TRANSTIBETANA Viaggio di gruppo • Adventure • Cina e Dintorni
Dal Tibet allo Xinjiang, attraversando la strada più alta del mondo, la mitica Xinjiang Road. Il Monte Kailash e il Tibet occidentale, immergendoci in paesaggi mozzafiato e spirituali. La Xinjiang Road ci porterà attraverso altopiani elevati, villaggi remoti e il deserto del Taklamakan, offrendoci un'avventura unica tra storia e tradizioni millenarie.
La linea Soft nasce dall'esperienza quarantennale di viaggi alternativi in ogni parte del mondo. Gli itinerari Soft sono viaggi tra i più collaudati, che si differenziano dagli altri, perche i mezzi di trasporto e gli alberghi sono prenotati e confermati preventivamente da Viaggi nel Mondo. Le sistemazioni sono in camere doppie o triple e talvolta anche in quadruple. Per ogni altro aspetto valgono le caratteristiche peculiari della nostra formula base, quindi la vita di gruppo, la figura del coordinatore, la gestione della cassa comune.
Maurizio TRAVERSO - Tel. 010 4716829
Graziella SORBA tel.0118194121
Cina: Per i cittadini italiani, il governo cinese ha introdotto l’esenzione del visto per soggiorni di massimo 30 giorni fino a Dicembre 2025. Non è al momento necessario il visto cinese per i nostri viaggi.
Nepal: è necessario il visto di entrata.
Vedi le indicazioni secondo due opzioni per l'ingresso in Nepal
Tibet: il visto si ottiene in arrivo, è obbligatorio inviare, almeno 20 GIORNI PRIMA DELLA PARTENZA, una scansione a colori della pagina dei dati e dell'eventuale rinnovo del passaporto a: passaporti_tibet@viaggiavventurenelmondo.it
Nella scheda di prenotazione si raccomanda di inserire i dati del passaporto in maniera corretta
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese, con le pagine bianche per il visto e 4 fotografie.
Nota: chi ha soggiornato per più di un mese in una delle seguenti nazioni non sarà abilitato ad ottenere il visto d’ingresso per il Tibet presso l’ambasciata cinese di Kathmandu: Pakistan, Afghanistan, Siria, Iraq, Iran e Turchia.
Cina: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica.
Nepal: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Sono consigliate l’antitifica e profilassi antimalarica.
Tibet: non ci sono vaccinazioni obbligatorie.
Transtibetana è un viaggio magnifico che tocca località le quali, oltre ad avere una valenza paesaggistica elevatissima, si possono considerare a buon diritto tra le meno conosciute e frequentate dal turismo occidentale che si esistano.
Il programma del viaggio non è assolutamente consolidato, né lo potrà mai essere veramente finché non verranno 'consolidate' le strade e le relazioni tra Cina e India con le loro contrastanti contestazioni territoriali nella regione di confine tra il Tibet e il Ladakh indiano.
Siccome poi si tratta di un viaggio di non frequente esecuzione (è stato ripetuto solo 3 volte in 10 anni) gli aggiornamenti sono rari quindi la situazione generale è tutta da verificare di volta in volta.
Il viaggio si compone essenzialmente di tre parti: una sosta iniziale a Kathmandu e coincidenza per Lhasa (o volo via Cina su Lhasa). Una prima parte in Tibet con permanenza di qualche giorno a Lhasa e quindi trasferimento verso il Kailash; prosecuzione per Tooling e Tsaparang e termine ad Ali. Infine una terza parte in Xinjiang con trasferimento da Ali a Kashgar.
Le soste iniziali a Kathmandu e Lhasa e al Monte Kailash sono ampiamente descritte nei programmi Lhasa ed oltre, Sri Kailash e Kailash e oltre a cui si potrà fare riferimento . Per il tratto Ali Kashgar riportiamo di seguito una descizione dettagliata tratta dall'ultimo viaggio realizzato:
Trasferimento da Zanda ad Ali per la strada settentrionale. Si attraversano nuovamente passi ad altezza superiore ai 5.000 metri in un paesaggio magnifico. Dal lato opposto si scende meno di quanto si è saliti e dopo 140 Km si torna sull'altopiano raggiungendo la direttrice principale nei pressi di Namru. Dopo altri 70 Km si raggiunge Ali).
L'indomani proseguiamo per Rutok (120 Km). per cercare i petroglifi di Risum, ci ferma la polizia e ci trattiene per una buona mezz'ora controllando i passaporti. Siamo vicini all'Aksai Chin ed i controlli sono severi.
Subito dopo Rutok belle viste sul lago Palgon e sulla catena del Kun Lun. Dopo un nuovo accurato controllo di polizia giungiamo a Dolma.
Dopo poco più di 200 Km, invece dei 300 risultanti dalla cartina, arriviamo a Sumxi, a quasi 5.000 metri , dove esiste una modesta guest house, ma convine pernottare a quate più ragionevoli scendiamo per altri 70 Km fino a Tianshuihai, superando il passo che separa il Tibet dall'Aksai Chin, il Jieshan Daban che i nostri altimetri danno a 5.300 metri (un cartello sul passo riporta 6.700 !!).
Bellissime viste sul lago Aksai Chin. A Tianshuihai troviamo una ragionevolissima guesthouse in riva al lago (Tianshuihai vuol dire "mare d'acqua dolce") . Nella notte ha nevicato e l'altopiano è tutto bianco. Avvistiamo branchi di stambecchi tibetani (Ovis Poli). Sosta a Dahongliutang (il nome significa grande distesa di salici rossi, ma i salici nonc i sono) si trova a 5.050 metri. La sera, percorsi 320 chilometri, che è già una bella distanza, raggiungiamo Xaidulla e decidiamo di fermarci lì. A Xaidulla c'è una grossa caserma e ci sono anche moltissime guesthouse (probabilmente alberghi ad ore).
Puntiamo su Shache. Sono 420 chilometri, ma gli ultimi 160 sono asfaltati, per cui la cosa si presenta fattibile. Passiamo da Mazar (3.700 metri) da cui si vede il K2 molto vicino, il panorama è molto interessante più mosso, anche se sempre completamente brullo.Risaliamo un passo molto alto e quindi scendiamo per valli strette fino a Kudi (2.200 metri). Dopo Kudi risaliamo nuovamente fino a 3.200 e quindi per gole strettissime scendiamo finalmente nella pianura del Xinjiang. Qui inizia anche la strada asfaltata.
Dopo 100 Km raggiungiamo Yerchen (Kargilik) e dopo altri 60 Shache (Yarkand), (famoso per i coltelli) al mattino su prosegue per Kashgar.
Da Kashgar con una serie di coincidenze, rientriamo in Italia o via Kyrgyzstan.

