NAGALAND Terra di festival Viaggio di gruppo • Adventure • India, Nepal e Dintorni
Scopriamo insieme il Nagaland, patria di numerose tribù indigene che vivono di agricoltura, attorno alla quale ruotano i tanti festival, vero patrimonio della loro cultura e tradizione. Assisteremo a cerimonie con competizioni di danza tribale, gare di canto, giochi tradizionali e mostre di artigianato e cucina tradizionale.
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Un viaggio di grande interesse etnografico nell'estremo nord-est dell'India, (regione che fino a 15/20 anni fa era totalmente inaccessibile ai visitatori stranieri), che ci permette di incontrare etnie di origine mongola, tibetana e birmana che hanno mantenuto immutato nel corso del tempo lo stile di vita tradizionale proprio grazie all'isolamento sia geografico che culturale. E' un' India sconosciuta, diversa, dove l'induismo lascia il posto all'animismo sciamanico; dove vivono sconosciute tribù di ex tagliatori di teste con una struttura societaria fondalmentalmente rurale.
Dall'Italia voliamo su Calcutta e via Dimapur arriviamo a Kohima, capitale del piccolo stato indiano del Nagaland con una popolazione di circa 2 milioni di abitanti. Qui vivono i Naga, di razza mongolica, suddivisi in 20 etnie differenti con numerose sotto tribù; la lingua comune, di origine tibeto-birmana, è a sua volta articolata in numerosi dialetti spesso incomprensibili tra loro. Si sa che erano grandi guerrieri e “cacciatori di teste” fino agli anni '60, quando il loro territorio è entrato a far parte dell'India. Portano spesso tatuaggi che, a differenza di molte altre tribù, non ha solo un significato simbolico, ma viene usato anche come ornamento. Abbiamo modo di vedere questi tatuaggi al Kisama Heritage Village dove si svolge l'Hornbill Festival, (festival del bucero bicorno) la festa nazionale più importante del Nagaland celebrata la prima settimana di dicembre. Il festival prende il nome dall'uccello tropicale che è strettamente collegato con la vita sociale e culturale di queste genti, come vedremo nelle danze e canti tribali e dall'uso delle sue piume e del becco come ornamenti.
E' un grande “museo all'aperto” dove si riuniscono tutte le principali tribù Naga dando vita ad una ricca miscela di danze, giochi, artigianato, parate, e cerimonie religiose.
Uomini e donne vestiti con i coloratissimi abiti tradizionali: si tratta di un'esperienza davvero unica vedere tante tribù diverse riunite in un unico posto che eseguono le rispettive danze tradizionali al ritmo dei tamburi e delle trombe. Dopo tante vibranti emozioni al festival, ci spostiamo verso il distretto di Wokha dove vivono i Lotha, la cui particolarità è che seguono ancora l'antica tradizione di seppellire i propri morti in una tomba circondata da una recinzione adornata con oggetti appartenenti al defunto come armi, gioielli e vestiti. Poi Mokokchung, dove risiedono gli Ao, la prima tribù Naga a sostituire il baratto con una forma di moneta (il chabili, bastoncini di ferro). I costumi tradizionali sono tra i più belli dei vari gruppi etnici e anche la manifattura dei gioielli delle donne, soprattutto gli orecchini di cristallo e le perle di corniola, è molto apprezzata in tutto il Nagaland. La cittadina sorge su una collinetta in una posizione molto suggestiva. Ci avviciniamo a Mon dove vivono i Konyak, il cui nome deriva dalla radice di due parole: “khau” testa e “nyak” nero. Le Teste Nere, per la consuetudine di tatuarsi la faccia e annerirsi i denti con la fuliggine. Visitiamo il villaggio di Longwah ai confini con la Birmania e Chui. Qui vive la dinastia ereditaria degli Anghs con ampi poteri su oltre 30 villaggi Konyak. Gli Anghs praticano la poligamia e possono avere più mogli. Siamo nel Nagaland Settentrionale, la parte più integra del paese, dove molte tribù vivono in villaggi formati da abitazioni in bambù che poggiano su palafitte dalla forma allungata (longhouse) che possono raggiungere i 100 metri di lunghezza. In alcuni villaggi tradizionali sopravvivono ancora i “morung” - grandi abitazioni dormitorio dove venivano educati i giovani maschi dagli 8 anni fino al matrimonio. I “morung” fungevano anche da deposito per le armi e per i teschi dei nemici uccisi. Ora vengono principalmente utilizzati come luogo per prendere le decisioni più importanti che riguardano il villaggio.
Proseguiamo per Dibrugarh, nello stato dell'Assam, conosciuta per le piantagioni di tè. Città polverosa e calda, è la via d'accesso all'Arunachal nel distretto del Tirap dove vivono due delle più primitive tribù: i Nochte e i Wancho di cui visitiamo i villaggi. Ancora oggi animisti, più di altri hanno saputo mantenere le loro usanze a causa del loro isolamento. La poligamia è ancora in uso e i capi villaggio possono avere fino a quattro mogli. Uomini e donne indossano molti monili fatti di conchiglie, denti e corna di animali. E' anche in uso adornare il proprio corpo con tatuaggi che ne indicano lo stato sociale. Gli uomini portano in mano l'inseparabile “dao”, una specie di macete che può essere di varie forme ed abbellito con diversi ornamenti.
Passiamo da Khonsa e torniamo a Dibrugarh da dove prendiamo il battello che in un'ora e mezzo ci porta sull'altra sponda del Brahamaputra verso North Laxmipur per la visita ai villaggi dei Nishi, che significa “uomini”. Sono circa 50.000 e abitano in case particolarmente lunghe che il primogenito eredita alla morte del padre. Caratteristico è lo chignon con cui gli uomini raccolgono i capelli e lo fissano sulla testa mediante un lungo spillone. Portano un cappello di canna di bambù con in cima un pezzo di legno a forma di becco di uccello. Ci spostiamo nella Valle di Zero per la visita ai villaggi degli Apatani, di origine mongola. Una singolare caratteristica delle donne Apatani era la tradizione di inserire nelle narici del naso due cerchi di legno scuro che ne deformavano totalmente l'aspetto. Questa tradizione è stata abbandonata una ventina di anni fa e soltanto le donne più anziane li portano ancora. I visi sono tatuati con delle linee di colore blu: una va dalla fronte al naso e cinque sul mento. Vivono tutti in case di bambù su palafitte altissime. Dalla Valle di Zero a Tezpur, cancello di ingresso/uscita dall'Arunachal. Trasferimento a Gawahati in Assam; proseguimento per Calcutta e rientro in Italia.
Alcuni festival
Tsukhenyie
Tribù: Chakhesangs Mese: Gennaio
Mimkut
Tribù: Kukis Mese: Gennaio
Bishu
Tribù: Kacharis Mese: Gennaio
Sekrenyi
Tribù: Angamis Mese: Febbraio
Aoling
Tribù: Konyaks Mese: Aprile
Moatsu
Tribù: Aos Mese: Maggio
Tuluni
Tribù: Sumis Mese: Luglio
Nyaknylum
Tribù: Changs Mese: Luglio
Mongmong
Tribù: Sangtams Mese: Settembre
Tokhu
Tribù: Emong Lothas Mese: Novembre
Yemshe
Tribù: Pochuris Mese: ottobre
Hornbill
Per incoraggiare l'interazione inter-tribale e per promuovere il patrimonio culturale del Nagaland, il governo del Nagaland organizza il: Festival Hornbill ogni anno
Mese: Dicembre