CINA FESTIVAL DEL GHIACCIO Viaggio di gruppo • Adventure • Cina e Dintorni
12 giorni in Cina per il Festival del Ghiaccio a Ha’erbin, ammirando le fantasmagoriche costruzioni di ghiaccio. Le spettacolari lanterne di ghiaccio illuminano la città , mentre le tigri siberiane offrono un'esperienza unica. Il viaggio culmina nel fascino della Pechino invernale, con i suoi paesaggi innevati e la cultura vibrante.
Cina: Per i cittadini italiani, il governo cinese ha introdotto l’esenzione del visto per soggiorni di massimo 30 giorni fino a Dicembre 2025. Non è al momento necessario il visto cinese per i nostri viaggi.
Cina: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica.
Ogni anno, in inverno, a Ha’erbin, città dell’estremo Nord cinese, ha luogo il 'festival del ghiaccio', un complesso di iniziative tese a sfruttare le potenzialità 'architettoniche' del ghiaccio e della luce.
Ormai il festival ha risonanza vastissima e schiere di artisti si danno appuntamento nei mesi di gennaio e febbraio per realizzare, muniti di un tubo getta acqua e sorgenti di luce, un fantasmagorico mondo di ghiaccio variopinto: case, intere città in miniatura, statue di animali mitici e non, persone, scene di ogni tipo in un rutilante, gelido balenio di luci variopinte e di riflessi, spettacoloso soprattutto di notte. Contemporaneamente si svolge un tradizionale festival di lanterne colorate, anche queste però fatte di ghiaccio, sottili trine gelate che moltiplicano e rifrangono infiniti colori…
Il viaggio si ripromette di andare a 'dare un’occhiata' a questo mondo gelido (-15 / -30 °C) ma animatissimo di genti e colori, straripante inventiva e fantasia, espressione di una cultura che, nonostante globalizzazione e tecnologia, resta ancorata alle sue tradizioni, semplicemente adeguandole ai tempi.
Ma Ha’erbin non ha solo il ghiaccio: antica città di frontiera ai tempi dell’espansione dell’impero russo, conserva ancora un’impronta 'siberiana' e strutture strane per il mondo cinese: una chiesa cristiana, una sinagoga, il vecchio quartiere ebraico (all’inizio del XX sec. vi risiedevano circa 20.000 ebrei) nonché il centro storico pedonale rimasto fermo nel tempo.
Poco lontano dalla città c'è un parco-zoo ove vengono allevate le tigri siberiane, animali ad altissimo rischio di estinzione ed al massimo del loro fascino in inverno.
Il viaggio in breve: volo Italia Pechino, un altro breve volo o, meglio, un rapido, comodo ed interessante treno notturno e siamo nel freddo siberiano di Ha'Erbin, dove spenderemo 4 giorni a visitare tutto e soprattutto a vivere l’atmosfera della città , gelidissima e festaiola ad un tempo.
Di ritorno a Pechino, dedicheremo qualche giorno ad una visita invernale della capitale, anch'essa gelida (-12 °C) ma sempre varia ed interessante: la Città Proibita, la Grande Muraglia, il Tempio del Cielo, il Palazzo d’Estate, verrebbe da dire tutto sotto la bianca coltre nevosa, solo che la neve è nera per l’inquinamento da riscaldamento a carbone…
Ci sembrerà di essere appena arrivati quando già rullerà sulla pista l’aereo per il ritorno.
Non dimentichiamo che fa freddissimo, occorrono adeguati vestiti e scarpe (consultare il coordinatore) ma non si patirà il freddo: tutti i luoghi chiusi sono confortevolmente riscaldati...fin troppo!
Cronologia di massima
1°-2° giorno Italia - Beijing - Ha'erbin
3°-6° giorno Ha'erbin: festival del ghiaccio, visita città e dintorni
7° giorno ritorno a Beijing (con il suggestivo treno in un mondo bianco)
8°-10° giorno visita invernale a Beijing
11°-12° giorno ritorno in Italia