INDIA ORISSA Viaggio di gruppo • Adventure • India, Nepal e Dintorni
Un'esperienza di viaggio in Orissa, tra le sue antiche rovine e i santuari di Jagannath e Lingaraja. Le spiagge dorate, le foreste lussureggianti e soprattutto le tribù indigene, ognuna di esse con la propria lingua, cultura, tradizioni e modi di vita unici, contribuiscono alla diversità culturale dello stato.
Mirko TOMASSONI - Tel. 3351816848
India: Dal 03 aprile 2017 è obbligatorio ottenere il visto on line per l’India cliccando su https://indianvisaonline.gov.in/evisa/tvoa.html
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India: Consigliata antitifica, raccomandata profilassi antimalarica (clorochino-resistente).
India Tribale, un mondo parallelo all’India più conosciuta, ma ugualmente di grande interesse culturale. L’India un pò per la sua morfologia, un pò per la tradizione delle caste ha conservato fino ai nostri giorni una concentrazione di gruppi tribali eccezionale. Questi gruppi hanno conservato tradizioni, usi e costumi antichissimi ed il nostro viaggio si propone di far conoscere il fascino di questa gente. Un viaggio, questo, fuori dal tempo in un’India impensabile fra genti che sembrano dimenticate dalla follia del progresso. Un volo dall’Italia ci porterà in India a Calcutta una notte in questa straordinaria città , affascinante e sconvolgente, misera e ricca di una cultura derivante da un’antica tradizione di città di studio. Calcutta è un vero formicaio umano e una breve visita alla sua stazione ferroviaria ce ne darà un’idea precisa, e dalla stazione di Howrah, partiremo in treno notturno per Bhubaneswar capoluogo dell’Orissa e nostra base di partenza per le montagne. Approfittiamo dei tempi necessari alla organizzazione delle vetture e dei rifornimenti per la visita dei più bei templi medioevali tra i 500 che circondano il lago sacro Bindu Sagar. I templi vennero costruiti dal 700 al 1250 d.C. e sono nello stile Nagara tipico dell’architettura del Nord dell’India; quindi gita a Konark (66 km) per la visita della famosa Pagoda Nera, nella sua cornice lussureggiante delle palme da cocco e delle risaie dell’Orissa. La Pagoda Nera venne eretta verso la metà del 13° secolo consacrata a culto di Surya (il Sole), si tratta di un'enorme costruzione di pietra nera rappresentante il carro del sole a 24 ruote, tirato da 6 cavalli.
Si prosegue per la costa dell’Orissa e la città sacra di Puri , (35 km) un bagno al mare che qui lambisce una spiaggia lunga decine di chilometri. Si può anche visitare un villaggio primitivo di pescatori, poi il bazar di Puri e dal terrazzo della biblioteca pubblica daremo un’occhiata all’interno del grande santuario di Jagannath , nel quale possono entrare solo gli indù. Rientriamo a Bhubaneshwar con una breve sosta a Pipli famosa per i suoi patchwork di stoffe policrome ed eccoci pronti per la nostra avventura tra le tribù dell’Orissa. Partiamo con le nostre auto verso le 'restricted areas' nell'Orissa del sudest, dove servono speciali permessi e si deve essere accompagnati da una guida, assolutamente necessaria per orientarsi fra i villaggi sperduti, avvicinare le tribù in modo corretto e raccogliere informazioni oltre che immagini. A questo scopo da anni Avventure si avvale di un referente che per preparazione, affidabilità e disponibilità non teme confronti. Dove non esistono strutture alberghiere utilizzeremo le tende o gli 'inspection bungalows ', costruiti per ospitare funzionari in trasferta, ma utilizzabili anche da viaggiatori spartani. Le tappe avranno una sequenza ogni volta diverse, per permetterci di essere presenti in occasione di feste, danze e mercati, in particolare quello di Chatikona, di Onukudelli o Mundiguda, dove le tribù scendono dalle colline per vendere i loro prodotti e comperare quelli loro necessari, in una sorta di simbiosi con gli indù della pianura.
Le popolazioni tribali sono comunità con un forte senso di appartenenza o di 'clan', senza caste, dedite a culti animisti, con precisi rituali e tabù: fino a poco prima dell 'indipendenza dalla Gran Bretagna sopravviveva fra i Khond il rito cruento del sacrificio umano per nutrire la madre terra, oggi sostituito da quello di un bufalo. Ogni gruppo tribale è in genere diviso in vari raggruppamenti con livelli diversi di integrazione, in base all'isolamento e al legame più o meno forte con le proprie tradizioni. Incontreremo così i Desia Khond, con le donne dai volti tatuati per rassomigliare a una tigre, ma che hanno ormai perso la loro identità tribale, più tradizionali Kutia Khond e i più primitivi Dongria Khond dove sopravvive l'istituzione dei dormitori, per una sorta di iniziazione sessuale improntata ad una estrema libertà . A differenza della società indù, fra i tribali anche il matrimonio è in genere basato sulla reciproca attrazione, la dote viene pagata non dalla, ma alla famiglia della sposa e tutto il villaggio partecipa alla transazione. Visiteremo i Gadaba, anch’essi divisi in base al livello di integrazione in Parenga, Ollar e Boro Gadaba, dove sopravvivono legami parentali e fra villaggi estremamente solidi. Sarà poi la volta dei Bonda, ridotti a soli 1500, tribù fra le più primitive e con rapporti familiari improntati all'individualismo e un carattere estremamente suscettibile, soprattutto per quel che riguarda gli uomini che non esitano ad utilizzare arco e frecce, da cui non si separano mai. Le donne invece a cause di un tabù religioso, si vestono solo con una stretta striscia di stoffa intorno ai fianchi, lunghe collane di perline sul torso nudo e un copricapo di perline intorno alla testa rasata. In base al tempo a disposizione visiteremo la tribù Koya, con le loro interessanti danze rituali e, nei viaggi di tre settimane, le tribù Santal del nord, i nomadi Birhor e alcune riserve naturali come quella di Simlipal e il Crocodile Sanctuary. Sicuramente soddisfatti per aver potuto avvicinare questa India tribale e rurale, ritorneremo a Bhubaneswar, fermandoci a visitare una comunità di profughi tibetani e pernottando al Lago Chilka, popolato da molte varietà di uccelli, o a Gopalpur on Sea, aspettando le barche di rientro dalla pesca. Poi il treno da Bhubaneswar a Calcutta e infine il volo per l’Italia.