PUNA INCANTATA Viaggio di gruppo • Adventure • Sud America
Scopriamo insieme la Puna, una zona remota e unica dell'Argentina, ricca di paesaggi senza pari. Situata a nord ovest, al confine con il Cile, è un deserto d’altura che sfiora i 5000 metri. Questa cordigliera vulcanica incanta con panorami mozzafiato, mutevoli ogni 5-10 km: montagne colorate, lagune abitate da fenicotteri, salares, dune di sabbia e oasi verdissime.
Katia EMILIANI - Tel. 360699772
Consigliata profilassi antimalaria (basso rischio).
Il piano voli per questo viaggio può prevedere uno scalo con pernottamento negli USA.
Solo pochi argentini conoscono la Puna, un luogo unico e remoto, a nord ovest dell'Argentina, al confine con il Cile. La Puna argentina è un deserto d’altura che arriva oltre i 5000 metri, una cordigliera vulcanica con spettacolari paesaggi lunari, mai uguali uno all’altro, che si susseguono a ritmo incredibile, ogni 5-10 km tutto cambia: montagne colorate, di velluto, lagune con fenicotteri, salares, dune di sabbia, deserti di rocce, gole profonde, oasi verdi in mezzo al nulla… fantastico, mai vista una concentrazione di bellezza simile.
Si parte da Salta e si comincia il viaggio abituandoci all’altitudine, andando verso nord, nella Quebrada di Huamahuaca, un profondo canyon con pareti variopinte, dichiarata dall'Unesco Patrimonio dell’Umanità: qui visitiamo i villaggi di sapore andino di Humahuaca e il suo Cerro de los 14 colores, Tilcara e Purmamarca con il suo Cerro de los 7 colores, i ritratti di angeli armati nella chiesetta in adobe a Uquìa.
Lasciamo la Quebrada per entrare nella Puna argentina, luogo assolutamente magico, a bordo delle nostre 4x4. Nella Puna i villaggi sono pochissimi, dormiamo in case private, e siccome internet latita, a volte ci troviamo ad arrivare la sera e a bussare alle porte di case private che i nostri autisti esperti conoscono. Attraverso la alta via Cuesta de Lipan arriviamo alla suggestiva Salinas Grandes, enorme riserva di sale lunga più di 55 km, a 3600 m. di altitudine, dove anche le case sono fatte di sale, poi attraversiamo paesaggi surreali come Campo Amarillo, una distesa di cespugli gialli, poi atmosfere da Far west nella stazione abbandonata del treno Laguna Seca, fino alla meravigliosa zona de Los Colorados, parola che indica il colore rosso, infatti la strada percorsa è in mezzo a enormi rocce rosse di argilla, deserti rossi, salar rossi, paesaggi unici con nomi evocativi: el Laberinto, el desierto del Diablo, Las Siete Curvas, el Salar del Diablo. Arriviamo in serata al paesino di Tolar Grande e lì alloggiamo. A seconda della stagione, se le condizioni metereologiche lo permettono, una giornata sarà dedicata a raggiungere il confine del mondo, alla Mina Julia, oppure in alternativa, una gita alla laguna Santa Maria. Ripartiamo l’indomani per attraversare la Puna verso sud: le pozze di acqua con microorganismi antichissimi Ojos del Mar, poi il secondo giacimento di sale del pianeta, il Salar de Arizaro, con il perfettamente conico e scuro Cono de Arita piantato lì in mezzo alla distesa bianca di sale, attraversiamo le minuscole oasi di Antofallita, dove vivono solo due persone, fratello e sorella, che non si parlano da anni. Corina, la sorella, è veramente una vecchina molto cordiale, lo stesso non si può dire del fratello, asserragliato nella sua casa bunker con i suoi cani abbaianti. Passiamo anche l'oasi di Antofalla e la magnifica quebrada de Calalaste, con gruppi di vigogne che brucano i cespugli gialli intorno al fiume. Arriviamo in serata ad Antofagasta de la Sierra, dove facciamo tappa per la notte.
Ripartiamo il giorno dopo alla volta de El Penon, dove dormiremo più notti, perché i migliori posti da vedere sono lì intorno: da qui i paesaggi sembrano una sinfonia in crescendo, con paesaggi sempre diversi tra di loro. A El Penon prendiamo una guida perché le strade ora sono piste ed è difficile trovarle senza qualcuno esperto. Visitiamo le grandi rocce in mezzo al deserto nero Cuevas Indigenas, il Vulcano Galan, il cui immenso cratere si vede dalla luna e la sua caldera. Il giorno dopo, gita indimenticabile intorno al vulcano Carachi Pampa, che ha formato paesaggi di bellezza mai vista: la sua laguna con fenicotteri, cui si arriva da una distesa di sassi neri vulcanici, il salar con il deserto di mare pietrificato, il campo di Piedra Pomez, di un bianco accecante, la duna bianca, enorme, altissima, che racchiude un cono di sabbia nera. Paesaggi straordinari, emozionanti. Proseguiamo il giorno dopo per le Dune di Taton, per arrivare in serata a Fiambalà.
Rientriamo dalla Puna verso le rovine di Quilmes, in mezzo a migliaia di cardones, poi verso Cafayate, un trekking nei colori della Quebrada de las Conchas, e attraverso le belle Valli Calcha quì ritorno a Salta e da lì Buenos Aires, una notte e una giornata per salutare la capitale argentina e partenza per l’Italia.