PATAGONIA CAMINO AUSTRAL Viaggio di gruppo • Adventure • Sud America
Esploriamo insieme la Patagonia cileno-argentina lungo le nuove piste transandine. Attraversando i fiordi cileni, i parchi nazionali e le imponenti Ande argentine lungo la celebre Ruta 40 e il suggestivo Camino Austral fino a Ushuaia, nella Terra del Fuoco. Possibile estensione facoltativa per visitare l'incantevole Isola di Pasqua.
Argentina: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Cile: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Stati Uniti: Nel caso in cui il piano voli preveda lo scalo in USA è necessario fare l'ESTA clicca qui
Argentina: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. È consigliata profilassi antimalarica.
Cile: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Un viaggio splendido, stranamente poco richiesto. Nei 4500 km, che da Bariloche (o Puerto Montt) portano fino ad Usuhaia attraverso la Carretera Austral e la Ruta 40, si assapora fino in fondo l’idea del 'viaggio'. La prima parte (Cile, e arcipelago Chiloè) meno conosciuta e meno turistica, è quella che dà di più il piacere della scoperta. La seconda parte, (da El Chalten fino ad Usuhaia) è più turistica ma sempre sorprendente. E’ la natura a dare spettacolo. E’ un viaggio molto intenso, bisogna studiare l’itinerario con attenzione. E’ possibile fare modifiche in corso di viaggio, ma vanno valutate con cura nell’ecomomia generale dell’itinerario.
E' possibile raggiungere Puerto Montt col Cruce Andino de Lagos, costoso ma stupendo, chi non lo vuole attraverserà le Ande in pullman con pochi Euro.
Un’affascinante traversata da nord a sud dedicate ai grandi spazi della Patagonia. L'itinerario si sviluppa lungo due grandi strade statali all’estremo sud del mondo, il Camino Austral cileno e la Ruta 40 argentina, che portano a parchi nazionali e alle montagne della Patagonia. Da P. to Montt, ai villaggi dell'isola di Chiloé, dalle zone rupestri del Rio Pinturas ai parchi nazionali di Los Glaciares, Torres del Paine fino a Ushuaia, nella Terra del Fuoco. In volo dall'ltalia a Santiago e in coincidenza a Puerto Montt con il pittoresco porto di Angelmo e suo il meraviglioso mercato del pesce ricco di mariscos. Porta d'accesso della Patagonia cilena troveremo i mezzi necessari per proseguire sulla Ruta 5 per Pargua dove in 20' di ferry saremo già a Chacao sull' isola di Chiloé.
Percorreremo la morbida e verde isola da Ancud al capoluogo Castro, famosa per le sue case su palafitte. Andremo alla ricerca delle antiche chiesette in legno del XVII sec. nei villaggi di Chonci, Quemchi, Delcahue, e poi Achao sull'isoletta di Quinchao. Torneremo dalla parte opposta a Cucao, sull'omonima baia battuta dai venti e dalle tempeste del Pacifico. Infine scenderemo al porto di Quellon, sul golfo Corcovado che attraverseremo in 5/6 ore di ferry diretti a Chaiten. Di qui inizierà la nostra avventura che ci porterà a percorrere la Carretera Longitudinal Austral A. Pinochet, da lui tenacemente voluta e meglio nota come Camino Austral che collega la X regione di Puerto Montt con i villaggi di pionieri dell'XI con capoluogo Coyhaique e ancora più sud con la remota regione dell'Aisen fino a Cochrane. Questa opera, ardita o folle secondo i punti di vista, è stata voluta dal governo per colonizzare le incontaminate regioni dell'estremo sud del Cile, attualmente è l'unico collegamento stradale che attraversa vaste zone boscose e disabitate strette fra i fiordi e la Cordigliera cilena. Seguiremo il Camino Austral da Chaiten a Cochrane.
Da qui, costeggiando il Lago General Carrera (lago Buenos Aires) superiamo l'ultimo impervio, ma spettacolare tratto fino al confine di Chile Chico. A Los Antiguos saremo già in Argentina dove troveremo nuovi mezzi per proseguire fino all'anonima città di Perito Moreno da cui parse la Ruta 40 che scende a sud parallela alla Cordigliera cilena. Zona di grandi estancias ovine, dove cercheremo di alloggiare almeno una volta, ci inoltriamo per lo il Rio Pinturas e lo e lo strepitoso Canyon di Cueva de las Manos, un sito archeologico millenario, scrigno della più famosa arte rupestre patagonica. Una lunge tappa ci trasferirà a El Chalten, base da cui faremo, tempo permettendo, le escursioni alla Laguna de los tres del Fitz Roy ed al campo C. Maestri del Cerro Torre. Giunti a El Calafate, ammireremo lo spettacolo offerto dai ghiacciai Upsala, Onelli e Spegazzini con la gita in catamarano sul Lago Argentino. E ancora ci stupiremo davanti al più famoso Perito Moreno.
Continuando a sud, lasceremo la R 40 rientrando in Cile da Cancha Carrera per entrare al Parco Nazionale Torres del Paine. Gli aggettivi sono scarsi per decantarne la bellezza: dalle bianche torri granitiche agli aguzzi cuernos che avvicineremo in giornaliere escursioni. Poi il lago Pehoe fino all 'omonimo rifugio, da cui, con una breve sgambata saremo al mirador dell'impressionante ghiacciaio Gray con gli iceberg a portata di mano...Lasciato il parco, popolato fra l'altro da numerosi gruppi di guanachi, arcigni caranchos, nandu e qualche condor, proseguiamo per Puerto Natales e Punta Arenas, trovando anche il tempo per una sosta alla Cueva del Milodon. Da Punta Arenas, traghetteremo lo Stretto di Magellano, diretti a Porvenir. Rientreremo in Argentina alla localita S. Sebastian, attraversando l'lsla Grande del Fuego fino a Rio Grande. Passeremo dal Lago Fagnano e ancora saliremo al Paso Garibaldi prima di scorgere la baia di Ushuaia, con la città piu meridionale del mondo. Immancabile l'escursione in barca sul canale di Beagle per ammirare le colonie di otarie e cormorani sparsi in varie isolette. Un'eventuale escursione a piedi nelle montagne che dominano la città poi il volo per Buenos Aires, con i suoi contrasti dagli eleganti palazzi nelle ampie avenidas, ai popolari quartieri della Boca e S.Telmo così ricchi di storia. Un'ultima parillada e rientro in Italia.
Il viaggio di ritorno potrebbe iniziare da Punta Arenas (Terra del Fuoco cilena) che comporta una variazione di itinerario.
AGOSTO (inverno australe) IN PATAGONIA
Da una relazione di un viaggio precedente :
"Agosto per la Patagonia è il mese più invernale e le condizioni climatiche che abbiamo riscontrato sono state eccezionalmente fantastiche ed incredibilmente favorevoli.
Fare il trek verso il Fitz Roy ed il Cerro Torre con la neve alta oltre 50 cm. e pista da battere è stata un’impresa indimenticabile, senza pericoli, con lo spirito alle stelle, sempre però controllati – via radio – dalle guardie del parco.
Solo le Torri del Paine non ci hanno consentito un’escursione com’era nostra intenzione, ma i tempi erano limitati ed il livello della neve non consentiva salite azzardate.
Abbiamo anche provato l’emozione delle slitte trainate da cani eccezionali in un paesaggio da favola ed il giorno di Ferragosto è stato trascorso nel Fiordo di Ultima Esperanza presso Puerto Natales, con cambiamenti repentini di tempo, da nevicate a sole, sole e sempre sole, ma con un vento che a tratti superava i 120 kmh.
Forse è stata la giornata più fredda, ma gradevolissima."
ESTENSIONE ISOLA DI PASQUA
In volo a Santiago da dove, sempre in aereo, raggiungiamo "l'isola per antonomasia", l'ombelico del mondo, il centro dell'energia: Rapa Nui, l'isola di Pasqua. Da Angaroa, unico centro abitato dell'isola, partiremo per l’obbligatoria escursione al vulcano Ranokao e al vicino centro cerimoniale di Orongo. Saltiamo sui cavalli, oggi più facilmente su motorini a nolo e attraversiamo l'isola per tutta una serie di visite, dai Sette Moai alla spiaggia incantevole di Anakena, con le palme, il mare blu e i Moai che montano la guardia, dalla spiaggia rosa di Ovahé al vulcano Rano Raraku, antica cava dei Moai, dove è possibile vedere enormi statue non completate, come se i lavori fossero stati interroti da breve tempo. Completiamo il periplo dell'isola per sentieri impossibili, su un mare d'incanto fino all'orizzonte. Rientrati a Angaroa, il volo di ritorno per Santiago e l'Italia.