MONLAM TIBET Viaggio di gruppo • Adventure • Cina e Dintorni
Unisciti a noi in un viaggio di gruppo per vivere il Monlam Great Prayer Festival, il Festival del Nuovo Anno Tibetano. Scopriremo l'Amdo e assisteremo alle spettacolari celebrazioni del 'Monlam' nei monasteri di Labrang e Repkong, immersi nella vibrante cultura e tradizioni tibetane.
La linea Soft nasce dall'esperienza quarantennale di viaggi alternativi in ogni parte del mondo. Gli itinerari Soft sono viaggi tra i più collaudati, che si differenziano dagli altri, perche i mezzi di trasporto e gli alberghi sono prenotati e confermati preventivamente da Viaggi nel Mondo. Le sistemazioni sono in camere doppie o triple e talvolta anche in quadruple. Per ogni altro aspetto valgono le caratteristiche peculiari della nostra formula base, quindi la vita di gruppo, la figura del coordinatore, la gestione della cassa comune.
Daniele MACCHI - Tel. 3391938931
Marisa DA RE - Tel. 3403514224
Agostino ROSSI - Tel. 073330382
Cina: Per i cittadini italiani, il governo cinese ha introdotto l’esenzione del visto per soggiorni di massimo 30 giorni fino a Dicembre 2025. Non è al momento necessario il visto cinese per i nostri viaggi.
Tibet: il visto si ottiene in arrivo, è obbligatorio inviare, almeno 20 GIORNI PRIMA DELLA PARTENZA, una scansione a colori della pagina dei dati e dell'eventuale rinnovo del passaporto a: passaporti_tibet@viaggiavventurenelmondo.it
Nella scheda di prenotazione si raccomanda di inserire i dati del passaporto in maniera corretta
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese, con le pagine bianche per il visto e 4 fotografie.
Nota: chi ha soggiornato per più di un mese in una delle seguenti nazioni non sarà abilitato ad ottenere il visto d’ingresso per il Tibet presso l’ambasciata cinese di Kathmandu: Pakistan, Afghanistan, Siria, Iraq, Iran e Turchia.
Cina: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica.
Tibet: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica.
Il Grande Festival di Preghiera o Grande Cerimonia della Convocazione, conosciuto anche col nome di Monlam è il più importante e grande raduno religioso del Tibet, esso trae origine da un grande raduno di preghiera organizzato al gompa di Jokhang da Tsong Khapa il fondatore della setta Gelukpa (dei 'Berretti Gialli') nel 1409, attualmente il festival che si tiene al Monastero di Labrang, uno dei sei maggiori monasteri della Setta Gelukpa è il più grandioso ed attira migliaia di pellegrini e nomadi dai coloratissimi costumi tradizionali, monaci e religiosi da ogni contrada per le cerimonie religiose che durano due settimane. Il festival è accompagnato da vivaci performance di dramma teatrali, spettacolari danze in maschera (cham) dei monaci. Ma il momento più importante sarà la cerimonia della 'Illuminazione del Buddha' durante la quale un tangka enorme misurante 30 x 20 metri verrà disteso sul pendio di una collina. Per tutto il periodo del Losar e del Monlam la gente è particolarmente felice e continua a bere e mangiare ed ad essere allegra. L'ultimo giorno del Monlam è dedicato alle offerte delle lampade e sculture fatte col burro di yak, quest'ultime eseguite da monaci-artisti raggiungono talvolta livelli d'esecuzione incredibili. La cerimonia serve a rievocare il 'giorno del miracolo del Budda' ed onorare la vittoria di Sakyamuni in un dibattito nei confronti degli eretici. Durante la notte alla flebile luce delle lampade vengono eseguiti canti e danze religiosi. Repkong (o Tongren in cinese) è una cittadina non lontana da Labrang e rappresenta uno dei più importanti centri di cultura del Tibet Orientale, una cultura particolare rimasta celata in una valle montagnosa e quasi sconosciuta nel resto del mondo. Ne visiteremo il vicino monastero di Wutun sede della famosa scuola di artisti-monaci fondata nel 16° secolo e le cui opere d'altissimo livello (dipinti e sculture) sono disseminate in tutto il Tibet. Le danze mascherate dei monaci sono qui meravigliose e descrivono le Divinità Protettrici che uccidono gli spiriti del male rappresentate da fiori d'orzo racchiusi nel Tukchuwa, una scatola triangolare che alla fine viene bruciata nei campi, accompagnata dal lancio di una infinità di petardi da centinaia di uomini dei villaggi, ora finalmente festanti. Al villaggio di Guomar ed al suo importante gompa dedicheremo la nostra attenzione ed assisteremo a differenti danze mascherate seguite da processioni e venerazione di un altro enorme tangka di 40 x 30 m. Dalla enorme e colorata Pagoda di Kalachakra daremo il nostro ultimo sguardo alla meravigliosa vallata di Repkong ed alla sua gente ricca di cultura, tradizioni e soprattutto di innata ospitalità.
Ma veniamo in sintesi al nostro programma:
Dall'Italia raggiungiamo con lungo volo Pechino. Il giorno seguente, volo per Xining la capitale del Qinghai, ne visiteremo il famoso mercato popolare alimentare (the food market), il Tempio taoista appollaiato su una ripida falesia rocciosa, la grande moschea. L'indomani faremo circa 70 km per raggiungere il Rgolong Jampaling Monastry (Youning) costruito nel 1606 ed ospitante 400 monaci (ne aveva più di 7000 prima del 1958 !!) Nella zona vive una minoranza etnica, il popolo dei Tu, che si dice discenda dell'armata mongola che si stanziò qui nel lontano 13° secolo. Le donne Tu, indossano coloratissimi vestiti a righe e la tribù parla un proprio linguaggio che non conosce una sua forma scritta. Lasciata Xining ci porteremo a Kumbum Gompa per la visita al famosissimo monastero da dove ebbe inizio il viaggio di A. David Neel nel tentativo di raggiungere la città proibita Lhasa.
Fatti altri 180 km, costeggiando e attraversando il Fiume Giallo, ci insinueremo per una stretta valle e raggiungeremo Repkong (Tongren) dove sosteremo per 3 gg visitandone gompa e villaggi limitrofi (Rongpo Gonchen, Wutun, Guomar, Nyentog, Langjia etc.) ed assistendo a varie cerimonie del Monlam con danze, processioni, cerimonie ecc. ecc. Questi monasteri conservano dipinti di squisita fattura che non ha eguali nel resto del mondo. La famosa (almeno in Tibet) arte di Repkong, è appannaggio non solo dei monaci della scuola di Wutun. Infatti anche la popolazione non monastica dei villaggi dei dintorni annovera un non usuale numero di abili artisti, che si tramandano lo stile e le tecniche da varie generazioni familiari (una miscela di religione e folklore tramandati in genere per linea paterna). Da Repkong con 4 h di strada (120 km) transitando per una zona di rosse formazioni erosive e poi per estese praterie, disseminate in estate d'accampamenti di nomadi, raggiungiamo Xiae ed il limitrofo, enorme Monastero di Labrang uno dei più belli e straordinari del Tibet. Volendo, da quì possiamo dedicare una mezza giornata per un trekking di 12 km alla Ganjia Cave altro luogo sacro rientrando in città in serata. A Labrang sosteremo per 3 o 4 giorni assistendo a feste e cerimonie religiose. Dopo la grande processione del Buddha Matreya e con ancora negli occhi e nelle orecchie il turbinio dei colori ed il suono sordo di cimbali, trombe, buccine e tamburi, dovremo purtroppo prendere la veloce strada (280 km) per Lanzhou la capitale del Gansu dove pernotteremo. L'indomani volo per Pechino, (per chi effettua l'estensione, visita della Grande Muraglia, le tombe Ming, la Città Proibita, il Palazzo d'Estate, il Tempio del Cielo e le altre bellezze che la città offre, oltre a sfrenati e convenienti acquisti), poi in volo per l'Italia.