MADAGASCAR S.TE MARIE Viaggio di gruppo • Adventure • Africa Centrale
Viaggio di due settimane alla scoperta del sud del Madagascar e l'Isola dei Pirati, Sainte Marie, con le sue spiagge e il passaggio delle balene. Eventuale estensione del viaggio a Nosy Be per scoprire ulteriori meraviglie marine e paesaggi incantevoli e godersi ancora un mare unico nella sua bellezza.
Madagascar: Il visto si prende in arrivo al costo di 25 euro.
È necessario avere un passaporto integro, con validità residua di almeno 6 mesi dall’ingresso nel Paese.
Madagascar: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. È consigliata profilassi antimalarica.
NOTA: Il Madagascar è un paese con un'organizzazione turistica ancora da sviluppare, i mezzi di trasporto sono essenziali, le strade sterrate, i voli interni non sempre disponibili. E' necessario che il partecipante sappia che lo svolgimento del viaggio può subire modifiche in funzione di tale livello organizzativo locale.
Un viaggio in Madagascar che in due settimane propone la visita della parte meridionale dell’Isola con il Parco dell’Isalo, del Ranomafana, Tulear e le spiagge di Anakao e una interessante novità: l’isola di Sainte Marie (Nosy Boraha) un vero e proprio gioiello che offre tutte le suggestioni di un paesaggio tropicale, con una vegetazione lussureggiante, spiagge bianchissime e pressoché deserte, un paradiso di palme e di baie che la barriera corallina protegge dai pescecani ed uno dei punti più celebri per il whale watching.
Dall’Italia con un lungo volo in coincidenza giungiamo a Antananarivo capitale del paese dove prenderemo possesso del nostro comodo pulmino che ci accompagnerà lungo tutta la Route Nationale 7 fino a Toliara. Effettuiamo la prima tappa in direzione Antsirabe, città contornata da svariate sorgenti calde e laghi interni tra cui il famoso Lago Tritriva che occupa il cratere di un antico ed ormai estinto vulcano. Quindi Ambositra da dove potremo decidere di effettuare una escursione per Antoetra nella regione abitata dagli Zafimariny, popolazione di origine indonesiana che vive in caratteristiche case di legno. Ritornati sulla Route Nationale 7, tra campi di riso e coltivazioni di caffè, proseguiamo fino al Ranomafana National Park raggiunto attraverso una bellissima strada che si dipana in mezzo ad una vegetazione rigogliosa. Tra i più ricchi in biodiversità del Madagascar, e considerato Patrimonio dell’Umanita dall’UNESCO, viene inaugurato nel 1991 per proteggere parte di quella foresta pluviale che oggi, fuori dal parco, sta lentamente scomparendo. Con un breve trek si lambisce facilmente la foresta secondaria, mentre per vedere la foresta primaria occorre prevederne uno di alcuni giorni con pernottamenti nel parco.
Passando per Fianarantsoa, capoluogo della regione dei contadini Betsileo, proseguiamo per Ambalavao e, tempo permettendo, potremo visitare la splendida riserva Anja piena di lemuri e di imponenti formazioni rocciose sedi di tombe tradizionali. Proseguendo verso sud-ovest e dopo aver oltrepassato la citta di Ihosy eccoci arrivare all’Isalo National Park. Tra i più famosi parchi malgasci, è ad oggi anche il più visitato. Presenta paesaggi e vegetazione molto diversi da quelli tipici dell’isola, che ricordano molto la classica savana continentale africana. Il grande Massiccio dell’Isalo, enorme formazione rocciosa di arenaria, nel corso delle ere geologiche è stato fortemente modellato dal vento ed è, ad oggi, contornato da innumerevoli canyon, fiumi e cascate. Il paesaggio eterogeneo dell’Isalo si appresta perfettamente a lunghi e soddisfacenti trek giornalieri durante i quali sarà facilissimo incontrare ed interagire con innumerevoli lemuri catta, l’animale simbolo del Madagascar. La visita del parco, quindi, ci prenderà un giorno, che passeremo tra canyon e montagne incredibili, prima di proseguire verso sud-ovest per Toliara (Tulear), affacciata sul canale del Mozambico. Da Tulear, via mare, arriviamo ad Anakao, una penisola sabbiosa di rara bellezza, vicino alle capanne di pescatori Vezo e soggiorneremo in bungalow in riva al mare, cercheremo di vedere le balene e visiteremo l’isoletta di Nosy Ve, oasi ornitologica disabitata e dalle spiagge incantevoli, e Nosy Satrana, se possibile ancora più selvaggia e bella con la sua piscina naturale, condividendo con i pescatori momenti di vita serena, come il rientro dalla pesca o il mercatino.
Rientriamo a Tulear ed in volo raggiungiamo Antananarivo, dove ad attenderci ci sarà la nostra coincidenza per l’isola di Sainte Marie. Questa famosa isola ha almeno due facce: la est e la ovest. Sulla costa est spiagge lambite da cocchi sono protette dalla barriera corallina. Per immersioni tra pesci variopinti la costa sud -est offre i punti migliori. L’ovest è ricoperto da foreste, favorite dall’umidità e da un clima perennemente compreso tra 25 e 30°C. La storia più conosciuta di Sainte Marie risale agli inizi del XVIII secolo, quando sulle sue spiagge approdarono i primi pirati europei. Avevano trovato delle ottime baie che servivano come punti di partenza per le loro scorribande nell’Oceano Indiano. Le loro prede erano le navi cariche di spezie dirette verso il capo di Buona Speranza e quindi verso l’Europa. Esiste un piccolo cimitero dei pirati. Molti fra i capi dei pirati, assieme ai loro uomini e ai loro schiavi, misero letteralmente su casa e in alcuni casi fondarono addirittura dei minuscoli regni, nel Madagascar orientale. Ma oggi Sainte Marie è soprattutto famosa e rinomata per il whale watching. Infatti, ogni anno, fra luglio e settembre, si contano fra i 500 e i 700 esemplari di balena in viaggio attraverso lo stretto che separa la costa orientale del Madagascar da quella occidentale deIl’Ile Sainte Marie. Si tratta soprattutto di megattere, provenienti dall’Antartico che migrano fino allo stretto fra l’isola ed il Madagascar per riprodursi. Più o meno un centinaio in genere si trattengono nelle acque dello stretto per partorire oppure per cercare un partner. Assistere al passaggio di queste magnifiche creature è un’esperienza davvero bellissima ed unica e gli abitanti dell’isola assicurano che se ne vedono sempre molte. Dopo una gita nella sottostante Ile aux Natte, piccolo paradiso tropicale situato a sud di Sainte Marie ad un centinaio di metri di distanza dalla sua riva, prenderemo il volo che ci porterà diretto, o con scalo a Toamasina, ad Antananarivo dove ci aspettano le nostre coincidenze per l’Italia.