TRANSPACIFICA Viaggio di gruppo • Adventure • Oceania e Pacifico
Una lunga e incredibile avventura sulla scia di Capitano Cook. Viaggeremo da Tahiti, nella Polinesia Francese, fino alla remota Isola di Pasqua. Scopriremo i suoi misteriosi siti archeologici, tra cui le celebri statue Moai, e vivremo un'avventura immersa nella storia e nei paesaggi mozzafiato dell'Oceano Pacifico.
Patrizia DONNOLI - Tel. 3478423009
Cile: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Polinesia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Cile: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Polinesia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Se la parola "Polinesia" evoca nella vostra mente immagini di bellissime donne vestite soltanto dei loro lunghi e neri capelli, molto disponibili e dolci...Vi consigliamo di noleggiare una copia de 'L’ammutinamento del Bounty' oppure di saltare a pié pari le Isole della Società e cercare di raggiungere gli arcipelaghi più remoti e meno famosi del Pacifico. Ma se il vostro desiderio è conoscere il trionfo della natura più ammaliante e sfrontata...tuffatevi nel tripudio di azzurro, verde, blu al profumo di dolce tiarè e delicato frangipane, in mare e montagna che continuamente si mescolano sposando colori e forme, acqua e foglie, rami e onde della Miss Universo Bora Bora, della spigolosa Moorea, della profumata Taha, della sacra Raiatea, della fertile Huahiné.
L’area geografica della Polinesia è gigantesca, una miriade di isolette sparse tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno la cui scoperta dobbiamo innanzitutto a due navigatori d’eccezione: Ferdinando Magellano e James Cook. Il nostro viaggio si sviluppa attraverso le Isole della Società , passando per Rangiroa, affascinante assaggio di Tuamotu e terminando a Rapa Nui, l’Isola di Pasqua, la silenziosa isola dei misteri. Dall’ Italia a Tahiti e dal porto di Papeete appare Moorea con i suoi picchi aguzzi ricoperti di fitta vegetazione che sprofondano in un mare turchese intenso che sfuma in diverse tonalità di azzurro, celeste, verde acqua fino a impallidire in spiagge ricoperte di palme da cocco che si stendono verso il mare come per abbracciarlo. Dall’alto delle montagne ammiriamo la Baia di Cook e quella di Opunohu che come due fiordi penetrano all’interno dell’isola dandole, vista dall’alto, la forma di un cuore.
Voliamo a Bora Bora e già il viaggio è mozzafiato! Dall’alto si possono vedere tutte le isole e ciascuna ha le sue peculiarità, colori e forme in una combinazione ogni volta diversa, sempre più emozionante. Bora Bora ha tutto il diritto di essere considerata l’isola più bella del mondo. Una laguna di tanti blu di cui non si conoscono neppure i nomi, il verde brillante, intenso dello 'smeraldone appuntito' che si erge al centro della laguna e il bianco candido delle spiagge dei 'motu', isolette ricoperte di palme che circondano la laguna. In nave ci trasferiamo a Raiatea e poi a Taha. Quì assaporiamo la dolce tranquillità dell’isola della vaniglia, visitiamo le piantagioni e alloggiamo in bungalows sul mare dalle cui terrazze si godono i più sconvolgenti tramonti della Polinesia. Huahiné e i suoi Marae (antichi altari) ci offrono minore intensità di emozioni, già non vediamo l’ora di trasferirci a Rangiroa. La Polinesia vista finora è quella 'turistica' quella dei grandi alberghi di lusso (le cui passarelle sull’acqua percorriamo a volte furtivamente in cerca di un’emozione in più), la cui gente è perfettamente 'francesizzata', smaliziata, abituata al turista danaroso e poco interessato alla conoscenza della vera anima del luogo (sempre che ne sia rimasta una ...) La gente di Rangiroa rende giustizia alle nostre fantasie sui popoli del Pacifico ed è soltanto un assaggio di ciò che si può trovare sulle isole meno conosciute, sugli arcipelaghi meno visitati,Tuamotu, Marchesi, Gambiers, che ci lascerà una voglia irrefrenabile di tornare a conoscere quelli che non hanno dovuto francesizzarsi troppo.
Rangiroa è un atollo, una grande ciambella di sabbia bianchissima affiorata su un mare turchese che diventa azzurro, celeste, verde, bianco quasi e poi di nuovo blu elettrico, blu cobalto, blu notte. 240 isolette di sabbia corallina separate da un centinaio di canali e in mezzo un mare trasparente, limpido brillante sotto il sole. Solo due isole sono abitate, il livello massimo al di sopra del mare è di appena due metri. Raggiungiamo 'Ile aux Récits' da quì si ammira l'oceano che si infrange rabbioso sui coralli forgiandoli in punte aguzze e taglienti come le onde che si rompono. Poi la laguna blu, una piscina naturale dall’acqua cristallina. E poi le 'Sabbie Rosa', il luogo più romantico della Polinesia. Spiagge che da bianchissime diventano rosate, pesca, arancio e poi lilla...e l’acqua che fa la sua parte con tutte le varianti di blu. Un paradiso completato da palme di cocco che si stendono verso l’acqua come a offrire un’amaca naturale, una terrazza sul mare, un letto per sognare ad occhi aperti.
Un lungo volo sull'Oceano Pacifico verso la regina del mistero, 'l'isola' per antonomasia, l’ombelico del mondo, il centro dell’energia: l'Isola di Pasqua, chiamata anche Rapa Nui, è tanto affascinante quanto misteriosa al tempo stesso, non solo per i suoi luoghi archeologici e le sue spiagge, ma anche per la sua posizione. Situata in mezzo all'Oceano Pacifico, alcune centinaia di chilometri a sud del tropico del Capricorno è lunga appena 24 km, con tre vulcani e mille Moai, le colossali statue in tufo vulcanico scolpite sulle falde dei vulcani e trasportate sulla costa dove sono tutt'ora erette su grandi ahu. Ancora oggi non si sa in che modo gli abitanti delle isole del Pacifico raggiunsero questa terra e come i loro discendenti riuscirono a scolpire i Moai. L'isola conta attualmente circa 3000 abitanti, in larghissima parte di origine polinesiana. Atterriamo ad Angaroa, unico centro abitato dell’isola, obbligatoria l’escursione al vulcano Rano Raraku e al vicino centro cerimoniale di Orongo. Saltiamo sui cavalli o su piccole moto e attraversiamo l’isola per tutta una serie di visite dai Sette Moai, alla spiaggia incantevole di Anakena, con le palme, il mare blu e i Moai che montano la guardia, dalla spiaggia rosa di Ovahé al vulcano Rano Raraku, antica cava dei Moai, dove è possibile vedere enormi statue non completate, come se i lavori fossero stati interrotti da breve tempo. Completiamo il periplo dell’isola per sentieri impossibili, su un mare d’incanto fino all’orizzonte. Rientrati a Angaroa, ci apprestiamo al lungo volo di ritorno per Santiago e l'Italia.