MONTI DELL’IRAN Viaggio di gruppo • Trekking • Medio Oriente
salite sui monti dell’Elburs iranico e al Damavand 5671 m Visita di Isfahan, Shiraz e Persepoli
Un ritorno al passato, perché su quei monti nel lontano 1970 nasceva la nostra associazione, Avventure nel Mondo, durante la spedizione "Elburz 70". In volo per Teheran, dominato dalla inconfondibile mole del cono vulcanico del Damavandche saliremo durante il nostro soggiorno in Iran.
Due giorni per prendere contatto col nostro corrispondente e per predisporre i servizi per l’ascensione al Damavand e per il giro turistico, quindi puntiamo verso i monti e raggiungiamo Rudbarak. È il punto di partenza per salire la valle di Sarchal fino al rifugio omonimo. Ci vogliamo 7 h, ma se ne possono risparmiare tre affittando un mezzo che porta fin dove a quota 2.200 circa finisce la strada. È un buon posto di riferimento per fare le salite dalle «normali». Per salire la nord o la nord-ovest dell’Alam Kuh è meglio portarsi con le tende nei pressi della parete. Ci sono almeno tre importanti vie sulla nord: la francese con difficoltà 5+; la polacca, difficoltà 6 e la tedesca 5+. Sulla nord-ovest c’è solo la via Italiana difficoltà 5+(aperta nel 1970 dalla spedizione V. Kulczycki). Nelle vicinanze della parete nord c’è il rifugio Alam Chal ora in disuso per lo slittamento delle fondamenta a causa del movimento glaciale. Esistono anche dei bivacchi che possono essere utili in caso di repentini e violenti cambiamenti di tempo: il bivacco Siah Sang che si trova sul versante sud tra il Siah Sang e l’Alam Kuh e il bivacco Ker San poco distante dalla nord-ovest dell’Alam Kuh. La temperatura del mese di agosto è ottima anche per il clima secco, va sotto zero solo nelle ultime ore della notte. Sono però estremamente facili, data la vicinanza del mar Caspio, repentini cambiamenti di clima con possibilità di violente tempeste di neve.
Le salite possibili:
Siah Gug 4.300 m - Siah Sang 4.605 m - Alam Kuh 4.840 m Takt-e-Soleiman 4.750 m
Rientriamo a Teherane in bus raggiungiamo Rineh alle pendici della montagna, base della salita alla quale dedicheremo almeno 4 giorni. Raggiungiamo la vetta a 5.671 metri; alla sommità del monte troviamo un ampio cratere con in fondo un lago dall’acqua gelata, la vista di lassù è splendida e contrastante con quelle solite delle nostre Alpi; ci si trova su un cono isolato, tutto è terribilmente basso e piatto sotto di noi, non monti, non colline, solo a sud l’immenso altopiano dell’Iran ferrigno e deserto, a nord le basse colline del Mazanderan boscose, ricche di risaie, verdi di alberi, che si tuffano nel luccicante Mar Caspio. Rapida e facile discesa nel gran caldo della pianura. Da Teheran in volo raggiungiamo Shirazda dove effettueremo la visita alle rovine di Persepolie Pasargade; ancora in volo a Isfahan,la città dalle cupole azzurre e rientro in Italia.
Per una descrizione dettagliata dell’estensione turistica vedere i programmi Iran Suite