Scopriamo Pantelleria, un’isola che affascina grandi e piccoli con la sua natura varia, profumi intensi e mare cristallino. Iniziamo un’avventura di 8 giorni tra trekking, grotte naturali, bagni nel lago “Specchio di Venere” e pernottamenti nei dammusi.
I viaggi della linea Family nascono per aggregare gruppi famigliari di genitori con figli coetanei che vogliono partire alla scoperta del mondo in compagnia. Per i figli di qualsiasi età, condividere l’emozione dei primi viaggi con coetanei vuol dire vivere un’esperienza ancora più indimenticabile e stimolante, e al contempo più piacevole ed aggregante anche per i genitori!
Un’occasione di aggregazione unica, tra diversi nuclei famigliari, accomunati dalla passione per il viaggio e che insieme partono alla scoperta del 5 continenti!
Per i viaggi Family con bambini al di sotto dei 5 anni, occorre qualche precauzione in più e una attenzione particolare al programma di viaggio che sarà opportunamente adattato alle esigenze dei bambini.
Lucia CUMAN - Tel. 338 2426322
L’isola di Pantelleria, se affascina l’adulto, non mancherà di stupire i bambini con la sua natura così varia, i suoi profumi, il suo mare, le sue piscine naturali di acqua calda.Allora non rimane che fare i bagagli, uno zainetto in spalla per ogni bambino e via, Pantelleria ci aspetta. UN LIBRO NELLO ZAINO: Pantelleria Guida Clup.
Un trekking/family a Pantelleria è tutto questo e molto di più:
8 gg di trekking/family magari rinfrescandosi spesso e volentieri con un tuffo tra i pesci colorati del mar mediterraneo, e poi raggiungere le grotte naturali in montagna e sporcarsi di terra come dei cow boy a cavallo percorrendo l’antica mulattiera, e anche immergersi in un lago che per quanto è bello chiamano “lo specchio di Venere” dove si possono anche fare fanghi miracolosi (ne usciremo tutti più giovani e meno doloranti), e la sera dormire nelle caratteristiche case dell’isola, i dammusi, dal latino “domus”, dalle mura di pietra talmente spesse da renderle fresche d’estate e calde in inverno.
Giornate passate alla scoperta di un misterioso popolo preistorico che ha lasciato grandiosi monumenti, i sesi, che proteggevano il sonno dei defunti. I cartaginesi paragonarono i sesi a delle enormi uova di struzzo ed è per questo che chiamarono l’isola Irannin: struzzi (da qui il nome di un ottimo vino bianco pantesco).
...Irannin, Gusira, Bint Ar-Riàh (figlia del vento), e ora noi definiamo la bella Pantelleria “La perla nera del mediterraneo”.
Per ultimo (si fa per dire) la squisita cucina locale, in bilico tra Sicilia e Tunisia.
Assaggeremo anche la “tumma”, il formaggio preparato con acqua del mare che deve essere presa in un punto preciso dell’isola (gli isolani dicono che altrimenti non viene bene...)
A questo punto aggiungo anche capperi, mandorle, uva zibibbo, cannoli, baci di dama, gelati e ottime degustazioni di vini e chiudo in bellezza con sua maestà: il passito di Pantelleria.