KENYA MAGICO Viaggio di gruppo • Adventure • Africa Centrale
Un viaggio di gruppo in Kenya di 12 giorni attraverso i Parchi Nazionali, dal Monte Kenya al Masai Mara. Esploriamo Buffalo Spring, Samburu e i laghi di Bogoria, Baringo e Nakuru, immersi in riserve naturali ricche di fauna. Incontriamo le etnie della Rift Valley e scopriamo la cultura locale.
Kenya: dal primo gennaio 2024, non sarà più necessario il visto: occorrerà richiedere l'autorizzazione all'ingresso (eTA), prima della partenza, registrandosi sul sito www.etakenya.go.ke
Il costo è di circa 30 Euro e le tempistiche di rilascio sono di 3 giorni lavorativi.
L'eTA sarà valida per un solo viaggio e potrà essere richiesta fino a 3 mesi antecedenti la data di partenza.
Una volta che l’eTA sarà approvata, bisognerà presentare sia alla partenza che all’arrivo la copia della stessa (in versione cartacea, digitale o su app).
L’obbligo all’ottenimento dell’eTA è anche per i minori, suggeriamo alle famiglie di registrarsi come gruppo.
Se la richiesta verrà rifiutata, non sarà possibile effettuare il viaggio.
Il passaporto deve avere una validità residua di almeno 6 mesi.
Kenya: non ci sono vaccinazioni obbligatorie. Consigliata profilassi antimalarica e antitifica.
Gli eventuali supplementi per carburante e per controlli di sicurezza applicati dai vettori aerei successivamente alla pubblicazione dei programmi, e tutto ciò che non è compreso ne LA QUOTA COMPRENDE
Giorni 1-4
Dopo l’arrivo a Nairobi ci spostiamo verso nord fino a Isiolo, punto d’accesso per i safari nelle riserve di Buffalo Springs e Samburu. Giornate intere di game drive tra giraffe reticolate, leoni e orici. Pernottamenti in tenda al campo Umoja, gestito da una comunità di donne Maasai.
Giorni 5-8
Attraversiamo la Rift Valley fermandoci a Nyahururu e al Thomson’s Falls. Proseguiamo per Nakuru, dove visitiamo la missione Talitha Kum. Safari nel Lake Nakuru N.P., poi rotta su Naivasha, con visita all’Hell’s Gate, al centro naturalistico Elsamere e giro in barca tra ippopotami e uccelli lacustri.
Giorni 9-12
Ci spostiamo nel Masai Mara, cuore pulsante del viaggio: tre giornate di game drive alla ricerca dei Big Five e delle mandrie in migrazione. Pernottiamo nei pressi del Talek Gate. Dopo l’ultimo safari mattutino rientriamo a Nairobi, da cui ripartiremo per l’Italia.
Cosa dicono i nostri viaggiatori
"Viaggio facile anche se un po' faticoso in quanto la sveglia mattutina è sempre per le cinque, ma la parte significativa del viaggio è data dai game drivers con qualche "deviazione" culturale ai villaggi Samburu e Masai o alle residenze storiche di Elsamere e Karen Blixer.
Anche le strade sono abbastanza impegnative sia per il traffico che per la condizione del manto stradale. In ogni caso la bellezza dei luoghi e degli animali compensa ogni fatica. Tornare in Africa è sempre una gioia." Giuliana F.
Un safari in Kenya è (ancora oggi) il modo più immediato per “sentire” l’Africa: vasti cieli di un blu quasi irreale, piane d’erba che lasciano spazio a vulcani spenti, laghi salmastri popolati da stormi rosa di fenicotteri, foreste‐galleria che avvolgono fiumi ricchi di ippopotami e coccodrilli. In pochi altri Paesi è possibile concentrare, nello spazio di un solo viaggio, ambienti tanto diversi, popolati da un’incredibile varietà di fauna selvatica e custoditi da culture antichissime come quelle Samburu e Maasai. Un viaggio di gruppo in Kenya significa anche questo: muoversi in autonomia, imparare a scegliere insieme e aprirsi al confronto continuo con l’ambiente e con le persone che incontreremo.
Terre Maasai e savane sconfinate
Il nostro viaggio in Kenya inizierà a Nairobi, dove, una volta ritirati i veicoli con tetto apribile, ci metteremo in marcia verso nord attraversando la linea dell’equatore nei pressi di Nanyuki. Saliremo verso Isiolo fino a raggiungere il villaggio di Umoja, nato da un progetto sociale femminile Samburu che potremo scegliere di visitare, dormendo in tende fisse o sistemazioni semplici. La nostra esplorazione della regione settentrionale continuerà nelle riserve di Buffalo Springs e Samburu, dove dedicheremo le giornate ai game drive, alternando esplorazioni al mattino presto e nel tardo pomeriggio. Qui potremo osservare specie tipiche delle zone aride come la giraffa reticolata, l’antilope gerenuk, lo struzzo somalo, le zebre di Grevy e, con un po’ di fortuna, i grandi predatori africani. Ci muoveremo lungo il fiume Ewaso Ng’iro, unico corso d’acqua permanente della zona, cercando i branchi di elefanti e gli ippopotami che si radunano nelle sue anse.
Monte Kenya, Rift Valley e i laghi
Ci lasceremo alle spalle la savana per dirigerci verso le terre alte del Kenya centrale. Durante il trasferimento, potremo fermarci per una sosta simbolica presso uno dei cartelli dell’equatore e ammirare il profilo del Monte Kenya all’orizzonte. Raggiungeremo le Thomson’s Falls, un salto d’acqua di oltre 70 metri nei pressi di Nyahururu, e visiteremo, se lo vorremo, la missione Talitha Kum, che offre sostegno a bambini sieropositivi. Dopo una notte a Nakuru, ci immergeremo nella natura del Lake Nakuru National Park, che ci accoglierà con le sue sponde salmastre frequentate da fenicotteri, pellicani e marabù. Dai punti panoramici come il Baboon Cliff potremo osservare l’intera distesa d’acqua incorniciata dalla foresta. Questo parco è noto anche per la presenza dei rinoceronti bianchi e neri, oltre a bufali, antilopi, iene e leopardi. Dopo il safari, proseguiremo il nostro percorso verso sud, fermandoci al Parco di Hell’s Gate, dove potremo camminare tra gole e camini vulcanici, o pedalare su una pista sterrata tra zebre e giraffe. Al Lago Naivasha, visiteremo l’Elsamere Conservation Centre, che custodisce la memoria di Joy Adamson, naturalista e autrice del libro Nata libera. Da qui ci imbarcheremo per un'escursione in barca, circondati da ippopotami, aquile pescatrici e cormorani.
Lo sapevi che...?
Il nome Masai Mara unisce due elementi fondamentali di questa regione: il popolo Masai, antico custode delle pianure del sud-ovest del Kenya, e il fiume Mara, che attraversa la riserva da nord a sud. La parola “Mara”, nella lingua maa parlata dal popolo Masai, significa macchiato o puntinato, e descrive perfettamente l’aspetto della savana: un susseguirsi irregolare di acacie, arbusti, pozze d’acqua e zone erbose che punteggiano il paesaggio dorato. I Masai chiamano queste pianure casa da generazioni. Pur vivendo oggi ai margini della riserva, mantengono un rapporto attivo con il territorio attraverso il pascolo, le cerimonie tradizionali e la collaborazione con i progetti di conservazione. Il fiume Mara, invece, è la spina dorsale ecologica del parco: durante la grande migrazione, centinaia di migliaia di gnu e zebre lo attraversano, dando vita a uno degli spettacoli faunistici più intensi del continente. Le sue rive sono presidiate da coccodrilli, ippopotami e felini in agguato, rendendolo uno degli ambienti più dinamici della riserva.


Maasai Mara e le grandi migrazioni
Il cuore del nostro viaggio sarà la riserva del Maasai Mara, uno degli ecosistemi più ricchi del continente africano. Dopo aver attraversato le verdi alture della regione di Narok, entreremo nel parco attraverso il Talek Gate e cominceremo a esplorarne le vaste pianure. Trascorreremo due intere giornate all’interno della riserva, muovendoci in jeep 4x4 tra le piste che si snodano verso il fiume Mara. Potremo assistere, se la stagione lo permetterà, alla grande migrazione degli gnu e delle zebre in arrivo dal Serengeti. Lungo il percorso potremo imbatterci in elefanti, bufali, leoni e ghepardi, ma anche in uccelli colorati e scene di caccia che lasciano il segno nella memoria. Potremo scegliere di visitare una manyatta Maasai per approfondire la conoscenza di una cultura profondamente legata a questa terra. Dopo l’ultimo safari all’alba, inizieremo il rientro verso Nairobi.




