DOLCE BURMA Viaggio di gruppo • Adventure • Sud Est Asiatico
due settimane, alla scoperta della Birmania (Myanmar) conosciuta e sconosciuta
David MOSCATI - Tel. 3288622591
Monica RAGO - Tel. 335222769
Mariangela MATAROZZO - Tel. 3484087147
Alessandro NEBBIOLI - Tel. 3282260598
Maria Pia ROCCOTELLI - Tel. 3334056216
Il passaporto deve avere una validità residua di almeno 6 mesi dall'ingresso nel Paese.
Raccomandata la profilassi antimalarica.
In Birmania, la legge prevede il reato di insulto alla religione buddista. L’insulto include qualsiasi rappresentazione irrispettosa o immagine (tra cui i tatuaggi) di Buddha. Il reato può essere punito con l'espulsione dal Paese.
Il Myanmar, nonostante la dittatura militare, a mio avviso è un paese che merita di essere visitato poiché il viaggio è emozionante e bellissimo: tutto quello che si vede è speciale e la popolazione riesce a trasmettere una sorta di serenità che lascia sbalorditi e che accompagna per tutto il viaggio e oltre il rientro a casa.
Il Myanmar è, infatti, affascinante per la popolazione: ospitale e accogliente, che non “vede” i turisti come persone da cui ottenere qualche Kyat (moneta locale) ma come persone con le quali parlare e relazionarsi con culture diverse.
E’ un Paese che per la sua semplicità di vita, derivante anche dal Buddismo che è molto interconnesso con la vita quotidiana, si presenta agli occhi di un occidentale come dovrebbe essere un Paese non contaminato dal turismo distruttivo. (Luciana Tavernier, coordinatrice)
Dall'Italia a Yangon (su volo diretto o via Bangkok con pernottamento) che sembra sospesa in un’epoca differente, ancorata, come d’altra parte il resto del paese, a uno stadio di sviluppo antico, in cui il jeans non ha ancora sostituito il sarong, anche grazie a scelte autarchiche e repressive che hanno in qualche modo preservato la città e il paese da influenze e contaminazioni esterne, soprattutto occidentali e fanno sì che la 'diversità' tanto cercata dai viaggiatori sia intensamente percepibile in questo luogo, a Yangon, capitale di Myanmar. Visita della capitale e all’altera Swedagon Pagoda, uno stupa alto 98 m ricoperto da 14 tonnellate di oro zecchino e pietre preziose, con attorno 64 tra templi, cappelle e padiglioni. Poi Kyauk Htata Gyi pagoda, con un Buddha disteso di 70 m e monastero; Sule pagoda, vecchia di 2200 anni, in pieno centro; Museo Nazionale con il suo trono d’oro e Botatung pagoda, sulle rive del fiume, l’unica con stupa accessibile e visitabile.
Poi la visita al lago reale, shopping al Bogyoke market e partiamo per Mandalay con comodo pullman notturno (eventuale aereo in cassa comune). Ultima capitale imperiale, è il maggiore centro religioso del paese. Anche qui, forse ancor più che a Yangon, si percepisce un’atmosfera di altri tempi, senza però la frenesia della capitale e con una spiritualità accentuata dalla grande concentrazione di monaci buddisti.
Poi alla Maha Muni pagoda, al palazzo reale, Shwe Nan Daw Kyaung (monastero tutto in legno, l’unico rimasto dopo i bombardamenti dell’ultima guerra), Kuthodaw pagoda (considerata il 'libro' più colossale del mondo, formato com’è da 729 tripitaka, piccole pagode, contenenti ciascuna una stele di pietra incisa in lingua Pali con il canone buddista (interamente riportato), Kyauk Taw Gyi temple ed ascensione per il tramonto alla Mandalay Hill (226 m), collinetta interamente punteggiata di pagode e monasteri con una scalinata di 1729 gradini (ma si può salire con i camioncini) e splendido panorama sul fiume Irrawaddy.
Escursione a Mingun e visita delle antiche capitali: Amarapura lungo il ponte tutto in teak vecchio di 200 anni per proseguire in barca e calesse verso l’altra città di Ava ed infine Sagaing per un magico tramonto su un paesaggio collinare trapuntato di pagode. E finalmente Bagan, il sito più bello, più importante e più soddisfacente, 40 kmq di campagna costellata da più di 5000 pagode delle più variegate fogge e stili, un 'posto' tra i più magici al mondo. Da non perdere albe e tramonti dalle terrazze delle pagode.
Da Bagan si giunge in un paio d’ore al Monte Popa, 1520 mt di altezza, luogo ritenuto la dimora dei 'Nat'. Seguirà il trasferimento per Kalaw, un’altra ex stazione climatica inglese da dove raggiungiamo prima Pindaya con lago e grotta con 2000 Buddha in legno, giada e pietra e poi il Lago Inle, per un’escursione in battello con visita a monasteri, laboratori su palafitte, il sito storico di In Thein, mercati (molto interessanti quelli "dei 5 giorni" dove, in località a rotazione, convergono le etnie dei villaggi circostanti) ed alle piantagioni galleggianti di ortaggi e fiori.
Sulla via del ritorno visita (e mercato) alla città di Taunggyi. Possibilità di effettuare un’escursione sull’altopiano shan abitato dall’etnia Pao al sito di Kakku una vera tikal birmana con i suoi 2500 stupa. Luogo magico e mistico.
Decideremo se rientrare in treno o pullman notturni oppure prendere l'aereo (pagato con un aumento di quota). Alle 8 arrivo a Pegu (Bago) dove ci aspetta il bus: mattinata dedicata alla visita della Shwemaw-daw Pagoda (la più alta) e del Buddha disteso di Shwethalyaung (il più bello); Mahazedi pagoda, Shwegugale pagoda, Kyaik Pun e nel pomeriggio trasferimento in direzione Kyaiktiyo. Dedichiamo una giornata all’ascensione al 'gold balancing rock' la Golden Rock (1000 m di dislivello) e successivo ritorno a Yangon. Poi il volo per l'Italia.
Estensione mare:
Alcuni gruppi hanno inserito una escursione al mare a Ngwe-Saung (da pagare extra, in cassa comune) a 5 ore di bus da Yangon, organizzata dal nostro corrispondente: piacevole soggiorno, motorini alla spiaggia di Chaung Tha, gite in barca, fiumi e foreste.