SAMOA TONGA Viaggio di gruppo • Adventure • Oceania e Pacifico
Un viaggio di mare in gruppo, esplorando l'arcipelago delle Tonga, con le sue lagune coralline di Vava’u, e le selvagge Samoa, isole del Pacifico fuori dal tempo. Questa avventura ci porterà a scoprire paesaggi straordinari e culture uniche, offrendo un'immersione in un angolo remoto e affascinante dell'Oceano Pacifico.
Samoa: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Tonga: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Usa: Nel caso in cui il piano dei voli comprenda uno scalo/transito in Australia sarà necessario richiedere il visto di entrata.
Il visto è necessario e si ottiene elettronicamente cliccando sul sito https://immi.homeaffairs.gov.au/visas/getting-a-visa/visa-listing/evisitor-651
Il passaporto deve essere valido almeno 6 mesi.
Inserire con estrema attenzione i dati del passaporto con il quale viaggerete.
Si consiglia di chiederlo almeno 72 ore prima della partenza.
Per vedere il FAC SIMILE di un formulario già compilato e con tutte le traduzioni CLICCA QUI:
Samoa: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Tonga: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Torniamo a riproporre due arcipelaghi del Sud Pacifico dove più forte si conserva la vera tradizione polinesiana; luoghi dalla bellezza struggente, con popolazioni fiere e ospitali, non ancora investiti dai grandi flussi turistici e per i quali aumenta il desiderio di visitarli per saperne qualcosa di più. E’ qui che "vogliamo portarvi, nelle spiagge dove tutto appare un pò relativo, mutato, dove la tradizione è tanto inventata quanto tramandata, dove ciò che è diverso è sia una scoperta che il riflesso di qualcosa di antico" (Greg Dening)
Tonga è il solo paese del Pacifico a non essere mai stato dominato da una Nazione straniera. E’ un regno indipendente di 169 isole vulcaniche e coralline. Le Samoa occidentali anch’esse indipendenti sono il Paradiso Terrestre di Adamo ed Eva. Questo sostengono gli abitanti di Savai’i la mitica Hawaiki, la 'terra d’origine' - culla delle genti polinesiane - dalla quale il nocciolo originario del popolo Polinesiano spiccò il volo per colonizzare l’intero Oceano.
In questo Eden di spiagge bianche, roccioni neri, montagne, vulcani, giungla lussureggiante trionfi di cocotier, manghi, banani, alberi del pane, papaie, ibischi, orchidee e frangipane profumati noi andremo per scoprire una natura amica, un clima fantastico in quell’area del Pacifico dove ancora esiste un’autentica società e cultura polinesiana gelosa dei suoi valori tradizionali. La Polinesia dunque come appariva cinquant’anni fa a quei fortunati che la vissero e la raccontarono. Il nostro itinerario si svilupperà tra un paio dei 4 arcipelaghi di Tonga che sono - da Sud a Nord - Tongatapu, Ha'apai, Vava'u e Niuas e le Samoa occidentali, selvagge e bellissime, mentre altri luoghi del Pacifico vanno ricoprendosi di fast-food.
Dall’Italia un lungo volo per Auckland e in coincidenza Nuku’alofa, nell’isola di Tongatapu, Regno di Tonga. Prenderemo contatto con la più cordiale popolazione del mondo, ma staremo attenti a rispettarne i rigidi costumi; forse di domenica potremo assistere alle cerimonie religiose alla presenza del sovrano con la sua corte vestita a festa. Prima di andare verso gli arcipelaghi delle Ha'apai e di Vava’u a nord di Tongatapu, cercheremo una imbarcazione per andare ad ammirare un’isola appena nata. In seguito alle continue eruzioni del vulcano sottomarino Hunga Ha'apai è emersa a gennaio 2015; larga 800 m e lunga 1,3 km, si trova a circa 65 chilometri a sud-est di Tongatapu e della capitale e da punto più alto dell'isola si ammira un piccolo lago con l'acqua dal colore verde smeraldo che emana odore di zolfo. In volo raggiungeremo dapprima le isole Ha'apai il centro geologico e geografico di Tonga. La maggior parte delle circa 50 isole sono piatti atolli corallini, con l'eccezione dei vulcani Tofua (attivo e nelle cui vicinanze avvenne lo storico ammutinamento del Bounty) e Kao (estinto) ad Ovest. Ultima tappa di Tonga il gruppo delle Vava’u dalla forma di una gigantesca medusa con i tentacoli che ricadono verso sud. Faremo 'island hopping' affittando un catamarano; nei mesi da luglio a ottobre, si possono agevolmente osservare le balene che vengono in queste acque per riprodursi e per i più coraggiosi vi è la possibilità di nuotare a contatto con questi meravigliosi cetacei.
Da Tongatapu in volo raggiungeremo Apia la capitale delle Samoa, nell’isola di Upolu scelta dal tusitala – il narratore di storie - Robert Louis Stevenson per viverci. Ci immergeremo nel mercato di Maketi Fou, il più suggestivo di tutta la Polinesia aperto giorno e notte, coloratissimo e vibrante. Poi ci godremo il reef mozzafiato del Parco Nazionale di Palolo, unico al mondo per varietà di specie esistenti. Saliremo quindi sugli autobus variopinti coi sedili di legno, con un'assordante musica raggae a bordo, ovvero con un auto a nolo andremo dapprima alla penisola di Aleipata, nel sudest dell’isola. Nel braccio di mare tra Lalomanu beach e l’isoletta di Nuutele non mancheremo di vedere mante e dugonghi, e ovviamente di farci il bagno assieme. Upolu è un susseguirsi di spiagge da sogno, tutte contornate dalla barriera corallina: Lalomanu beach, Matareva Beach, Vaiula Beach, Salamumu Beach.
Lefaga beach è talmente bella che i samoani la chiamano 'Ritorno al paradiso' ed è stata resa celebre dall'omonimo film del 1952 con Gary Cooper. Le spiagge non sono indicate lungo la strada, e le scopriremo addentrandoci a caso lungo una delle deviazioni sterrate che vanno verso la costa. Prima di lasciare l’isola di Upolu andremo alle isolette di Apolima e Manono che si trovano nel braccio di mare tra Upolu e Savai’i. Manono, con una lunghezza di 3 km e una larghezza di circa mezzo miglio è la più grande, si trova tutta all'interno della barriera corallina con i suoi piccoli villaggi animati dalle feste popolari e una tradizionale ospitalità dei locali verso lo straniero (ma occorre rispettare le regole). Faremo il giro dell’isola a piedi in 1-2 ore, e via mare servendoci di un piccola tradizionale imbarcazione samoana a doppia chiglia che, parte un paio di volte al giorno dal molo di Manono-Uta. Da Upolu in ferry andremo a Savai’i una delle più grandi isole della Polinesia, ma anche una delle meno popolate. È un’isola la cui popolazione ha mantenuto uno stile di vita persino più tradizionale rispetto a quello di Upolu. Anche qui spiagge d’incanto ma oltre a fare snorkelling, ci dirigeremo verso la parte interna ricca di campi di lava lasciati dall’imponente attività vulcanica che ha interessato l’isola nel passato.
Dopo le spiagge di Fagamalo ci inoltreremo verso i campi di lava di Matavanu (Matavanu Lava Fields), formatisi quando il vulcano sputò lava fusa per circa sei anni dando vita ora ad un impressionante paesaggio lunare. Proseguiremo verso la foresta pluviale di Falealupo, e nella parte meridionale di Savai’i, non ci lasceremo sfuggire i soffioni lavici dell’Alofaaga presso Taga (Taga Blowholes): in tutto il mondo è difficile trovare qualcosa di simile. Dopo una visita al sito archeologico di Pulemelei dove è conservata la più antica e vasta struttura di tutta la Polinesia concluderemo il tour di Savai’i alla Tafua Peninsula Rainforest Preserve con i suoi ampi tratti di aspra costa in pietra lavica costellata di grotte e di soffioni lavici; nelle vicinanze le cascate di Olemoe che si tuffano elle acque cristalline di una pozza blu scuro circondata dalla vegetazione della giungla. Da Apia rientreremo su Auckland da dove ci aspetta il volo per l’Italia dopo un tour di circa un mese. Un ritorno denso di nostalgia per questi mondi altri e ci torneranno in mente le parole di Robert Louis Stevenson, morto Samoano, abbracciando la causa degli indigeni contro i tentativi rivali degli occidentali di annettersi le isole, che così si esprimeva "il primo amore, la prima alba e la prima isola dei Mari del Sud sono ricordi a parte".