Un trek alla scoperta del sud-ovest della Sardegna, un territorio affascinante con paesaggi selvaggi, litorali incontaminati e una ricca storia mineraria. Tra cammini suggestivi e tradizioni locali, esploreremo il Golfo di Orosei, le miniere e l’isola di San Pietro.
Daniela FORONI - Tel. 328 2180013
Nessuno
Non occorrono
"Non credevo che nel Sud Ovest della Sardegna esistessero posti del genere". E' la frase più ricorrente che si dice con incredulità e meraviglia chi visita e percorre a piedi questi luoghi, le sensazioni non potrebbero essere diverse.
Siamo in un'area che comprende parte della provincia di Cagliari di Carbonia-Iglesias e del Medio Campidano, inquadrata geograficamente nella parte sud occidentale della Sardegna, un territorio con un litorale marino che comprende l'arcipelago del Sulcis (isola di Sant'Antioco e San Pietro) con spiagge sabbiose, falesie a strapiombo, fiordi, calette, poi quando si va suo entroterra si può raggiungere i 1.300 metri di quota dei Monti del Linas in un susseguirsi di valli, crinali, torrioni di roccia, grotte, sorgenti e foreste. Un'area senza eguali per la sua biodiversità nel Mediterraneo, molti suoi spazi per nulla antropizzati sono ancora completamente selvaggi; mentre in alcuni suoi luoghi fino a pochi anni fa, esistevano miniere e lunghi cunicoli ora visitabili. Grazie alla sua biodiversità geologica nei fossili presenti è possibile leggere sulle rocce la storia della terra a partire da 590 milioni di anni fa.
Un territorio per chi pratica l'escursioni a piedi con tanti itinerari di varia lunghezza che può scorrere per alcuni giorni lungo il mare cristallino con cale, insenature, scogli e faraglioni dove è possibile fare stupendi bagni e altri che salgono su tormentati massicci montuosi, dove troveremo canyon, guglie, crinali rocciosi, radure, torrenti, cascate, boschi secolari e greggi di capre al pascolo e anche sentieri che giungono agli ex siti minerari. Recentemente alcune guide turistiche eurepee hanno visitato il sud ovest della Sardegna e percorso a piedi alcuni sentieri immediatamente hanno dichiarato questo luogo uno dei posti più belli, selvaggi e inesplorati dell'intero Mediterraneo, pertanto iniziamo a scoprire questo territorio sardo meno conosciuto e mondano ma straordinariamente affascinante. Questo breve e inteso viaggio di camminate è fattibile tutto l'anno, mai rigido in pieno inverno e ventilato d'estate.
Programma di massima. Volo aereo su Cagliari, nel pomeriggio e sera breve visita e sistemazione a Cagliari, mattina seguente breve trasferimento in auto via Iglesias sulla costa ovest a Nebida da qui partiremo a piedi lungo l'itinerario chiamato la costa delle miniere il tracciato si snoda in uno dei luoghi più belli della costa sud occidentale della Sardegna, un cammino suggestivo e emozionante di oltre 47 km di lunghezza dentro una natura mediterranea incredibile varia e bizzarra, si avrà la possibilità di sfogliare pagine di storia mineraria tra le più importanti nel panorama europeo a partire dal 1° millennio a.C., e di leggere sulla roccia grazie a testimonianze fossili le vicissitudini geologiche della terra iniziate 580 milioni di anni fa, un'opportunità unica al mondo in un ambito così ristretto. Tre tappe da percorrere solo col zaino a spalla con dentro un telo e il costume da bagno, mentre il bagaglio grande lo troveremo ai vari posti tappa, col fiato sospeso in altrettanti giorni e con brevi trasferimenti per dormire nelle diverse strutture ricettive di Masua, Buggerru, Portixeddu. I punti d'interesse lungo questo itinerario sono: ruderi laveria La Marmora, isolotto pan di zucchero, strutture minerarie di Porto Flavia, insenatura di canal grande, spiaggia di cala domestica, ruderi del villaggio minerario di Planu Sartu, litorali di S. Niccolò e Portixeddu, calette di Su Portu e Pitticca, promontorio di Capo Pecora, scogliere e altopiano di Manago, il cammino termina alla spiaggia di Scivu.
Dopo questi 3 giorni indimenticabili ci trasferiamo con un mezzo a circa 10 km nell'entroterra a Fluminimaggiore qui faremo un giorno di camminate nei sentieri di Terra Nieddas percorso ondulato i punti salienti sono la galleria regia con i forni di calcinazione, scavi, imbocchi delle gallerie e strutture minerarie e lungo il percorso un contatto geologico che costituisce la prova visibile del fenomeno universalmente noto come discordanza sarda, in un ambiente suggestivo in cui la natura rigogliosa ricopre ormai i resti del passato. Il quinto giorno di cammino dal paese di Domusnovas faremo l'esaltante percorso ad anello se completo ci vogliono circa 8 ore di cammino che raggiunge punta S. Michele e le cime più alte del Massiccio del Marganai oltre i 900 m, un patrimonio ambientale costituito da spettacolari cavità carsiche da panorami mozzafiato, nicchie ecologiche ricche di esemplari floreali endemici da alte pareti calcaree che spesso ospitano arrampicatori provenienti dall'intera Europa, la partenza e arrivo è dalla grotta di S. Giovanni presso il centro abitato di Domusnovas, accedere a piedi nel traforo naturale percorrendo 800 metri di strada nelle viscere della montagna è un'esperienza unica considerato che questa grotta era carrozzabile anche in auto sino a pochi anni fa, ha significato da tempi remoti facile accesso alle montagne dell'interno e via obbligata per il trasporto di piombo e rame estratto dai ricchi filoni mineralizzati.
Il giorno seguente siamo già giunti al sesto giorno di camminate ma purtroppo anche l'ultimo qui in zona iglesiente ci sarebbero altri interessanti e suggestivi itinerari da percorrere a piedi (miniera di Monteponi, Monte S. Giovanni e altri), ma forse ci conviene ritornare sulla costa prendere il traghetto e andare alla esclusiva piccola isola di S. Pietro con un solo centro abitato di Carloforte, dove ancora si parla l'antico dialetto genovese, questa isola è davvero esclusiva, è consigliato noleggiare una barca e visitare lungo la costa zone selvaggie e incontaminate caratterizzate dal susseguisi di sporgenze e rientranze che cadono a picco sul suo mare cristallino e includere la visita alla oasi della Lipu di Carloforte un vero paradiso marittimo intatto; quest' isola ci rimarrà nel cuore. Alla sera se il volo da Cagliari non è previsto nel primo mattino successivo è possibile pernottare nell'isola di San Pietro, è godersi l'atmosfera serale dell'isola, quindi rientro a Cagliari e volo di rientro. Contenti di aver visto un luogo incantevole e sconosciuto della Sardegna.