fa parte dei Transalai culmine della catena Zaalayskiy. Secondo settemila dopo il Kommunism, le prime notizie moderne su di esso risalgono all’esploratore russo Fedchenko nel 1871. I primi scalatori a raggiungere la vetta nel 1828 (salita poi messa in dubbio), appartenevano ad una spedizione russo-tedesca, ma la prima salita dimostrabile avvenne nel 1934 ad opera di tre alpinisti sovietici. L’occasione per la prima spedizione italiana arriva solo con "l’Alpiniade" del 1967 indetta per il 50° anniversario della Rivoluzione d’ottobre:il 16 agosto, i milanesi Oppio,Gualco e Frisia toccano la vetta percorrendo la via "delle Rocce Lipkin". Negli anni ottanta le salite italiane al Lenin sono una decina; nell'84 Forno, Cason, Dell’Oro scendono dalla vetta con gli sci al centro del versante Nord. La parete Nord è stata discesa lo scorso anno 2001, con lo snow-board attraverso un nuovo e diretto percorso da Marco Previtali. Attualmente la montagna è salita da diverse spedizioni di tutto il mondo che si disperdono sulle 16 differenti vie ripartite quasi equamente tra il versante meridionale e settentrionale. 

La via normale di salita, ha inizio dal Campo Base di Achilk – Tash a 3700 mt e si svolge inizialmente sul versante Nord che viene attraversato diagonalmente verso Ovest sino a raggiungere il Pik Razdelnaya. Da qui, l’ascensione è una lunga progressione sulla cresta Ovest sino alla cima. La salita prevede l’installazione mt, Campo 3 a 6100 mt, Summit 7134 mt.di tre campi: Campo1 a 4200 mt, Campo2 a 5200. I pericoli principali sono dati dalla presenza di crepacci decisamente ampi tra 4500 e 5200 metri e l’esposizione temporanea alla possibile caduta di valanghe dall’immensa parete Nord. Poi, quando si superano i 6000 metri, la parola facilità non è più gran cosa. L’altitudine, l’isolamento, lo sforzo da sostenere per la salita, i campi alti e la condizione psicologica particolare per una salita in quota, costituiscono gli elementi per mettere il Pik Lenin fra quelle montagne da affrontare con determinazione e sacrificio, ma anche con grande umiltà.

Partenza dall’Italia con volo su Taskent, ritiro del visto per il Kyrghizstan ed immediata partenza via terra per Osh, piccola cittadina alle porte del Pamir. Da qui, dopo aver sbrigato le formalità per il permesso di salita, riprendiamo il nostro viaggio per arrivare negli Alai, al campo internazionale di Achik Tash, ex Campo Base a 3500 mt e punto di riferimento per l’organizzazione della salita, prima di recarci al vero Campo Base Avanzato a 4200 mt, completamente attrezzato nel periodo estivo. Ora comincia la salita vera e propria con un lungo periodo di acclimatamento e l’installazione dei Campi alti in un continuo saliscendi: Campo1 a 5400 mt, Campo2 a 6100 mt ed eventualmente Campo3 a 6500 mt, prima dello sforzo finale per i 7134 metri della vetta. 

Quindi, rientro in bus a Osh e Taskent. Se ci rimarranno ancora alcuni giorni disponibili, faremo i turisti in visita alle città di Samarcanda e Bukhara prima del rientro in Italia.

N.B.: La sezione "Itinerario e Redazionale" costituisce un racconto-relazione di una precedente esperienza di viaggio scritta e aggiornata dai partecipanti e dai coordinatori. Costituisce lo schema del programma di viaggio suscettibile di modifiche sulla base delle decisioni dei gruppi nello spirito dell'autogestione del viaggio, caratteristica della formula dei viaggi proposti da Avventure nel Mondo.
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