Marco TRUCCHI - Tel. 3477549894
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Vaccinazioni: scarso rischio malaria, consigliata comunque la profilassi nelle zone tropicali in bassa quota.
Aperto al turismo via aerea. Screening in arrivo.
Divieto per i cittadini italiani per il DPCM del 2 Marzo 2021.
Un viaggio tutto dedicato al Nord del Messico, al di fuori dei classici percorsi turistici, dai deserti alle impervie montagne della Sierra Madre Occidentale, dove si annidano i villaggi delle comunità indiane Huicholes, Cora, Tepehuanes, Tarahumara, che a dispetto di tutto continuano a conservare la loro eredità di costumi e tradizioni. Andremo a conoscerle con tutti i mezzi disponibili, piccoli aerei, fuoristrada, cavalli ed anche a piedi, chiedendo ospitalità nei loro villaggi, per condividerne le usanze, le cerimonie e gli stili di vita. Ma il viaggio è anche una cavalcata attraverso l'intera storia del Messico, dalle enigmatiche rovine precolombiane alle splendide città coloniali, alle numerose testimonianze delle lotte per l'Indipendenza e della Rivoluzione, e della mitica storia di PanchoVilla che proprio in queste regioni hanno vissuto le tappe più significative.
Dall’Italia a Città del Messico e dopo una prima visita della città partiamo in pulmino per Toluca ed il suo Nevado, un vulcano spento che con i suoi 4690 m è la quarta vetta del Messico. Una strada tortuosa sale fino al cratere, ma occorre una breve camminata di 30 minuti per affacciarsi sull'enorme caldera, con i laghi del Sole e della Luna. Proseguiamo per Morelia, bella città coloniale ricca di antichi edifici, e poi Pàtzcuaro, dove ci disperderemo tra le sue vie lastricate, fiancheggiate da portici e case colorate, prima di scendere al suo lago, circondato da tradizionali villaggi Puripechà e costellato da piccole isole. Ci attende ora Angahuan, bel paesino Puripechà e base di partenza per l'indimenticabile escursione a cavallo al Volcàn Parcutìn, il più giovane vulcano del mondo, sorto dal nulla solo 70 anni fa e spentosi dopo 10 anni di eruzioni continue, che hanno sommerso di lava tutta la regione circostante. Passando per Guadalajara, patria dei Mariachi, continuiamo per Ixtlàn del Rio, dove troveremo i piccoli aerei per i remoti villaggi degli Huicholes, annidati nell'impervia sierra che da loro prende il nome. Alloggeremo nelle loro case e incontreremo il curandero, il cantador e gli incaricati del rito del peyote, un cactus allucinogeno usato per le loro cerimonie, che ogni anno gli Huicholes vanno a raccogliere nell'altopiano desertico presso Real de Catorce, con un viaggio di oltre 500 km.
Rientrati a Ixtlàn, potremo salire al vicino Volcàn Cerobuco, ancora attivo, prima di tornare a Guadalajara, dove prenderemo un comodo bus per Durango, oppure direttamente per Hidalgo del Parral. In alternativa all'escursione ai villaggi Huicholes, da Durango potremo visitare il territorio di un'altra popolazione indiana, i Tepehuanes, distribuita in piccoli villaggi sui rilievi settentrionali della stessa Sierra Huichola. A Parral, dopo la visita del museo di Pancho Villa, organizzeremo la nostra escursione di 3 o 4 giorni nella Barranca del Cobre, uno spettacolare dedalo di profondi canyon, più vasto dello stesso Gran Canyon dell'Arizona. Ma l'interesse della regione non è solo paesaggistico, perché la barranca è anche il territorio dei Tarahumara, indiani dai volti enigmatici, che sembrano scolpiti dal sole e dal vento della sierra. Tra paesaggi spettacolari e piccoli insediamenti, indiani scenderemo fino a Batopilas, pittoresco villaggio minerario sul fondo del canyon, da dove a piedi o a cavallo raggiungeremo alcuni pueblos Tarahumara. Quindi Creel e gli straordinari belvedere sui canyon del Cobre e di Urique, prima di proseguire per Chihuahua, con molti ricordi di Pancho Villa. Non ci resta che tornare in aereo a Città del Messico, per un'ultima visita della città e di suoi interessantissimi dintorni come Teotihuacan e Tula e l’immancabile visita al Museo Archeologico prima del volo per l'Italia.
