CINA MITICA Viaggio di gruppo • Adventure • Cina e Dintorni
Viaggio in larga parte fuori dai consueti circuiti e lungo gli antichi sentieri orientali della Via della Seta. Itinerario ricchissimo di località incredibili: colline policrome e monti arditi, dune e steppe, antichissimi monasteri di ogni tipo. Esplora le principali grotte buddiste del paese e centri storico-culturali, immergendosi in un'avventura unica.
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Domenico RISCHITELLI - Tel. 3395913641
Cina: Per i cittadini italiani, il governo cinese ha introdotto l’esenzione del visto per soggiorni di massimo 30 giorni fino a Dicembre 2025. Non è al momento necessario il visto cinese per i nostri viaggi.
Cina: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica.
Un nuovo itinerario in un’area piuttosto dimenticata (a torto) dalle classiche rotte turistiche, a parte Xian. Programma denso di mete, attraverso 6 regioni cinesi. Un lungo percorso che si snoda da ovest a est, da Dunhuang (capitale del Gansu) fino a Hohhot (capitale della Mongolia Interna cinese), tutto via terra, per non perdere nulla di quanto offre questo vasto territorio.
Dopo un passaggio iniziale a Pechino (con possibile visita in centro), arrivo in volo a Dunhuang (Unesco), in cui programmeremo subito delle interessanti visite nei dintorni. Innanzitutto, poco fuori città , la particolarissima tomba Wei-Jin e la pittoresca risorgiva del Crescent Moon Lake, affiorante dalle dune che lo circondano e relativo storico palazzo che vi si specchia. Con un percorso verso ovest, quasi al confine con lo Xinjang, lo Yumen Pass, avamposto nell’antica via della seta, con significative vestigia dell’epoca: la Porta di Giada, le torrette di avvistamento ed i più arcaici resti della Grande Muraglia. Iniziando il lungo percorso verso est, la prima dei ben 6 templi rupestri buddisti inclusi nel viaggio: le Mogao Caves (Unesco): ben 492 templi affrescati scavati nella roccia.
Sosta successiva a Jiayuguan: forte e ancora suggestive parti della Muraglia, qui nota come la 'Muraglia aggrappata', perché segue le ondulazioni dei monti sui suoi crinali. Tocca poi al geoparco di Zhangye Danxia (Unesco), che offre le incredibili visioni delle sue celebri montagne dalle policrome striature naturali, tanto da meritarsi l’appellativo di 'montagne arcobaleno'. Tappa al complesso del Mati Si (innumerevoli caverne, 500 pagode e reliquiari su 5 livelli), al Dafosi, con il più grande Buddha reclinato in legno della Cina e altri templi ancora in zona. Deviazione facoltativa (nella confinante Mongolia Interna), verso l’area desertica di Badain Jaran: suggestive dune con molti laghetti incastonati nelle sabbie, ruderi di templi fortificati...e cammelli; ma per raggiungere le zone più remote sarebbero necessari 4x4…e tempo. In alternativa possibile escursione all’antico 'villaggio fortificato tartaruga' di Yongtai, così chiamato per la figura geometrica delle sue mura. Dopo una notte a Wuwei (e visite varie in città ), via verso Lanzhou (altre possibili visite urbane, incluso museo), base di partenza per la visita (con tragitto in barca sul Fiume Giallo) al Bingling Temple (Unesco) (notissime grotte dei 1000 Buddha) e successivamente al celebre Monastero di Labrang, mistica enclave di buddismo tibetano dalla magica atmosfera. Altra sosta doverosa al complesso delle grotte di Maijiashan (oltre 7200 sculture buddiste e 1000 mq di affreschi in 19 grotte).
Lasciamo la regione del Gansu per entrare in quella dello Shaanxi. Sosta lungo la via per visita a templi e pagoda del Famen Si, prima di approdare alla mitica Xian (Unesco) che merita almeno 2 giorni. Oltre alle sue animatissime vie del mercato islamico, storiche mura, varie pagode, mausolei e un interessantissimo museo provinciale. Ma la sua più nota attrazione mondiale nei paraggi resta il mausoleo dell'imperatore Qin Shi Huang e soprattutto gli annessi 3 padiglioni che racchiudono il celeberrimo 'esercito di terracotta' (Unesco). A quel punto da decidere, in base al tempo disponibile, se effettuare una deviazione verso sud-est per visitare i suggestivi monasteri taoisti arroccati sui Monti Wudang (Unesco), dallo straordinario contesto architettonico-paesaggistico.
Tappa da non mancare è il famoso Monte Hua, incluse le strutture religiose che ospita ed i cui sentieri ferrati strapiombanti sono stati definiti come 'l’escursione più terrificante al mondo'. Evitandoci rischi, fatica e risparmiando tempo, potremo utilizzare invece una delle locali funivie almeno per un’occhiata a quegli ambienti così inconsueti. Da qui inizieremo il tragitto finale verso nord. In questo itinerario, altre tappe di rilievo assoluto. Ai due estremi sud e nord, innanzitutto i rispettivi famosissimi siti Unesco delle grotte di Longman e quelle di Yungang. Ma nel tragitto intermedio tra questi due luoghi, molti altri luoghi di estremo interesse. In progressione geografica: Luoyang (molto singolare la Lijing Gate, con l’ingresso delle mura con piazzetta a semianfiteatro), il White Horse Temple e quello Shaolin (Unesco), l’antico centro storico di Ping Yao (Unesco) (racchiuso nelle imponenti mura e forse quello meglio conservato dell’intera Cina), il Jinci Temple e la vicina città di Taiyuan.
Infine possibile deviazione verso est per il Monastero Sospeso di Xuankong, prima di approdare a Datong. Destinazione finale del viaggio sarà comunque Hohhot, il capoluogo della regione autonoma cinese dell’Inner Mongolia. L’atmosfera dei paesaggi richiama da vicino quelli mongoli più a nord e non mancheremo quindi di avvicinarci proprio alla frontiera della Mongolia. Questo verso 3 possibili direttive, da decidere, tra le 'grassland' (gli affascinanti ambienti stepposi dalla natura incontaminata), di Xilamuren, Gegentala o Huitengxile, secondo il tempo che ci sarà rimasto. In uno di questi luoghi trascorreremo un’indimenticabile notte in un accampamento di 'gher' (le tipiche yurte mongole), nel mezzo di paesaggi pieni di suggestione. Dopo l’escursione nelle sterminate steppe del nord, torneremo a Hohhot, per le ultime visite in città : innanzitutto il bellissimo museo dalla modernissima architettura, ma anche alcuni interessanti templi, pagode e stupa, oltre alle vivaci strade commerciali del centro città , invase da bancarelle e negozietti dalle più varie mercanzie. Da lì, triangolando nuovamente via Pechino, rientro in Italia.
(NB: il viaggio viene bene se effettuato solo da ovest verso est, lasciando la parte più leggera e flessibile alla fine, in base al tempo rimasto a disposizione).