SONDA SCONOSCIUTA Viaggio di gruppo • Adventure • Estremo Oriente
Un impegnativo viaggio di gruppo alla scoperta delle estreme isole della Piccola Sonda: Lembata, Pantar, Alor, Timor. Lembata e Pantar offrono paesaggi vulcanici impressionanti e comunità locali che mantengono vive antiche tradizioni. Alor con le sue barriere coralline spettacolari, perfette per snorkeling e immersioni. Timor completa l'itinerario.
Indonesia: il visto si ottiene all'arrivo al costo di circa 500.000 rupie.
Il passaporto deve essere integro, senza strappi o scollature e valido almeno 6 mesi dalla data di uscita dal paese, pena il respingimento. Con effetto dal 14 Febbraio 2024 l'Indonesia richiede il pagamento di 150.000 rupie (circa € 9,23) da ogni viaggiatore internazionale in arrivo a Bali. Tale diritto può essere prepagato prima dell'arrivo attraverso il sito https://lovebali.baliprov.go.id/
Indonesia: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Sono consigliate antitifica e profilassi antimalarica.
L'Indonesia, il più grande arcipelago del mondo, disteso tra gli oceani Indiano e Pacifico, comprende migliaia di isole, ognuna delle quali ha ambienti naturali, gruppi etnici, culture, tradizioni, architetture e costumi suoi propri, che la differenziano da tutte le altre. In un tale caleidoscopio umano e naturale non deve stupire che, nonostante il crescente interesse del turismo internazionale, molte regioni siano rimaste ancora al di fuori da qualsiasi flusso turistico e possano tuttora apparire pressoché vergini agli occhi del visitatore. Le estreme isole orientali della Piccola Sonda (Nusa Tenggara Timur), da Lembata, ad Alor, a Timor, sono tra queste e andremo ad esplorarle con tutti i possibili mezzi reperibili sul posto, barche, pullmini, camion e anche a piedi, per raggiungere i villaggi più isolati ed autentici.
Dall'Italia a Denpasar (Bali) e da qui ancora in volo per Kupang, nella parte indonesiana dell'isola di Timor, base di partenza per l'esplorazione delle montuose aree centrali di Soe e Kefamenanu, ricche di villaggi tradizionali. Raggiungeremo None, ultimo villaggio di cacciatori di teste, e Temkessi, entrambi dell'etnia Dawan, con le caratteristiche capanne ad alveare, e poi Manulea, dell'etnia Balunese, fino al remoto villaggio di Fatumasi, alto sulle montagne, oppure a Boti, dove per volere del locale rajah tutti gli abitanti indossano gli abiti tradizionali. In alcuni di questi villaggi risiedono ancora i re o le regine degli antichi regni di Timor, che godono tuttora di grande influenza sulla popolazione e che potremo incontrare nelle loro residenze reali, spesso costruite nello stile locale, assistendo alle danze organizzate in onore degli ospiti. Magari un pò di mare sulle spiagge dell'isola di Rote e già ci aspetta il volo (o la barca, dal porto di Atapupu) per la remota isola di Alor, ancor più ricca di culture tradizionali, con ben otto diversi gruppi etnici e linguistici.
A Kalabahi, dopo la visita ai villaggi più facilmente accessibili, Bompalola, Mombang, Takpala, organizzeremo la nostra spedizione verso le incontaminate regioni dell'interno, ancora praticamente sconosciute al turismo. Giunti ad Apui, al centro dell'isola, proseguiremo in fuoristrada per i remoti villaggi di Kobra, Padam-Panjang, Kaipera e cercheremo di effettuare anche un trekking di due o tre giorni, ai villaggi più isolati, non raggiunti dalle strade, prima di spingerci nelle regioni più orientali, verso Lantoka e Maritain, per entrare in contatto con altri gruppi etnici. Per la notte chiederemo ospitalità al "kepala desa" (capovillaggio), dormendo nelle tradizionali capanne aloresi (rumah gudang), in modo da conoscere più da vicino la vita di queste popolazioni, sicuramente incuriosite quanto noi dal nostro arrivo. Una volta rientrati a Kalabahi, noleggeremo una barca per una crociera di 3 o 4 giorni tra le isole di Ternate, Pura, Trewen e Pantar, con fondali giudicati tra i più belli dell'intera Indonesia, ricchi di ogni genere di coralli e pesci tropicali.
Dormiremo sul ponte o nei villaggi della costa e da Alimaka, sull'isola di Pantar, potremo anche spingerci all'interno, verso Kakamauta, e da lì salire al cratere del vulcano Gunung Sirung (600 m, 2 ore), occupato da un bel lago sulfureo circondato da fumarole. Ci aspetta ancora l'isola di Lembata, che raggiungeremo via mare, sbarcando al porticciolo di Wairiang, sulla costa nord, oppure a Lewoleba, dove troveremo un mezzo per attraversare le montagne e raggiungere il villaggio di balenieri di Lamalera, con grandi tranci di carne di balena stesi a seccare su tutte le case. Poi il caratteristico mercato di Wulandoni, basato ancora sul baratto, qualche bagno sulle belle spiagge della penisola di Lewoleba o un'ultima escursione a Jontona ed al vicino villaggio tradizionale di Kampung Lama, base di partenza per il cratere del fumante Ili Api (1450 m, 3-4 ore), prima di prendere la barca pubblica per Larantuka, sull'isola di Flores, e proseguire tra mare e vulcani per Maumere, dove ci attende il volo per Denpasar e la successiva coincidenza per l'Italia.