MONGOLIA SOLO Viaggio di gruppo • Adventure • Mongolia e Siberia
Nel paese dei mongoli, esploreremo il deserto del Gobi, con le sue dune di sabbia e formazioni rocciose uniche. Scopriremo la terra di Gengis Khan, visitando antichi siti storici e immergendoci nella cultura locale. Attraverseremo steppe sconfinate e vivremo avventure indimenticabili in questa affascinante regione.
La linea Soft nasce dall'esperienza quarantennale di viaggi alternativi in ogni parte del mondo. Gli itinerari Soft sono viaggi tra i più collaudati, che si differenziano dagli altri, perche i mezzi di trasporto e gli alberghi sono prenotati e confermati preventivamente da Viaggi nel Mondo. Le sistemazioni sono in camere doppie o triple e talvolta anche in quadruple. Per ogni altro aspetto valgono le caratteristiche peculiari della nostra formula base, quindi la vita di gruppo, la figura del coordinatore, la gestione della cassa comune.
Nicoletta STACCIOLI - Tel. 335-5878742
Federica GUERINI - Tel. 3331717825
Mongolia: fino a Dicembre 2025 per tutti i viaggi turistici inferiori a 30 giorni, i cittadini italiani, insieme a quelli di altri 33 paesi, sono esentati dall’ottenimento del visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Mongolia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Giorni 1-6
Dopo l’arrivo a Ulan Bator, esploreremo il monastero Gandantegchinlen e il Palazzo d’Inverno del Bogd Khan. Il viaggio prosegue attraverso le steppe con il Khogno Khan, paesaggio suggestivo di rilievi rocciosi e monasteri antico. A Karakorum, visiteremo il monastero di Erdene Zuu con i suoi 108 stupa, custode delle origini storiche dei khan. Procederemo poi verso le dune di Elsen Tasarkhai e il lago Ugii, circondati dalle colline sacre attorno a Tsetserleg.
Giorni 7-12
Attraverseremo il Chuluut Canyon, formato da antiche colate basaltiche e noto per la pesca del taimen, il salmone siberiano. Poi, il vulcano Khorgo ci condurrà al lago Terkhiin Tsagaan, circondato da gole e gher. Lungo la valle dell’Orkhon, scopriremo cascate, sorgenti termali e il monastero di Tövkhön, immerso nella natura. Con facili e piacevoli trek, scopriremo passo dopo passo la Mongolia più autentica.
Giorni 13-18
Entreremo nel Gobi meridionale passando per le rovine di Ongiin Khiid fino alla valle di Yol, con gole strette e pareti rocciose popolate di rapaci. Le dune di Khongoryn Els dominano l’orizzonte e ci sveleranno il deserto in tutta la sua potenza. Bayanzag ci incanterà con le celebri “Flaming Cliffs”. Infine, Shambala, centro energetico buddhista ricco di rituali e simboli, e un ultimo passaggio a Ulan Bator.
COSA DICONO I VIAGGIATORI
“Ci sono molte ragioni per fare un viaggio in Mongolia: vivere un’avventura nella natura selvaggia e incontaminata delle steppe sconfinate, dei verdi parchi nazionali, fino alle dune del deserto; entrare in contatto con la cultura e le tradizioni delle popolazioni nomadi, con i loro famosi cavalli e le loro greggi; godere del silenzio davanti ad albe, tramonti e notti stellate mozzafiato; sfida e crescita personale. Escludendo la capitale e i piccoli agglomerati urbani, il resto degli abitanti è nomade e vive nelle caratteristiche gher, uniche abitazioni che punteggiano il paesaggio. Ma la Mongolia ha un ricco patrimonio da offrire anche da un punto di vista storico e culturale: con la presenza di scheletri di velociraptor nel Gobi e con le tracce dell’antico impero mongolo, con Gengis Khan e Kublai Khan.” (Annalisa B.)
Un viaggio attraverso gli spazi sconfinati della Mongolia, tra valli sacre, deserti, canyon e monasteri incastonati nella roccia. Da Ulan Bator alle montagne di granito del Middle Gobi, dalle gole del Gobi meridionale alle dune cantanti di Khongoryn Els, percorreremo centinaia di chilometri su piste sterrate e strade secondarie, dormendo nelle gher tradizionali e vivendo a stretto contatto con la natura. Lungo il percorso incontreremo famiglie nomadi, antichi luoghi di culto, campi gher ai margini di laghi vulcanici e paesaggi segnati dal vento e dalla storia. Un itinerario che attraversa il cuore spirituale e geologico della Mongolia, spingendosi fino al confine con il deserto, dove i colori della terra sembrano cambiare ad ogni curva.
STEPPE, ANTICHE CAPITALI E MONTAGNE SACRE
Dopo un primo impatto con la capitale mongola Ulan Bator. dove si mescolano palazzi moderni, resti sovietici e antichi templi, inizieremo il nostro viaggio verso ovest attraversando steppe punteggiate da mandrie di cavalli e cammelli. Raggiungeremo le formazioni rocciose del Khogno Khan, dove un piccolo monastero in rovina ci attende incastonato tra le montagne. L’antica capitale di Karakorum, oggi Kharkhorin, conserva ancora intatto il suo fascino storico: visiteremo il complesso murato del monastero di Erdene Zuu, con i suoi 108 stupa, uno dei più importanti del Paese, e il museo che racconta le origini dell’impero mongolo.
L’itinerario ci porterà poi tra le dune dorate di Elsen Tasarkhai, dove sarà possibile fare una breve escursione a dorso dei caratteristici cammelli bactriani, prima di proseguire verso le rive tranquille del lago Ugii. Nei pressi di Tsetserleg, capitale della provincia dell’Arkhangai, visiteremo piccoli templi che dominano le colline e luoghi considerati sacri, come la Taikhar Rock. Vivremo giornate intense, tra piste sterrate e incontri con una Mongolia che alterna spiritualità e grandi spazi aperti.


VULCANI, CANYON E IL CUORE NOMADE DELLA MONGOLIA
Proseguendo verso ovest, attraverseremo il Chuluut Canyon, scolpito nella roccia basaltica da antiche eruzioni. I paesaggi cambiano: colline verdi, canyon profondi, cascate nascoste. Raggiungeremo il vulcano spento Khorgo e il lago Terkhiin Tsagaan Nuur, luogo ideale per passeggiate e momenti di quiete tra le gher affacciate sull’acqua. Lungo il percorso potremo visitare accampamenti nomadi, osservare la produzione dell’airag (latte di cavalla fermentato), partecipare a giochi locali e conoscere meglio la vita quotidiana nelle steppe.
Il cammino continua verso sud, attraversando la valle dell’Orkhon e le sue cascate, dove potremo fare brevi escursioni a piedi. Nella zona di Tsenkher troveremo sorgenti di acque termali all’aperto, ideali per una sosta rigenerante. Nel Parco Nazionale Khangain Nuruu con un breve trek o a cavallo, potremo raggiungere il monastero di Tövkhön che ci sorprenderà per la sua posizione isolata tra i boschi e le montagne del Khangai. Le piste si faranno più dure e le distanze più lunghe, ma i paesaggi aperti e le notti sotto le stelle ripagheranno ogni fatica.
CURIOSITÀ
L'Airag è il vero sapore della steppa. Poche cose sono così legate alla cultura nomade quanto questa bevenda, derivata dal latte di cavalla fermentato. L'Airag viene offerta agli ospiti in segno di benvenuto e rispetto, si ottiene mescolando il latte per ore in una grande botte di legno (khukhuur) fino a ottenere una leggera fermentazione alcolica. Il gusto è acidulo, intenso, spesso non piacevole per chi lo prova per la prima volta. L’airag non è solo una bevanda, ma un simbolo dell’identità mongola. Viene consumato soprattutto d’estate, periodo in cui le cavalle allattano i puledri e producono più latte. Bere airag insieme, nella gher di una famiglia, è un’esperienza che va oltre il gusto: è un rito di passaggio, un invito a condividere il tempo, le storie e la vita della steppa.
In alcune tappe del nostro viaggio sarà possibile assaggiarlo direttamente nelle case dei nomadi. Un modo per avvicinarsi davvero alla cultura mongola, accettandone i sapori e l’autenticità.


DAL DESERTO DEL GOBI AI TEMPLI DELL'EST
Nell'ultima parte del nostro viaggio, entreremo nella regione meridionale del Gobi attraversando il centro del Paese fino alle rovine del monastero di Ongiin Khiid, silenziosa testimonianza della repressione religiosa del XX secolo. Da qui ci muoveremo verso sud, dove il paesaggio si farà più arido e cambieranno anche i colori della terra. Esploreremo la valle di Yol, attraversata da strette gole, come il Canyon dell'Aquila, e habitat di numerosi rapaci; e saliremo sulle Khongoryn Els, una distesa di dune che si estende per oltre 80km attraverso il deserto del Gobi.
Lungo il percorso visiteremo progetti agricoli locali che resistono nel deserto e antichi luoghi di ritrovamento di fossili, come Bayanzag, le cosiddette “Flaming Cliffs”. Il viaggio si chiude con un’immersione nella spiritualità mongola nel sito di Khamariin Khiid e nel complesso cerimoniale di Shambala, considerato uno dei centri energetici più potenti dell’Asia. Tra stupa, cerimonie votive e percorsi simbolici, avremo tempo per riflettere sul nostro cammino. Rientreremo a Ulan Bator per un’ultima giornata dedicata alla città e alla cultura contemporanea.







