MONGOLIA EAGLE FESTIVAL Viaggio di gruppo • Adventure • Mongolia e Siberia
13 giorni in Mongolia, viaggio dedicato principalmente all’annuale Golden Eagle Festival, festeggiato nell’estremo occidente del paese. In volo raggiungiamo i monti Altai per un’immersione totale nell’evento più suggestivo ed affascinante dell’anno, tra antiche tradizioni e natura incontaminata.
Paolo Antonio RICCI - Tel. 3388878718
Mongolia: non occorre il visto. È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Da Gennaio 2023 a Dicembre 2025 per tutti i viaggi turistici inferiori a 30 giorni, i cittadini italiani, insieme a quelli di altri 33 paesi, sono esentati dall’ottenimento del visto.
Mongolia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Un breve ma intenso viaggio nella Mongolia più tradizionale, 13 giorni interamente dedicati alla zona dei monti Altai durante l’annuale Golden Eagle Festival, l’evento più suggestivo ed affascinante dell’anno. Un’immersione totale in antiche tradizioni ma anche nella natura più incontaminata, tra monasteri e ger dei Nomadi e montagne, valli, laghi e sconfinate praterie dove cammelli e cavalli corrono in libertà e le aquile dominano i cieli.
In volo dall’Italia raggiungiamo Ulaanbataar dove ci attende la coincidenza interna che in breve tempo ci porterà ad Ulgii, nel pieno della zona degli Altai, le alte montagne che separano la Mongolia da Kazakistan, Cina e Russia. È proprio qui che si svolgerà il Golden Eagle Festival, evento annuale di due giorni durante il quale nomadi e cacciatori si esibiranno e si sfideranno in gare di abilita a cavallo, di addestramento delle aquile e di caccia e di tiro con l’arco, il tutto in un contesto autentico ed incontaminato che ci regalerà immagini spettacolari ed indelebili.
Dedicheremo i restanti giorni alla visita di questa stupenda regione della Mongolia. Il Parco Tavan Bogd offre varie opportunità: potremo ammirare un vero e proprio museo all'aperto estremamente ricco di petroglifi, di pitture rupestri, di statue-steli (turkish stone) disseminate nelle vallate e di cimiteri kazaki. Cercheremo Aral Tolgoi nei pressi del Khoton Lake.
Ammireremo Il blu dei laghi Khoton Nuur e Khurgan Nuur che formano la corona dei 5 santi, le più alte montagne della catena degli Altai da cui svetta il Kuiten Uul (montagna innevata) di 4374 m. Poco più a est, dopo l’azzurro Tolbo Lake, nel Parco Tsambagarav Uul si potrà percorrere la valle di Namarijin con i suoi insediamenti kazaki fino ad arrivare alle propaggini del ghiacciaio che sovrasta i 4202 m. della Tsambagarav mountain.
Rientriamo infine ad Ulgii, dove ci attende il volo interno che ci riporta nella capitale Ulaanbataar. Una volta effettuata la visita della città (monastero di Gandan e di Choiji Lama, Palazzo e Museo e di BogdKhan, Museo delle belle Arti e mercato di Zah) non ci resta che prendere il nostro volo che a malincuore ci riporterà in Italia.
ESTENSIONE FACOLTATIVA A 17 GG:
Aggiungeremo al nostro viaggio tutto o parte di un itinerario circolare che, in base al tempo a disposizione, attraverso la steppa e passando per l’area del Khognokhaan Uul ci porterà prima verso Kharkhorin (l’antica capitale della Mongolia) nella quale si trova lo stupefacente monastero di Erdene Zuu con i suoi 108 stupa, e poi ancora più a ovest, in area di montagna, al Parco Nazionale Terkhiin Tsagaan Nuur con il suo lago e il cratere del vulcano Khorgo.
Tappa successiva sarà il Parco Nazionale Khangain Nuruu con un breve trek al monastero montano di Tovkhon, poi il passaggio nell’area del Gobi attraverso Ongi, villaggio ai margini del deserto e sede dei resti di importanti monasteri devastati negli anni ’30. Inoltrandoci sempre più nel Gobi passeremo per Bayanzag, zona ricca di fossili dove la missione Ligabue ha recentemente realizzato una serie di scavi, raggiungendo quindi tra la desolazione più assoluta le dune di Khongoryn che non mancheremo di scalare.
Ultima tappa nel Gobi sarà la valle di Yol con il Canyon dell’Aquila e poi dopo la profonda immersione nella quiete della natura e degli spazi immensi, il traumatico ritorno nella caotica Ulaanbataar.