TRANSMONGOLIA Viaggio di gruppo • Adventure • Mongolia e Siberia
Una grande traversata asiatica dalla Siberia alla Mongolia, percorrendo gli Altai mongoli, attraversando pianure centrali, steppe sconfinate e il deserto dei Gobi. Visiteremo villaggi remoti, incontreremo nomadi e scopriremo paesaggi mozzafiato. Termineremo il nostro viaggio a Ulaan Baatar, immergendoci nella cultura e nelle tradizioni locali di questa affascinante regione.
Valerio GALLO - Tel. 328-0843155
Provvediamo a prendere il visto per la Russia (compreso nella quota). Inviate con la scheda di prenotazione il passaporto con 4 pagine libere consecutive 2 a 2 (es: pagina 10 e 11, 18 e 19, 24 e 25 ecc...), in perfette condizioni, con una validità residua di almeno 6 mesi dal giorno di rientro in Italia, 6 foto tessera (è obbligatorio leggere queste istruzioni “CLICCA QUI”, in quanto l’ambasciata è molto rigida sui requisiti richiesti. In mancanza di queste caratteristiche rifiuterà ogni richiesta di visto).
Tutta la documentazione ci dovrà pervenire almeno 20 giorni lavorativi prima della partenza; oltre tale limite sarà dovuto un supplemento da 80 a 140 euro a scalare fino a 3 giorni prima della partenza.
L'ambasciata russa prevede che, per l'assicurazione dei partecipanti sopra i 62 anni ci sarà una maggiorazione di 15 euro, sopra i 65 anni una maggiorazione di 30 euro e sopra i 75 anni una maggiorazione di 60 euro.
Mongolia: da Gennaio 2023 a Dicembre 2025 per tutti i viaggi turistici inferiori a 30 giorni, i cittadini italiani, insieme a quelli di altri 33 paesi, sono esentati dall’ottenimento del visto.
Questo nuovo programma disegnato nel cuore dell'Asia realizza per la prima volta una grande traversara dalla città russa di Barnaul nella Siberia Occidentale, al confine con la Mongolia di Tashanta, alla capitale Ulan Bator per rientrare in Siberia, in treno, da Ulan Bator a Irkutsk sul Grande Lago Baikal. Il viaggio si sviluppa prevalentemente in Mongolia mentre i percorsi in Siberia sono da considerarsi si semplice transito.
Un’Asia tutta da scoprire dove: la natura selvaggia e incontaminata, il deserto e la steppa sconfinata, le montagne incantate coperte da ghiacciai, le distese sabbiose a perdita d'occhio, catturano e affascinano...e ancora cavalli selvaggi, lupi siberiani, fossili di dinosauro e pastori nomadi, steppe sconfinate, laghi azzurri e montagne incantate ne fanno uno dei luoghi più affascinanti e incontaminati del pianeta! Lo sguardo si perde nell’immensità di paesaggi stupefacenti; orizzonti e vallate sembrano non avere mai fine; il loro silenzio è spezzato solo dal vento e il cielo quasi sempre blu.
Terra di cavalieri leggendari e di sciamani, di gente fiera e orgogliosa, incredibilmente ospitale e tollerante, il cui essenziale stile di vita è cadenzato sui ritmi della natura, a volte amichevole, spesso spietata. Qui il tempo sembra essersi fermato e in ogni cuore alberga il ricordo di Genghis Khan, il geniale e implacabile artefice del più grande impero della storia.
Partiamo dall’Italia e un volo via Mosca ci porta a Barnaul, ove saliamo a bordo di un pulmino e proseguiamo per Biysk e Gorno Altaisk, attraversando la regione Altaiskaia lungo la valle del fiume Katum, dominata da alte e brulle montagne. Dopo una notte ad Aktash, costeggiando gli imponenti ad innevati monti Altai, raggiungiamo il confine con la Mongolia a Tashanta, ove lasciamo il mezzo russo e, attraversata in qualche modo la terra di nessuno, incontriamo i pulmini e gli autisti mongoli con i quali iniziamo la grande traversata.
Raggiungiamo Olgyi, sperduta cittadina in mezzo ai monti Altai, in uno splendido paesaggio di aspre catene di montagne verdi, effettueremo un giro all'interno dei monti Altai con pernottamento in tenda e cucina da campo. Arrivati a Hovd iniziamo la traversata che ci porterà a Uliastay: paesaggio completamente diverso dal precedente, ambiente stepposo molto caldo punteggiato da laghi residuali ricchi di uccelli, tratti di vera steppa semidesertica, tante gheer di nomadi, piccoli disperanti paesi, un grande e quasi insormontabile cordone di dune (Mongol Els), pozzi d'acqua con scene bibliche. Fin qui avremo usato le nostre tende e la cucina da campo, da ora in avanti ci aspettano le mollezze dei campi tendati.
Superata l’insignificante Uliastay dedicheremo un giorno a Tosontsengel, vera cittadina di frontiera, vagamente western, e dintorni prima di trasferirci a Nord, nell’area del vulcano Khorgo e del lago Terhyin Tssagaan; visitata con cura l’interessante zona ci portiamo a tappe nella parte centrale del Paese, la Mongolia “classica” del nostro immaginario. Infinite valli verdi cosparse di gheer bianche, cavalieri che appaiono dal nulla, distese ricoperta da pecore e capre, cavalli e yak, forre, qualche raro boschetto, una (!) cascata…senza trascurare le vestigia storiche, il tempio (ricostruito) di Tsetserleg, il complesso, miracolosamente scampato ad ogni distruzione, di Shank Khiid per arrivare infine alla antica capitale mongola di Karkorum, di cui non resta pietra su pietra al di fuori del sacro recinto di Erdene Zuu e dei templi al suo interno. Da qui inizia la nostra discesa verso il deserto dei Gobi e la steppa da verde diventa gialla, poi rossa, poi pura sabbia punteggiata da rocce nere…distanze infinite senza nulla poi, all’improvviso, un laghetto residuale tra la cui folta vegetazione si aggira un gruppo di cammelli, Bayanzag, il sito dei dinosauri e le sue “scogliere fiammeggianti”, un paesino divorato dalla polvere, una gheer, una corsa di cavalli organizzata in pieno deserto, le famose Khongoryn Els, dune con alla base un fiume perduto e molta vegetazione.
Imperdibile l’escursione alle Saikham Mountains e alla Yol valley, un incredibile ambiente “europeo” in mezzo all’Asia.
Dalle dune di Khongoryn, punto più a Sud del viaggio, a pochi Km dal confine cinese, iniziamo il ritorno verso Nord raggiungendo le infinite distese di erba cipollina di Erdenedalay e portandoci poi nell’area di Baga Gazriin Chulum ove, in un ambiente di immensi prati cosparsi di picchi granitici e costeggiati da un’ alta falesia, visiteremo grotte, templi e sorgenti miracolose per finire a dormire nel più fantastico (come posizione) campo tendato del viaggio.
Da lì in breve a Ulan Bator, la capitale – mostro che raccoglie un terzo della popolazione del Paese e che rischia di condizionarne pesantemente lo sviluppo: senza trascurare la realtà socio-economica, spesso pesante e carica di contraddizioni estreme, visiteremo luoghi storici e religiosi di grande interesse, non dimenticando il Museo Nazionale di Scienze Naturali, unico al mondo per le sue sale dei dinosauri ma interessante nel suo complesso, e il Museo di Storia Nazionale, sorprendentemente interessante e modernamente disposto.
Una mezza giornata a vagabondare per la città, i suoi locali e i suoi mercati, le sue piazze e le sue…splendide ragazze e alla sera ci imbarchiamo per l'Italia.