FARWEST TAMBURI LONTANI Viaggio di gruppo • Adventure • Nord America
Cavalcata verso il lontano west con incontro con i nativi, nel rispetto delle proprie identità, quei nativi che un giorno altre carovane decimarono, fino all'Oceano Pacifico alla ricerca di Jack London che da San Francisco partì verso altri lidi disseminando il suo trip di messaggi letterari e dove crebbe quella beat generation che trovò con 'L'urlo' di Allen Ginsberg la sua espressione più alta.
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TAMBURI LONTANI è una variazione sul tema dell'ormai mitico Far West. Ottimizzando tempi e km in modo da vedere molte più cose facendo a meno dei tempi morti impiegati in trasferimenti faticosi e inutili.
Dall'Italia direttamente a Las Vegas dove arriveremo giusto in tempo per una serata incredibile sullo Strip dove va in scena ogni sera uno spettacolo nello spettacolo: una vera e propria battaglia navale tra galeoni e pirati con relativo affondamento di uno dei battelli. Ma Vegas -come viene chiamata amichevolmente la città dagli habituée- è fatta da un'infinità di cose:il gioco d'azzardo, i personaggi incredibili che vivono sullo Strip (la via più importante della città sulla quale si affacciano i maggiori hotel), gli alberghi a tema (il Cesar's ha dei camminamenti interni dove la luce riproduce le varie fasi solari), la lap dance...
Il giorno dopo ci mettiamo in cammino alla volta del Bryce, in assoluto uno dei parchi più belli e affascinanti dell'intero percorso: il vento e l'acqua hanno modellato concrezioni incredibili (ricordate quando, da bambini, facevamo delle piccole piramidi facendo cadere dall'alto la sabbia bagnata?) che, al tramonto, cambiano colore, dal giallo all'ocra al rosso fiamma. Il giorno dopo guidiamo alla volta del settore nord del Grand Canyon. Una 'navigazione' attraverso una foresta fitta dove alloggeremo in un lodge ormai storico. Se avremo la fortuna -e faremo del nostro meglio per far sì che questo accada- di dormire a ridosso della foresta, di notte con le luci della stanza spente assisteremo ad uno spettacolo unico: un via via continuo di cervi con i loro piccoli. Ma, il mattino dopo, prima di arrivare sui bordi del Canyon, attraverseremo un altopiano popolato di bisonti; è qui una delle condensazioni maggiori di questo tipo di bipede. Il bisonte è un animale mansueto ma la sua mole e la sua circospezione, specie quando portano al pascolo i piccoli, sconsigliano foto ravvicinate:un attacco improvviso vuol dire ospedale sicuro e non è detto che sia per guarire... Page è il punto di partenza per la visita ad un canyon strabiliante: l'Antilope Canyon che forma un'arenaria rossa nella quale filtrano a malapena i raggi solari (è chiuso d'inverno quando il fiume ingrossato lo invade). Si cammina su un terreno sabbioso e le guide indiane sono abilissime per farvi riprendere i giochi di luce fantasmagorici prodotti dalla luce e dalla sabbia gettata in aria. Prenoteremo dall'Italia la visita di mezzogiorno che è senza dubbio il momento migliore per la visita. In serata dormiremo alle porte della Monument Valley in un motel misconosciuto (meno male!) adagiato lungo un affluente del Colorado. La mattina seguente visita al Gooseneck, il 'Collo d'Oca', un'ansa del Green River spettacolare per poi entrare nella Monument dove percorreremo le 17 miglia che girano intorno ai famosi monoliti con la sosta nei vari punti di veduta su un fondo sabbioso per poi uscirne per ammirare al tramonto le rocce che sembrano infiammarsi. La Monument, solo per fare un esempio, è il set naturale del film 'Ombre rosse' e accanto alla caffetteria dove mangeremo un boccone a pranzo c'è il museo che racchiude le immagini più riuscite del film e la casa -rimasta intatta- dove dormiva John Wayne.
La tappa successiva è Moab alle porte degli Arches il parco dove è possibile ammirare gli archi naturali rocciosi più grandi e imponenti dell'intero globo terracqueo. Il top della visita è rappresentato dal celeberrimo Delicate Arch raggiungibile dopo un camminamento in salita durissimo; ma la fatica sarà compensata da un panorama mozzafiato e davvero unico. Per gli amanti delle camminate il Devil's garden è il top. Il giorno dopo puntata al famoso Canyonlands dove ci sarà solo l'imbarazzo della scelta: l'ascesa alla Balena, enorme formazione rocciosa, al cratere formato verosimilmente da un meteorite ma, soprattutto, alla finestra rocciosa da dove si buttarono giù Thelma&Louise (ricordate il film?) e il tramonto al Dead horse point. A seguire, la visita alla Mesa verde è una tappa obbligata. Con la guida di un ranger visiteremo due dei più importanti e meglio conservati insediamenti indiani scavati nella roccia. In enormi fenditure nella roccia i nativi edificarono i loro pueblos, veri e propri insediamenti abitativi. Questi erano nascosti dalla folta vegetazione che le liane, precipitando nell'orrido, li celavano alla vista. A scoprirli furono gli spagnoli nell'800, del tutto casualmente: uno di loro rischiò di precipitare e si salvò appunto aggrappandosi ad una liana. Il Canyon de Chelly (pronuncia: de scéa), in pieno territorio indiano, ha la classica forma a forcella. Dai vari punti di veduta si possono ammirare gli insediamenti indiani scavati nella roccia ma che non sono allo stato di conservazione di quelli della Mesa. Il top è rappresentato dalla Spyder Rock, un monolite in bilico che indicò la strada per il tesoro a quelli de 'L'oro dei McKenna'...
Prima di arrivare a Flagstaff, visitiamo la Foresta pietrificata dove sono possibili diverse camminate intorno agli alberi pietrificati, uno spettacolo della natura unico. In questo parco qualcuno ha spesso il vizio di intascarsi come souvenir una scheggia di tronco. Attenzione: a parte il gesto che si commenta da solo, sono soventi controlli improvvisi e a campione. Per questo tipo di reato c'è la galera. Pochi sanno che, all'inizio del parco, c'è il primo motel di tutti gli Stati Uniti, perfettamente conservato ma non funzionante. Oggi è museo ed è possibile una visita accurata, gratuita, dell'edificio. Flagstaff, che consente una visita amena di una delle cittadine meglio conservate dell'inizio del secolo scorso. Qui c'è un albergo, tuttora funzionante, che fu il quartier generale del film 'La foresta pietrificata' con Humphrey Bogart. Il giorno dopo sarà dedicato interamente al Grand Canyon (south rym) che ci consentirà sgambate lungo il bordo per vedute incredibili del canyon. Inutile dire che assisteremo al tramonto da uno dei punti più belli dove la distanza che separa il bordo dal Colorado, è esattamente di un chilometro! La proposta è quella -per vivere meglio il Canyon, per essere ancora una volta sul bordo all'alba (per chi lo vorrà)- di non tornare a Flagstaff per la notte ma di pernottare in uno degli alberghi costruiti proprio sul bordo. La ragione è anche un'altra: fare di notte le 80 ml che dividono il canyon da Flagstaff è molto pericoloso per il continuo ed improvviso attraversamento del manto stradale di ungulati. Il giorno dopo unica tappa per Las Vegas dove arriveremo nel primo pomeriggio per un rompete-le-righe. Senza più il peso del fuso sulle spalle, com'era stato all'inizio del viaggio, ci organizzeremo come meglio crederemo: pomeriggio in piscina, puntata all'outlet e notte sullo strip.
Da Las Vegas punteremo verso nord, attraverseremo la Death Valley: Zabriskie Point immortalato da Antonioni (veduta mozzafiato su formazioni calcaree multicolori), Badwater il punto più depresso della terra (80 mt sotto il livello del mare) e, infine, le dune di sabbia che ricordano il Sahara. Il panorama è indescrivibile ma è estremamente pericoloso avventurarvici: bisogna sempre non perdere di vista l'auto lasciata sul ciglio della strada. Molta gente è morta senza tenere conto di questo banale accorgimento. Per la visita a Badwater sono d'obbligo gli occhiali da sole. La notte la trascorreremo sul lago Isabella e il giorno dopo, in una sola tirata, arriveremo a San Francisco. Arrivare a San Francisco al tramonto è un'esperienza davvero unica. Perché San Francisco (attenzione: non chiamatela mai Frisco perché è così che la chiamano i campagnoli)? Basterebbe la riflessione di Mark Twain: 'Un uomo dovrebbe vivere, nella sua vita, almeno in due città: la propria e San Francisco'. A parte la bellezza della città è la sua atmosfera che vi rapisce dal primo momento; potrei dire che solo le bandiere vi ricordano che siete negli Stati Uniti. San Francisco ha atmosfere e tempi europei. Ci trascorreremo quattro giornate piene.
Un programma di massima potrebbe essere:
1° giorno - China Town - Lombard street - chiesa di Pier Luigi Nervi - Alamo sq. e le case vittoriane.
2° giorno: - una giornata completa a Muir Woods, la foresta famosa per il suo micro clima fitta di sequoie giganti.
3° giorno: - Fisherman's wharf - Pier 39 - Alcatraz - Sausalito - aperitivo alla Cliff h.
4° giorno: - Coit Tower - Union Square - Haight/Ashbury, il famosissimo quartiere hippie.
Prevediamo vedute notturne per lo skyline da: Twin Peaks - l'Isola del Tesoro - al di là del Golden Gate. Per gli amanti della musica: una sera jazz, un'altra musica dal vivo.