US ROUTE 66 Viaggio di gruppo • Adventure • Nord America
Traversata in auto lungo la route 66 da Chicago a Los Angeles, attraverso l'America delle grandi praterie, le Montagne Rocciose e i grandi parchi nazionali del Far West. Un viaggio epico che esplora la vastità e la diversità dei paesaggi americani, dalle pianure sconfinate ai maestosi parchi naturali, offrendo un'esperienza indimenticabile.
Luigi GALLO - Tel. 3497640474
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Da Chicago alla California, sulla mitica US Route 66. Un viaggio nel microcosmo americano, vedendo quanto di meglio offrono gli USA: il Gran Canyon, la Monument Valley, il parco di Yosemite e la Valle della Morte.
If you ever plan to motor west,
Travel my way, take the highway, that's the best
Get your kicks on Route 66
It winds from Chicago to LA
More than 2000 miles all the way,
Get your kicks on Route 66
Now you go through Saint Louie,
And Joplin, Missouri,
And Oklahoma City looks mighty pretty, you'll see
Amarillo
Gallup, New Mexico,
Flagstaff, Arizona,
Don't forget Winona,
Kingman, Barstow, San Bernadino.
Un viaggio dentro un mito, lungo quasi 9 mila km sulla magica US Route 66, che collega Chicago con le spiagge dorate della California, attraversando 10 Stati: Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona, Utah, Nevada e California. L’US Route 66, lunga 3.755 km (2.347 miglia), con le varie modifiche, fu una strada usata per migrare verso Ovest, specialmente durante il periodo delle tempeste di sabbia del Dust Bowl. Fu ufficialmente rimossa dal sistema delle highway nel 1985, quando con le altre fu rimpiazzata dall’Interstate Highway System. E’ ora la Historic Route 66. Più dell’80% del tracciato originale, può essere percorso ancor oggi con un'attenta organizzazione. Alcuni tronchi sono ancora ben conservati, ad esempio quello tra Springfield (Missouri) e Tulsa.
Il viaggio ci darà il pretesto per andare a vedere alcuni tra i luoghi più belli del continente americano. La strada offre al visitatore un percorso fantastico e straordinario; è un must per gli appassionati dei viaggi on the road e per chi vuole vedere l'America da un punto di vista diverso dal solito. Per tanti è un esempio quasi perfetto del microcosmo culturale degli States. Vedremo luoghi, dove sono stati ambientati tanti film indimenticabili. Dal 1926, milioni di persone - soldati, avventurieri, contadini ridotti alla fame durante la Grande depressione, emigranti, figli dei fiori e bikers su rombanti Harley-Davidson - hanno percorso questa strada in cerca fortuna, di sole, di libertà , verso l'ultimo Eldorado sulle coste del Pacifico, l'ultima frontiera. A causa del Dust Bowl, negli anni ‘30 molte famiglie rurali, principalmente dall'Oklahoma, Kansas e Texas, furono costrette a percorrerla per cercare nuove opportunità a ovest. La Main Street of America divenne il percorso preferito da queste persone, spesso oltraggiosamente chiamate Okies. Così è diventata la Mother Road, la madre di tutte le strade per eccellenza; è ora per l'immaginario collettivo di tutto il mondo il simbolo di una fuga verso la libertà , verso l'estremo West.
Lasciati i grattacieli di Chicago, accompagnati dal ritmo del jazz, percorreremo le grandi pianure per visitare la casa di Lincoln, a Springfield. Attraverseremo il Mississipi a San Luis, per fermarci poi a Branson, in quella che molti considerano la capitale della musica country. Valicheremo le Montagne Rocciose. Vedremo pueblos indiani e cadillac conficcate nel terreno, cercheremo di mangiare una Tbone di 2 kg al The Big Texan di Amarillo. Respireremo l’aria coloniale spagnola di Santa Fe. Ogni giorno ammireremo tanti gioielli della natura: la Petrified Forest, i giganteschi cactus a candelabro del Saguaro National Park, il Meteor Crater, le rosse colline di Sedona, i colori cangianti del Painted Desert, resteremo stupiti nel vedere la Monumenth Valley, i Canyon di Marble, Chelly e Antelope, ammireremo gli archi naturali di Arches, le meraviglie dei parchi di Bryce e di Zion. Per cercare di recuperare le spese del viaggio, tenteremo la sorte a Las Vegas, attraverseremo la Death Valley, prima di fermarci a Bagdad Cafe, un luogo dell’anima. Se avremo tempo, potremmo spingerci a S. Diego e S. Francisco diversamente andremo mestamente a Los Angeles per prendere l’aereo. In silenzio, dopo aver salutato Venice, assisteremo all’ultimo tramonto sulle spiagge di S. Monica, dicendo: arrivederci, America.
Nel gruppo si disputerà fra chi vorrebbe procedere con la dovuta calma, sul vecchio percorso, fermandoci al distributore di benzina a pompa anni ’20, a parlare con l’anziano cowboy, ultimo abitante di un villaggio abbandonato, o con la nonnina, che in un motel a forma di tenda indiana, vi racconterà quando da bambina visse l’esperienza drammatica del Dust Bowl, e chi vuole correre sulle moderne autostrade, già pregustando l’immensità del Grand Canyon, i saliscendi della raffinata San Francisco, le magie di Hollywood e le onde dell’Oceano Pacifico, i mitici parchi dell’Ovest e le famose città e le spiagge della California. Se non siamo stati abbastanza bravi, forse dovremo compiere delle dolorose scelte: Frisco o Los Angeles? Yosemite o Sequoia National Park? Possiamo fare Williams e Flagstaff? Passeremo da Oklahoma City? Vedremo il Gallup Annual inter-tribal indian cerimonial? Discenderemo le rapide del Colorado? Tornando a casa toglieremo dallo zaino i libri di Kerouac e Steinbeck e rivedremo tanti bei film: Easy Rider, Bagdad Café, Ombre Rosse, Furore, Thelma & Louis, Zabriskie Point, On the Road. Diremo pieni di nostalgia: ci sono stato, vorrei rivivere il mio sogno americano. La canzone Get Your Kicks on Route 66 risuonerà spesso nella nostra stanza o nella nostra auto.