SIMILAN PHI PHI Viaggio di gruppo • Adventure • Sud Est Asiatico
due spicchi di paradiso nel mare della Thailandia: il Parco delle isole Similan e l'isola di Phi Phi
Roberta SCATIZZI - Tel. 3381600297
Non occorre il visto. Passaporto valido almeno 6 mesi. Consigliata profilassi antimalarica
In Thailandia, la legge prevede il reato di insulto alla religione buddista per alcuni tatuaggi e il possesso della sigaretta elettronica. Clicca qui
L'ingresso nel paese è consentito senza restrizioni.
Il rientro in Italia è consentito senza restrizioni.
Un viaggio dedicato al mare della Thailandia, le sconosciute isole Similan e la più famosa Phi Phi.
Arriveremo a Bangkok, che non mancheremo di visitare con i suoi templi, la sua città di canali, le sue pagode e magari un salto notturno alla famosa Patpong In autobus, in treno o in volo partiamo verso sud.
Il Parco Nazionale delle Similan (aperto da novembre a maggio) è costituito da un gruppo di nove isole, chiamate anche Kokao che significa appunto nove, 90 km a nord di Phuket, disseminate in un mare di fiaba, tutte disabitate a eccezione di Koh Similan che ospita gli uffici del Parco Nazionale di Similan. Quest’ultima dista 80 km dalla costa di Khuraburi, 40 km da quella di Thap Lamu e 90 km da Phuket.
I bungalow statali sono piuttosto economici e ancora di più lo sono le tende messe a disposizione sempre dagli uffici del parco.
Oltre a Koh Similan altre due aree di campeggio sono previste a Koh Miang e a Koh Ba Ngu. La stagione va da dicembre a fine aprile, sia per la sicurezza della traversata che per le gioie delle immersioni. Le spiagge sono meravigliose, sabbia bianchissima, rocce tipo Sardegna, acqua cristallina.
Trascorreremo giorni indimenticabili con gite in barca, immersioni poi a sera si mangia al ristorantino del villaggio quello che arriva dai pescatori, una volta polpi, una volta pesci tipo dentici, una volta granchi, si spendono da 200 a 400 bath, spesso abbiamo affittato barche per andare alle altre isole, incantevoli.
Ci arriveremo da Bangkok attraverso Khuraburi circa 5 ore di viaggio in barca da Thap Lamu, un villaggio a circa metà strada fra Khuraburi e Phang-Nga (raggiungibile in autobus), la traversata richiede solo tre ore circa, con relativo abbassamento dei prezzi.
Rientriamo sulla terra ferma e raggiungiamo Phuket base di partenza delle isole Phi Phi. Queste isole si trovano a tre ore a est di Phuket e a tre ore a est di Krabi, sulla terraferma. Phi Phi comprende due isole: la Phi Phi Leh, uno scosceso monolito calcareo e Phi Phi Don, ricca di piccole baie e spiagge. Phi Phi Don ha la forma di un manubrio. Verso sud-est si trova una mezza dozzina di spiagge, divise tra loro da punte rocciose; Hat Yao, o “spiaggia lunga” è la più grande e la più frequentata. In tutte queste baie l’alloggio è limitato ai simpatici bungalow, le immersioni nelle acque di Hat Yao saranno indimenticabili.
Vale anche la pena arrampicarsi sul punto più alto dell’isola: si potrà ammirare una fantastica vista di tutte le baie.
La vicina Phi Phi Leh è nota per i rondoni che nidificano sulle volte delle caverne i cui nidi, sono molto apprezzati dai buongustai cinesi.
Per il ritorno potremo puntare su Krabi, evitando un secondo transito a Phuket; Krabi infatti è collegato col volo per Bangkok da dove ci imbarcheremo sul volo per l’Italia.
Una alternativa le isole Surin.
Le Surin sono un gruppo di cinque isole a 140 km a nord di Puket, selvagge e disabitate ad eccezione della principale, Ko Surin Tai, ove è possibile dormire in bungalows spartani e mangiare quello che le barche dei pescatori la sera riportano a riva: niente aria condizionata, solo ventole, i bagni sono in comune come nei campeggi.
Da Khuraburi, poi in traghetto da Tap Lamu ed in cinque ore arriveremo alle meravigliose isole Surin, rigogliose di vegetazione, bianche spiagge deserte, incredibili rocce rosa a far invidia alle Seychelles ed alla Sardegna; sono state dichiarate Parco Nazionale solo dieci anni fa, sono probabilmente uno degli ultimi paradisi per i subacquei.




