SRI KAILASH TIBET Viaggio di gruppo • Adventure • Cina e Dintorni
In questo viaggio di gruppo, esploreremo la sacra montagna di Kailash e i laghi Manasarovar, attraversando Lhasa e Kathmandu. Dalla spiritualità di Kailash alle meraviglie culturali e paesaggistiche di Lhasa e Kathmandu, vivremo un'avventura che intreccia natura e sacralità in un contesto unico.
La linea Soft nasce dall'esperienza quarantennale di viaggi alternativi in ogni parte del mondo. Gli itinerari Soft sono viaggi tra i più collaudati, che si differenziano dagli altri, perche i mezzi di trasporto e gli alberghi sono prenotati e confermati preventivamente da Viaggi nel Mondo. Le sistemazioni sono in camere doppie o triple e talvolta anche in quadruple. Per ogni altro aspetto valgono le caratteristiche peculiari della nostra formula base, quindi la vita di gruppo, la figura del coordinatore, la gestione della cassa comune.
Nicoletta VINELLI - Tel. 3384926649
Valentina CONTICELLI - Tel. 3478362474
Gian Andrea PAGNONI - Tel. 3393500584
Cina: Per i cittadini italiani, il governo cinese ha introdotto l’esenzione del visto per soggiorni di massimo 30 giorni fino a Dicembre 2025. Non è al momento necessario il visto cinese per i nostri viaggi.
Nepal: è necessario il visto di entrata.
Seguire le indicazioni secondo due opzioni contenute nel link
Tibet: il visto si ottiene in arrivo, è obbligatorio inviare, almeno 20 GIORNI PRIMA DELLA PARTENZA, una scansione a colori della pagina dei dati e dell'eventuale rinnovo del passaporto a: passaporti_tibet@viaggiavventurenelmondo.it
Nella scheda di prenotazione si raccomanda di inserire i dati del passaporto in maniera corretta
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese, con le pagine bianche per il visto e 4 fotografie.
Nota: chi ha soggiornato per più di un mese in una delle seguenti nazioni non sarà abilitato ad ottenere il visto d’ingresso per il Tibet presso l’ambasciata cinese di Kathmandu: Pakistan, Afghanistan, Siria, Iraq, Iran e Turchia.
Cina: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica.
Nepal: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Sono consigliate l’antitifica e profilassi antimalarica.
Tibet: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica.
Per motivi di ottenimento visto il viaggio potrebbe iniziare a Chengdu per poi volare a Lhasa e uscire da Kathmandu.
Per il mal di montagna è opportuno documentarsi e consultarsi con un medico, si viaggia tra i 3000 e 5200 m
"V'è quivi fuori di strada un monte sterminante alto, molto largo di circuito, nella sommità ricoperto dalle nuvole e da perpetue nevi e ghiacci, e nel resto molto orrido e rigido per l'acerbissimo freddo, che in esso fa".
Ippolito Desideri S.J. 1716
Questa la prima descrizione fatta da un occidentale del monte Kailash che, sacro alle religioni Induista, Buddista, Bön e Janica si innalza aldilà dell’Himalaya sul pianoro Tibetano, ed è considerato il centro del mondo da milioni di fedeli. Per i Tibetani, ogni giro compiuto a piedi attorno alla montagna è un ulteriore avvicinamento al Nirvana. Alcuni affrontano i cinquanta chilometri del kora (il periplo della montagna) in una sola giornata, altri impiegano anche due settimane procedendo con una infinita serie di genuflessioni. Il gruppo raggiungerà il Kailash mescolandosi ai fedeli che vanno in pellegrinaggio al sacro monte.
In volo dall’ Italia a Kathmandu in Nepal ed a Lhasa in Tibet. Una visita all’imponente Potala , simbolo della potenza temporale dei grandi abati lamaisti, ed al Jokang la cattedrale sacra a tutti gli ordini monastici del vajrayana. Formiamo la nostra carovana di jeep e lasciamo la regione di Ü per entrare in quella più ad ovest dello Tsang. Gli autisti ci condurranno sulla pista che in cinque giorni porta a Darchen. Lungo la strada visiteremo Gyantze con l'imponente Kum Bum e il monastero di Pelkor Chode e poi Shigatse con il monastero di Tashi Lhunpo residenza un tempo del Panchen Lama. Poi continueremo lungo la valle del Tsangpo (Brahamaputra) abbandonando la regione dello Tsang ed entrando negli immensi territori dove vagano i pastori Drokpa. Fra colline di 6.000 metri, pascoli, dune di sabbia, guadi e spazi sterminati incontreremo le loro tende nere e le mandrie di jak che punteggiano i pendii attorno agli accampamenti. In un ambiente dove ogni montagna presenta i colori più vari, raggiungiamo il Mayum la ed entriamo nel bacino del fiume Sutlej.
Finalmente la piramide cristallina del Kailash comparirà di fronte a noi. Disposto sul margine settentrionale della piana di Bharka, il villaggio di Darchan (grande bandiera di preghiera) (4.620 m) è il punto di appoggio da cui inizia il pellegrinaggio attorno al Kailash: una dozzina di case ed una tendopoli. Lo sguardo spazia per più di cento chilometri oltre la piana delimitata dai sacri laghi Manasarova e Raksas, l’imponente Gurla Mandahta si staglia isolato sull’orizzonte meridionale ed alle sue spalle fan capolino le cime nepalesi del Saipal (7.031 m), dell’ Api e quelle del Garwal Himal in India. Da tutta l’immensa regione di Ngari (il Tibet occidentale) centinaia di pellegrini sono convenuti per innalzare il nuovo Tarboche ed intraprendere il kora (periplo della montagna): indossano cappelli dalle più strane fogge; sopra la chuba, la grande palandrana scura, portano fasce coloratissime. I più poveri si difendono dal freddo con abiti tagliati nella pelle di yak, le donne che giungono dal nord indossano mantelli rossi e neri. Con la nostra carovana di yak e cavalli, li seguiremo affrontando il cammino in tre giornate ed incontrando i pellegrini Bön che compiono il kora in senso inverso al nostro.
Le tappe di questo percorso religioso ed esoterico si snocciolano come il rosario fra le mani dei pellegrini: i quattro chhatsal ghang (luoghi di genuflessione), il sacro palo o Buddha (tib. shapje dragdo), il Chorten Kang gni (lett.: chorten d’ingresso del kora), i luoghi legati alla leggenda di Gesar di Ling il lago Gaurikhund (tib. Tuuje Chempo tshom; lago del grande e compassionevole Bodhisattva), ed i gompa di Chhö-ku (pr. ciocu, 4.820 m), Driraphung (pr. Tintipu), Zutrulpugh. Il punto più elevato è il Drolma La a 5.600 metri. Chi lo valica, ci ricorda Lama Govinda, entra in una nuova vita. Tornati a Darchen, una breve salita permette la visita dei monasteri di Gyengtak, Silung, e la visita della imponente parete sud del Kailash. Riprendiamo le nostre jeep e visitiamo i monasteri restaurati di Ciù e di Gossul in riva la Manasorovar, il sacro lago. Prendiamo la strada dell'altipiano che porta in Nepal. Dall'ultimo passo a 5100 metri, dove si ha una visione d'insieme della catena dell'Himalaya, si scende lungo una strada che costeggia il lago Palku tso per poi scendere in maniera repentina fino al villaggio di Kyirong posto sul confine nepalese. Si tratta del nuovo punto di confine aperto ad ottobre 2017 dopo che Zhangmu è stato chiuso a seguito del terremoto del 2015. Proseguiamo per Rasuwa alla frontiera nepalese superando un ponte e da qui si parte, si fanno 130 km di strade in pessimo stato con molti pezzi non asfaltati, in serata arrivo a Kathmandu.
PARTECIPAZIONE AL KORA
(PELLEGRINAGGIO A PIEDI DI 3 GIORNI CON GIRO IN QUOTA DEL MONTE KAILASH)
Il trekking di 3 giorni sul sentiero dei pellegrini attorno al Monte Kailash è da ritenersi impegnativo perchè oltre ad iniziare da una quota a Darchen di 4670 metri, si arriva a raggiungere anche i 5650 m. sul Passo Drolma La. Consigliamo quindi ai partecipanti non abituati a camminare a quote oltre i 4000m e non in buone condizioni fisiche di allenamento, di valutare attentamente l'eventuale partecipazione al trek.