CINA GUIZHOU Viaggio di gruppo • Adventure • Cina e Dintorni
Feste e colori delle popolazioni di montagna nello sconosciuto e fantastico Guizhou, con la magica Guilin e Yangshuo. Questo itinerario unico esplora le tradizioni vivaci e i paesaggi mozzafiato del Guizhou, dove le celebrazioni locali offrono un'esperienza culturale autentica. Guilin incanta con le sue formazioni carsiche spettacolari, mentre Yangshuo affascina con i suoi paesaggi idilliaci lungo il fiume Li.
Cina: Per i cittadini italiani, il governo cinese ha introdotto l’esenzione del visto per soggiorni di massimo 30 giorni fino a Dicembre 2025. Non è al momento necessario il visto cinese per i nostri viaggi.
Cina: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica.
Viaggio attraverso regioni caratterizzate da un paesaggio verdissimo: terrazzamenti, risaie, fiumi, cascate e scene bucoliche...Inoltre gran parte della regione (il nord ovest del Guizhou e la zona di Guillin e Yangshuo nel Guangxi) è caratterizzata da una morfologia carsica assai accentuata, con le formazioni rocciose a sono spesso raffigurate nelle classiche stampe cinesi. L’interesse del viaggio è tuttavia prevalentemente etnologico e si focalizza soprattutto sugli usi e costumi di due minoranze: i Miao e i Dong. E’ un vero e proprio viaggio nella Cina delle minoranze, dove gli Han vivono solo nelle città. Si tratta di regioni rurali pressoché sconosciute ad un turismo di massa straniero. Molti invece i turisti a Guillin e Yangshuo. Uno dei problemi principali è la lingua (nessuno parla inglese, nemmeno le receptionists degli alberghi!), ma si supera facilmente con un pò di pazienza, tanta fantasia...e una guida per i momenti più problematici!)
Il Guizhou è una delle 5 Province Autonome cinesi abitata da minoranze; su più di 28 milioni di persone, oltre 6 milioni appartengono ai gruppi Miao, Buyi, Dong, Hui, Yi. Essi, respinti in tempi antichi dall’arrivo degli Han, lasciarono le zone di pianura e si insediarono in località spesso inaccessibili e poco fertili.Ancor oggi piuttosto povero, nonostante sia ricco di risorse minerarie, il Guizhou, soggetto ad un clima subtropicale monsonico, basa la propria economia sull’agricoltura coltivando riso, mais, patate e peperoncino. Famoso in Cina per i mercati e le feste, cui affluiscono le diverse minoranze nei loro colorati vestiti, è ancor oggi poco visitato dal turista straniero.
Dall'Italia voleremo a Guiyang, capoluogo del Guizhou. Da questa città, tipicamente cinese, con autobus privato ci dirigeremo dapprima verso Ovest a Liuzhi, a cercare i villaggi Miao dove le ragazze acconciano i capelli con matasse di lana nera e ricamano i loro vestiti. I Miao, sembra siano originari dell’ Asia Centrale; costretti ad emigrare ad Ovest verso lo Yunnan e la Birmania e a Sud verso il Guanxi e l’Indocina, vi si stabilirono occupando i terrazzi montani. I gruppi più numerosi sono costituiti oggi dai Miao Rossi (Hunan-Guizhou), dai Miao Neri (Guizhou Orientale), dai Miao Blu (Guizhou Centrale), dai Miao Bianchi e Miao dei Fiori (Guizhou Occidentale- Yunna). Le loro case sono costruite sia in pietra che in legno e talvolta su palafitte.Quindi Shuicheng per raggiungere in un arido paesaggio carsico, punteggiato da pecore, Weining, paesetto di montagna dove si svolge un interessantissimo mercato con genti Miao, Yi e Hui. Nei pressi la riserva avifaunistica Cao Hai, popolata soprattutto da novembre a marzo. Passando da Hezhang e Dafang, città da pochissimo aperte agli stranieri, dove la curiosità per i “nasi lunghi” è molto evidente, attraverso colline di rododendri andiamo a Zhijin in un affascinante ambiente carsico. Visitiamo la più grande grotta cinese Daji Dong.
Tempo permettendo ci spingeremo a nord fino a Zunyi tra foreste di bambù e ricordi della Lunga Marcia, un’altra zona dove i turisti sono veramente rari. Un pò più a sud Anshun, antica cittadina di mercato (dal tè all’oppio) con vie strette e vecchie case di legno; la grotta di Longgong che si visita in barca, e Huangguoshu, la cascata più alta e spettacolare di tutta l’Asia. Ripassiamo dalla capitale Guiyang, una città moderna in veloce espansione; ma basta spostarsi nelle vie del quartiere vecchio per imbattersi in un affascinante mercatino di uccelli e pesci ornamentali, mercato alimentare in Fushui Street è una goduria per gli occhi e il palato! Nell’area di Kaili del Guizhou Orientale dedicheremo il nostro tempo ai villaggi abitati dai Miao che, durante la Cerimonia di Benvenuto, indossano spendidi costumi ricamati, impreziositi da gioielli d’argento. Organizziamo un giro nei dintorni che, passando da piccoli villaggi di casette di legno, potrà toccare Taijang con un altro bel mercato; Fanpai attraverso uno stupendo paesaggio a terrazze; Shidong e Tangiong dove lavorano l’argento; l’antico borgo Zhenyuan con un tempio taoista. In barca attraverso gole spettacolari raggiungiamo Shibing. Chonganijang è un centro gejia e sede di un altro pittoresco mercato. A Thonxi lavorano la seta, a Tonggu ci sono le acquarelliste. Matang è un paese gejia, mentre la maggioranza della popolazione appartiene al gruppo miao. Decideremo l’itinerario in base alle feste che si svolgono nell’arco di tutto l’anno. Da Kaili proseguiamo in bus attraverso le terre abitate dai Dong per un’ultima scorpacciata di paesaggi a terrazze e paesi caratteristici per le loro torri e i ponti comperti - detti Ponti del Vento della Pioggia ornati da sculture e pitture. Vedremo quello di Diping e il più bello e famoso, già nel Guangxi, Chengyang. Passando per Rongjiang, Xhaoxing e Sanjiang, giungeremo a Guilin nel Guanxi, immortalata dai grandi pittori e poeti del passato. Con una breve gita sul Fiume Li termineremo il nostro viaggio e, preso l’aereo voleremo di ritorno in Italia.